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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Dicembre 2007
 
   
  SVILUPPO DEL PROGETTO BIOREGEN: SITI INDUSTRIALI DISMESSI BONIFICATI GRAZIE ALLE COLTURE ENERGETICHE

 
   
   Bruxelles, 17 dicembre 2008 - Un progetto pionieristico finanziato dall´Unione europea, che potrebbe rendere compatibili con l´ambiente migliaia di acri di siti industriali dismessi e fatiscenti nel nord-est dell´Inghilterra fornendo al contempo bioenergia rispettosa del clima, è destinato a espandersi dopo il buon esito delle sperimentazioni attuate. Il Clean Environment Management Centre (Clemance, Centro per la gestione di un ambiente pulito) dell´Università di Teesside (Regno Unito) sta utilizzando le colture energetiche per bonificare vecchi siti industriali contaminati tramite un processo noto come fitorimediazione. La fitorimediazione consiste nella decontaminazione di acqua, aria e terreni inquinati con piante in grado di contenere, decomporre o eliminare metalli, pesticidi, solventi, esplosivi, petrolio greggio e suoi derivati e diversi altri contaminanti dagli elementi in cui sono contenuti. È un metodo pulito, efficace, economico e rispettoso dell´ambiente, diversamente dai processi che richiedono l´escavazione del suolo. Il progetto «Biomassa, Rimediazione, Rigenerazione» (Bioregen) è iniziato nel 2004 con piantumazioni sperimentali in molti piccoli siti industriali dismessi della contea di Durham (Inghilterra). Salici, miscanti, fettucce d´acqua e piante di panico verga hanno bonificato il terreno assorbendo contaminanti come zinco, rame, cadmio e metalli pesanti presenti nella cenere di carbone. Le piante provocano la decomposizione di questi inquinanti riducendoli a sottoprodotti innocui e li incorporano all´interno di radici, steli e foglie oppure rilasciano le sostanze pulite nell´aria. Bioregen ritiene che questo metodo possa funzionare anche nei siti di maggiori dimensioni e ora ha proceduto alla piantumazione di cinque aree più vaste, tutte di un ettaro di superficie e utilizzate in passato dall´industria pesante. Clemance ritiene che il progetto, finanziato con una sovvenzione di 1,2 Mio Eur a titolo del programma di ricerca dell´Unione europea Life-environment, abbia importanti implicazioni per la sostenibilità ambientale del paesaggio industriale del passato. «Quando abbiamo avviato questo progetto non sapevamo se saremmo riusciti a coltivare piante su terreni tanto contaminati, ma i nostri tentativi sono andati a buon fine ovunque li abbiamo attuati. Abbiamo dimostrato che la fitorimediazione funziona e un metodo rivelatosi valido su siti di piccole dimensioni può essere altrettanto efficace anche su aree più grandi. È inoltre molto più economico ricorrere a questo sistema che bonificare un sito o realizzare discariche per i terreni contaminati», ha affermato il dottor Richard Lord, responsabile del programma Clemance per le acque e i terreni contaminati. «Gli sviluppatori che si prefiggono questo obiettivo spendono milioni di sterline per ettaro, mentre il nostro metodo costa solo decine di migliaia di sterline», ha aggiunto il dottor Lord. Si ritiene che questo progetto abbia un potenziale «enorme», poiché solo nella Tees Valley ci sono 1 155 ettari di terreni degradati e dismessi. Tuttavia, il vecchio e inquinato passato industriale accomuna l´intero mondo industrializzato e ha trasformato buona parte del paesaggio che lo caratterizza in siti che devono essere bonificati. Ciononostante, la fitorimediazione non è una soluzione rapida. Per preparare lo sviluppo di un determinato sito con questo metodo potrebbero occorrere anni, ma Bioregen pensa di essere sulla strada giusta. «La consideriamo un´operazione di mantenimento finché i siti non saranno nuovamente necessari all´industria. Nel frattempo, li rendiamo attraenti e facciamo in modo che diventino habitat faunistici adeguati, anziché visioni di orrendo abbandono che offuscano l´immagine del nord-est. Stiamo contribuendo alla creazione della Trees Valley, la valle degli alberi», ha dichiarato Richard Lord. Inoltre, Clemance ha negoziato con la società di approvvigionamento energetico Sembcorp sulla fornitura di salici alla centrale elettrica a biomasse Wilton 10, recentemente aperta da questa impresa. Wilton 10 è una centrale elettrica a biomasse da 60 Mio Gbp (83 Mio Eur), la prima nel suo genere nel Regno Unito. È entrata in funzione la scorsa estate ed è in grado di produrre energia per 30 000 edifici attraverso la combustione del legname. «Wilton 10 è estremamente affamata di alberi e noi possiamo fornirglieli, in particolare se espandiamo la disponibilità delle piante su aree più estese. Quello che era partito come un progetto di ricerca ha trovato un´applicazione commerciale. Più sostenibile di così è impossibile», ha concluso il dottor Lord. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Bioregen. Eu/ .  
   
 

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