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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Dicembre 2007
 
   
  NEW YORK, ŽLŽANNUNCIAZIONE" DI GUIDO RENI INAUGURATA DA NAPOLITANO E SPACCA

 
   
  New York, 17 dicembre 2007 – E’ stata inaugurata il 13 dicembre la mostra ŽLŽannunciazioneŽ di Guido Reni, allŽIstituto Italiano di Cultura dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal presidente della Regione Gian Mario Spacca. Spacca ha detto che Žle Marche per farsi conoscere hanno uno straordinario biglietto da visita: la cultura. Mostrata per la prima volta al pubblico americano, lŽAnnunciazione di Reni e` uno dei capolavori che custodiamo con orgoglio in un territorio che si contraddistingue per ricchezze diffuseŽ. ŽUn programma ricco Ž ha sottolineato - calibrato tenendo conto del grande interesse per le Marche da parte del pubblico nord americano: basti pensare che il 35 per cento delle visite sui siti istituzionali della regione e su quelli dedicati alla cultura provengono da utenti del nord AmericaŽ. Il presidente ha anticipato che presto arrivera` a New York un altro capolavoro delle Marche: il gruppo equestre dei ŽBronzi di PergolaŽ, previsto per la meta` del mese di gennaio. Alla presenza del Console Generale dŽItalia a New York, Francesco Maria Talo`, del Direttore dellŽIstituto Italiano di Cultura, Renato Miracco, del responsabile della sede Enit, Riccardo Strano. Il Prof. Stefano Papetti, Direttore della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, ha illustrato le caratteristiche e la storia dellŽopera conservata nella Pinacoteca e proveniente dalla chiesa di Santa Maria della Carita`, rispondendo alle domande del presidente della Repubblica. Spacca ha donato a Napolitano il volume - numero 1 - dedicato alla Regione, che sara` diffuso dalle maggiori librerie del mondo: ŽMarche gente e terraŽ (edito da Mondatori-electa). Presente anche il dirigente dellŽinternazionalizzazione Raimondo Orsetti, dal momento che lŽiniziativa si inserisce nel percorso di promozione del Sistema Marche allŽestero. La mostra è stata aperta al pubblico e restera` a New York fino al prossimo 10 gennaio, prima di spostarsi allŽuniversita` di Yale, dove rimarra` fino ad aprile. La scelta di Yale non e` casuale: i tre mesi di esposizione fungeranno da veicolo per seminari, iniziative, incontri su temi culturali ed economici dedicati al Sistema Marche, a cominciare dal suo modello economico, studiato in tutto il mondo. AllŽistituto Italiano si sono svolti altri eventi, volti a far conoscere le Marche, in presenza di autorita`, personalita` del mondo artistico-culturale ed economico, critici dŽarte, tour operator, organi di informazione. In particolare, dopo la presentazione del libro ŽMarche, gente e terraŽ, è stata illustrata lŽofferta turistica della regione in collaborazione con lŽEnit (Ente per il Turismo) di New York, proiettato un filmato che racconta la regione a 360 gradi, realizzato con la collaborazione dellŽIce (Istituto per il Commercio Estero), prodotto in sette lingue. Sono stati presentati i principali cartelloni delle Stagioni liriche e Sinfoniche 2008 del Rof di Pesaro, Sferisterio di Macerata, Fondazione Pergolesi Spontini, Muse di Ancona e Orchestra Filarmonica delle Marche. In chiusura, a sostegno della programmazione, un recital lirico, con musiche dei grandi compositori marchigiani. Sempre in questi giorni newyorkesi verra` siglato un Accordo per stabilire una programmazione pluriennale con lo stesso lŽIstituto di New York in particolare sui temi culturali. Scheda - ŽLŽannunciazioneŽ di Guido Reni - In un quadro e` racchiusa la magnificenza della regione, i suoi trascorsi illustri, i rapporti con lo stato pontificio e la tradizione accademica di Bologna, la straordinaria fioritura artistica del Xvii secolo. ŽLŽannunciazioneŽ di Guido Reni e` tutto questo, emblema della ricchezza culturale ed economica della provincia pontificia che segnava il confine, le Marche. Dipinta attorno al 1628 per la cappella della chiesa di Santa Maria della Carita` ad Ascoli Piceno, dove e` rimasta fino al 1862, e` stata poi trasferita alla Pinacoteca Civica ascolana. LŽannunciazione fu commissionata a Reni dalla marchesa Dianora Alvitreti. Il dipinto ha molte affinita` con un altro realizzato per Maria deŽ Medici, esposto al museo del Louvre. ŽTuttavia, per un piu` incisivo uso del dettaglio e senso spaziale, lŽimmagine del capolavoro della Pinacoteca di Ascoli, risulta piu` vivida e costante - scrive Papetti, curatore del catalogo della mostra e Direttore della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno - La cura nella resa dei dettagli, lŽattenzione ai valori tattili espressa nella meticolosa trascrizione pittorica dei gioielli che ornano la veste dellŽangelo annunciante, dei morbidi capelli, delle stoffe seriche, esprimono nella tela ascolana una resa del vero assai convincente che deriva anche dalla conoscenza delle incisioni di DurerŽ. Guido Reni non e` stato il solo grande artista che ha lavorato nelle Marche: ŽLa calata dei bolognesi - scrive Pizzorusso ne La pittura del seicento nelle Marche - inizio` con lŽarrivo a Loreto della Nativita` di Maria di Annibale Carracci (1599): ad essa fecero seguito in trentŽanni, tele di Domenichino, Lanfranco, Reni, Guercino, destinate alle maggiori chiese della regione adriatica, opere che contribuivano a rinsaldare il rapporto con la cultura artistica felsinea che aveva avuto inizio sin dal Xiv secolo con lŽarrivo nelle Marche delle tavole gotiche di Andrea da BolognaŽ. Le Marche sono state una delle aree piu` importanti dello Stato pontificio, per lŽapprovvigionamento delle derrate alimentari e per la formazione di una classe dirigente che ricopriva a Roma importanti ruoli nella vita pubblica. Oltre ai pittori, provenivano dalla regione adriatica cardinali che si distinsero negli affari esteri della Santa Sede (il maceratese Giovan Battista Pallotta, il fermano Decio Azzolino, amico e consigliere della Regina Cristina di Svezia). Nel corso del tempo, poi, tanti Papi sono nati nelle Marche: Giovanni Xviii (Rapagnano, Ap), Niccolo` Iv (Ascoli Piceno), Sisto V (Grottammare, Ap), Clemente Viii (Fano, Pu), Clemente Xi (Urbino), Clemente Xiv (SantŽangelo in Vado, Pu), Leone Xiii (Genga, An), Pio Viii (Cingoli, Pu), Pio Ix (Senigallia, An). La fioritura artistica delle Marche e` esplosa grazie al mecenatismo promosso dagli ordini religiosi Gesuiti e Filippini: le citta` marchigiane si arricchirono di edifici sacri con opere dŽarte di maestri forestieri, come Pietro Paolo Rubens, autore dellŽAdorazione dei pastori della chiesa di San Filippo a Fermo (Pinacoteca civica), Caravaggio, a cui si attribuisce il SantŽisidoro Agricola, il Baciccio, Pietro da Cortona e, in piu` occasioni, Guido Reni e il Guercino. .  
   
 

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