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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 19 Dicembre 2007 |
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BASILICATA: AZIENDE INFORMATICHE, INTERROGAZIONE DI SIMONETTI (PRC)
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Potenza, 19 dicembre 2007 - Il capogruppo del Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti, ha presentato un’interrogazione all’ssessore alle Attività Produttive e Politica delle Imprese “per conoscere quale interveto ha adottato o intende adottare anche di concerto con il Governo nazionale e con il Miur per scongiurare la chiusura della Sinter & Net e della controllata Polinea spa con la perdita dei posti di lavoro anche mediante la richiesta di dimissioni o di trasferimenti”. La Sinter & Net si è prevalentemente occupata di progetti di ricerca in base alla legge 297/99, di progettazione e sviluppo software e progettazione e sviluppo web. Attualmente i dipendenti sono 15 a fronte delle 100 unità occupate nel 2004. La Polinea è una società che opera nel campo informatico, specializzata nell’individuazione di soluzioni tecniche innovative e nell’offerta di prodotti informatici per il controllo dei processi, operativi e gestionali, con particolare attenzione alle aziende nel comparto agroalimentare. “Dall’assetto che si è delineato nel corso degli ultimi mesi – afferma Simonetti - e per conseguenza della crisi, mai esplicitamente dichiarata, in cui la Sinter & Net versa, si evince che la società avrebbe motivo di esistere solo fino a scadenza degli accordi stabili con il Miur. Essendo la suddetta società accreditata presso il Miur come Centro di Ricerca e Laboratorio di Ricerca non può far scendere il numero dei suoi dipendenti sotto la soglia delle 8 - 9 unità. I dipendenti rimasti in azienda non sarebbero pertanto minimamente tutelati, né dal punto di vista lavorativo, né dal punto di vista degli ammortizzatori sociali (rimarrebbero “prigionieri” di una struttura destinata a morire)”. “Nel mese di agosto 2007 – prosegue ancora Simonetti - l’azienda ha deciso di mettere in cassa integrazione ordinaria per 13 settimane 6 dipendenti. Ultimamente la direzione ha espresso la volontà di “spostare” l’unità di programmazione nella sede di Ariccia. A tal fine l’azienda sta procedendo alla convocazione dei dipendenti inquadrati con la mansione di programmatore allo scopo di comunicare loro l’imminente trasferimento nella sede di Ariccia. Tale decisione non viene compresa dai lavoratori interpellati poiché non si evince una serie e reale motivazione a questa richiesta. Nasce invece il sospetto che la richiesta fatta dall’azienda nasconda l’obiettivo di scoraggiare i dipendenti che si vedrebbero costretti a dare ‘spontaneamente’ le dimissioni”. “La principale preoccupazione dei dipendenti – conclude Simonetti - risiede nella consapevolezza che da parte della proprietà non sussiste nessun interesse affinché le problematiche che hanno portato alla crisi vengano seriamente ed effettivamente affrontate e risolte. Permane invece la convinzione che si voglia prender tempo al fine di giungere alla suddetta scadenza per poi metter fine alla lunga agonia che ormai va avanti dal 2004”. . |
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