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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Dicembre 2007
 
   
  FESTA E BILANCIO DI 20 ANNI DEL FONDO SOCIALE EUROPEO IN ALTO ADIGE

 
   
  Bolzano, 20 dicembre 2007 - Con un convegno e un concerto all´Auditorium di Bolzano il Servizio Fondo sociale europeo della Provincia ha festeggiato il 18 dicembre i vent´anni di Fse in Alto Adige. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha ripercorso lo sviluppo di questo strumento, "con progetti che si sono radicati sul territorio dando luogo ad attività culturali ed economiche di grande rilievo. " Sono centinaia i progetti che in Alto Adige il Fondo sociale europeo ha realizzato in vent´anni, dopo l´approvazione della legge provinciale sul Fse che ha permesso anche alla Provincia di Bolzano di utilizzare i fondi previsti dall’Unione Europea. Per celebrare questa ricorrenza un´intera giornata di studio si è svolto il 18 dicembre all´Auditorium di Bolzano. In apertura il presidente Luis Durnwalder ha sottolineato che quello del Fse "è un bilancio molto positivo, se si considera che nel corso delle diverse programmazioni non si è mai perso nulla del budget assegnato e che anzi la Provincia di Bolzano è stata più volte premiata con assegnazioni aggiuntive, raggiunte con livelli di performance qualitativi e quantitativi molto alti. " Sono state 35mila, ha ricordato Durnwalder, le persone raggiunte dal Fondo Sociale Europeo in percorsi formativi o di aggiornamento dal 1987 al 1994, 55mila dal 1994 al 1999 e infine 88. 400 nel periodo di programmazione appena concluso 2000-2006. Sono numeri che parlano da soli e che danno la misura dell’ampio ventaglio di intervento del Fondo Sociale Europeo, il più importante dei fondi strutturali e il più significativo, perché va a toccare il cuore del sistema sociale ed economico, costituito dalle risorse umane. Molti sono i progetti che si sono radicati sul territorio dando luogo ad attività culturali ed economiche di grande rilievo. La stessa Università di Bolzano trae le sue origini da una convenzione fatta a suo tempo con Ca’ Foscari di Venezia per la realizzazione di un corso di laurea breve di management di turismo in ambito alpino e che sfornò i primi laureati altoatesini; o ancora la scuola di cinema Zelig, la Fondazione Gustav Mahler per la formazione dei giovani musicisti europei; Vetroricerca con i suoi corsi di altissimo profilo per giovani artisti del vetro provenienti da tutto il mondo; i bagni di fieno, che hanno recuperato l’antica tradizione del fieno terapeutico per arricchire i reparti wellness nel settore turistico; e ancora la produzione di carta mela e l´esperienza di Casa Basaglia. "Con il Fse - ha aggiunto Durnwalder - sono state avviate imprese innovative, migliaia di giovani si sono specializzati, centinaia di donne sono rientrate al lavoro dopo la maternità. " Nel suo intervento la responsabile Fse Barbara Repetto ha ricordato che con i progetti europei sono nate cooperative, l’amministrazione pubblica ha migliorato la propria organizzazione, si è combattuta l’esclusione sociale, persone con disabilità sono state inserite con successo, l’innovazione è stata sostenuta e diffusa in tutti i settori economici. Studi, ricerche e azioni di sistema sono stati finanziati per analizzare i fabbisogni di professionalità delle imprese locali, per dotare gli uffici per l’impiego di strumenti di mediazione e di raccordo tra domanda e offerta di lavoro, per potenziare i servizi di orientamento formativo e professionale, per monitorare e governare i flussi degli immigrati. Durante i lavori sono previsti anche gli interventi del responsabile della Commissione Europea per l’Italia, Philippe Hatt, della responsabile del Coordinamento tecnico delle Regioni, Annalisa Vittore, e di Gianna Donati del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali. .  
   
 

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