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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Dicembre 2007
 
   
  PIEMONTE, EXPORT: CRESCE DEL 7,6% RISPETTO AL 2006

 
   
   Piemonte, 17 dicembre 2007 - Nel periodo gennaio-settembre 2007, le esportazioni piemontesi hanno raggiunto quota 27,2 miliardi di euro, realizzando una variazione tendenziale del +7,6% rispetto allo stesso periodo del 2006. Tale dato è il risultato di un’accelerazione delle vendite all’estero realizzata soprattutto nel Iii trimestre dell’anno, che ha visto un ottimo incremento del 9,4%. A livello nazionale, il valore dell’export ha registrato un incremento dell’11,5% rispetto ai primi nove mesi del 2006. La crescita delle esportazioni ha riguardato tutte le ripartizioni territoriali; l’Italia nord-occidentale realizza uno sviluppo pari a 10,6 punti percentuale, posizionandosi al di sotto della media italiana. Si incrementano le vendite all’estero delle prime tre regioni esportatrici: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna realizzano variazioni rispettivamente del +11,3%, +9,5% e +12,9%. Tenendo il passo di tali regioni, il Piemonte si conferma la quarta regione esportatrice, detenendo una quota pari al 10,3% dell’export nazionale. “Grazie ad un terzo trimestre decisamente positivo, cresciuto di oltre 9 punti percentuale rispetto allo stesso periodo del 2006, le esportazioni delle imprese piemontesi continuano ad aumentare. Nonostante un contesto valutario di euro forte, l´export piemontese ha registrato performance migliori nei Paesi extra europei rispetto a quelli dell´Ue, segnale di una capacità competitiva principalmente basata sulla qualità dei prodotti” commenta Massimo Deandreis, direttore di Unioncamere Piemonte. A livello settoriale, l’incremento dell’export è stato trainato dai comparti dei metalli e prodotti in metallo, macchine e apparecchi meccanici, alimentare e mezzi di trasporto. Nello specifico, il settore dei metalli si è reso protagonista di una crescita del 20,3%, seguito, in termini di ritmo di sviluppo, dall’ottimo risultato messo a segno dai prodotti alimentari (+10,2%). Aumentano anche le vendite all’estero del comparto delle macchine e apparecchi meccanici (+7,6%) e dei mezzi di trasporto (+3,4%). All’interno dell’automotive, tuttavia, si assiste ad un trend differente per gli autoveicoli, le cui esportazioni perdono 7 punti percentuale, e per le parti e accessori che, invece, mettono a segno un incremento di quasi 10 punti. Va segnalata, infine, la lieve flessione delle esportazioni di prodotti del tessile-abbigliamento, che perdono uno 0,3%. A livello territoriale, il buon risultato realizzato dalle esportazioni piemontesi trae origine dagli incrementi realizzati in quasi tutte le province: Alessandria manifesta lo sviluppo maggiore, con una crescita delle esportazioni su base annua pari al 16,4%, seguita dal Verbano Cusio Ossola (+13,7%), Asti (+13,1%) e Cuneo (+11,6%). Variazioni positive anche per Vercelli (+8,1%), Torino (+6%) e Novara (+3,4%), mentre Biella, scontando la crisi del settore tessile, perde il 3,9%. L’analisi dei mercati di sbocco delle merci piemontesi rivela come l’incremento delle esportazioni abbia coinvolto tanto l’export verso i partner dell’Ue 27 (+6,6%), quanto quello verso l’area extra-Ue 27 (+9,9%). Tra i Paesi dell’Unione europea, si segnalano gli incrementi delle vendite dirette in Polonia (+25,5%) e Germania (+7,4%), mentre al di fuori dei confini comunitari gli aumenti maggiori riguardano l’India (+87,9%) e la Turchia (+10,4%). In calo, invece, le esportazioni verso Stati Uniti, Cina e Giappone. .  
   
 

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