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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Dicembre 2007
 
   
  GAS SERRA, LE FORESTE TOSCANE PRIMO PRESIDIO ANTI INQUINAMENTO CRESCON! O LE ATTIVITÀ DEL BOSCO: AUMENTANO IMPRESE E DIPENDENTI

 
   
  Firenze, 19 dicembre 2007 - Sono le foreste toscane il più importante presidio italiano dall’inquinamento atmosferico, quello causato dall’azione dei gas serra. Grazie all’elevata superficie boscata (1. 151mila ettari, pari al 50,3% del territorio) ma anche alle specie e ai tipi colturali presenti, la Toscana riesce a immagazzinare quasi 55 milioni di tonnellate di carbonio, contenendo in maniera decisiva le immissioni dovute all’utilizzo di carburanti. Ma quello di magazzino di stoccaggio di anidride carbonica è solo una delle molteplici funzioni svolte dalle nostre foreste secondo quanto emerge dal Rapporto sullo stato delle foreste presentato oggi a Firenze. I dati del rapporto mettono in luce il valore di quella grande azienda a cielo aperto che è rappresentata dal bosco: una azienda che dà lavoro a quasi 5. 000 persone! (in gran parte maestranze della selvicoltura), e intorno a cu! i gravit ano almeno 4. 000 imprese del legno e 13. 000 addetti. Nel 2006 il numero delle aziende è aumentato dell’1%, sono invece saliti del 5% i dipendenti delle cooperative forestali, e sono aumentati del 10% i tagli selvicolturali, percentuale comunque inferiore all’indice di crescita del bosco e quindi del tutto sostenibile ambientalmente. E incrementi vi sono stati anche per le attività legate al sottobosco: in crescita il numero dei tartufai, saliti sopra quota 4. 000 ( +16%). In calo, invece e positivamente il numero degli infortuni sul lavoro (dalle 239 denunce Inail del 2005 si è passati alle 129 del 2006). “Dal rapporto – ha commentato l’assessore regionale a agricoltura e foreste Susanna Cenni – emerge una complessiva vitalità delle attività legate alle foreste: le filiera legno vive una fase di rilancio che ora sosterremo con le azioni previste dal Piano forestale (151 milioni di interventi tr! a il 2007 e il 2011) con l’imminente avvio dei bandi del Piano di sviluppo rurale (che ha una dotazione complessiva di 840 milioni) e con il piano degli investimenti per la produzione di energia da biomasse. In entrambi i casi l’obiettivo è di stimolare la crescita delle imprese, di favorire le sinergie tra gli anelli della catena produttiva foresta-legno e di favorire la crescita della filiera legata alla produzione di energia da biomasse legnose. L’assessore ha poi messo in evidenza gli aspetti più propriamente ambientali del rapporto: la difesa dagli incendi boschivi, le azioni per la tutela idrogeologica e di contrasto alle fitopatie forestali più gravi. “Su queste tematiche – ha detto – si stanno ottenendo importanti risultati grazie alla collaborazione di tutte le forze che operano in questo settore. Penso all’azione antincendi: nel 2006 la superficie interessata d! alle fiamme è stata inferiore del 50% rispetto alla med! ia nazio nale e ha toccato il minimo storico per la Toscana, un dato riconfermato nel 2007, anno tragico specie per il sud del Paese”. Sul valore del documento illustrato oggi è intervenuta anche Maria Grazia Mammuccini, amministratore di Arsia, l’agenzia regionale che ha curato il rapporto. “Il Rapporto sullo stato delle foreste rappresenta un importante strumento di lavoro per la programmazione nel settore forestale e fornisce il quadro del valore che questo patrimonio rappresenta per la Toscana, in termini di tutela del paesaggio e della biodiversità e di risorsa economica, ambientale e paesaggistica per le aree rurali e marginali. In un momento così importante per il settore, con l’avvio del nuovo Psr che prevede misure specifiche finalizzate all’uso sostenibile dei terreni forestali, obiettivo strategico è quello di valorizzare la multifunzionalità delle foreste toscane anche attraverso la sempre più stretta! collaborazione fra mondo della ricerca, dell’impresa, della pubblica amministrazione”. .  
   
 

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