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Notiziario Marketpress di Venerdì 30 Giugno 2006
 
   
  L’AUTHORITY PER LA CONCORRENZA DÀ RAGIONE A FIAVET LAZIO SUL PIANO PULLMAN

 
   
  In una segnalazione ufficiale al Comune di Roma, anche l’Authority chiede la revisione del piano bus turistici della capitale, auspicato da mesi dall’Associazione laziale. La Fiavet Lazio torna a denunciare la controversa questione del Piano Bus Turistici di Roma, e stavolta trova l’appoggio istituzionale dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che con una segnalazione ufficiale ha invitato il Comune di Roma a rivedere il Piano che dal 1 gennaio scorso regola il traffico dei pullman turistici in transito nella Capitale. Nella segnalazione AS342 inviata al Sindaco di Roma, contenuta nel Bollettino n. 23 del 23/06/06, l’Authority chiede la revisione tecnica e tariffaria del piano bus turistici, che viene giudicato lesivo della concorrenza nel settore del trasporto pubblico e dei servizi di “gran turismo” determinando una disparità di trattamento tra operatori pubblici e privati, in contrasto con le regole nazionali e comunitarie di concorrenza. “Finalmente arriva la bocciatura ufficiale di questo Piano, di cui Fiavet Lazio denuncia da mesi alcuni aspetti operativi illogici e penalizzanti per gli operatori turistici –commenta Cinzia Renzi, Presidente Fiavet Lazio–. Dopo l’approvazione “con riserva” del Piano, stiamo ancora aspettando di essere invitati al primo tavolo tecnico con Amministrazione Comunale e Atac, per rivedere insieme alle associazioni di categoria i punti più controversi e di difficile applicazione del nuovo regolamento: doveva essere convocato lo scorso aprile, invece non siamo stati più interpellati”. I punti contestati dalla Fiavet Lazio, oggetto anche della segnalazione dell’Authority, riguardano principalmente le disposizioni tariffarie stabilite nel Piano Bus, che non assicurano uguale trattamento tra operatori favorendo la società pubblica Trambus S. P. A. Che oltre al servizio pubblico urbano ordinario gestisce le linee turistiche 110 e Archeobus. “Al contrario dei pullman privati, gli autobus 110 Trambus non devono pagare nessuna tariffa d’ingresso e di circolazione nelle zone a traffico limitato (ZTL1 e ZTL2): pur garantendo a tutti gli effetti un servizio turistico, come tutti gli altri operatori sul mercato, vengono equiparati ai normali servizi di linea, aggirando le normali regole della concorrenza –spiega ancora Cinzia Renzi–. Un’ulteriore grave discriminazione riguarda la differente tariffazione prevista per gli operatori che hanno le rimesse all’interno del Comune di Roma rispetto a quelli con rimesse in altri Comuni, quest’ultimi assolutamente svantaggiati”. Altri aspetti del Piano su cui l’Associazione laziale chiede ancora chiarimenti e modifiche riguardano la difficile applicabilità del costo dei permessi gestiti tra operatori e autonoleggiatori, la denunciata violazione della privacy dell’Atac nella richiesta delle certificazioni per il rilascio dei permessi di circolazione, il numero dei posti di scarico e carico ancora da verificare, l’eventuale rinnovo dello sconto per i permessi D per i pullman con rimessa fuori dal Comune di Roma, la cui scadenza è prevista per il 30 giugno. “Dopo l’intervento dell’Authority, che si è riservata altri interventi se il piano bus non verrà modificato secondo le disposizioni fornite –conclude la Renzi–, ci auguriamo di poter riprendere prima possibile il confronto con il settore mobilità del Comune, per elaborare insieme le soluzioni più efficaci per migliorare l’operatività e l’applicabilità del Piano, fondamentale per la regolazione del traffico turistico in una città come Roma. ” .  
   
 

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