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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 19 Dicembre 2007 |
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GERSHWIN E ROTA UN TOCCO DI JAZZ PER IL DEBUTTO DELL’OTO AL TEATRO NUOVO
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Vicenza, 19 dicembre 2007 - Le grandi emozioni della musica del nostro secolo sono protagoniste del concerto che l’Orchestra del Teatro Olimpico propone sabato 22 dicembre, nel nuovissimo Teatro Comunale. Sarà il primo concerto veramente aperto a tutto il pubblico, che l’Oto tiene dopo l’inaugurazione del tempio della musica cittadino. Riprende l’orario di inizio alle ore 20. 00, sperimentato nella scorsa stagione, che ha riscontrato il favore degli spettatori. Per questo appuntamento, nel pieno delle feste natalizie, il direttore artistico ha optato per un programma spumeggiante, che include la Rapsodia in Blue di George Gershwin e la suite dal balletto “La Strada” di Nino Rota. <<Si tratta di due capolavori del ‘900 – spiega Giancarlo De Lorenzo - brani diversi che bene si possono accostare per dare al pubblico un programma appassionante, una panoramica sulla musica del nostro tempo. Avevamo eseguito entrambi i brani nelle passate stagioni, facendo il tutto esaurito nel piccolo Teatro Olimpico. Ora desideriamo riproporre questa musica per un pubblico più numeroso, approfittando del nuovo spazio cittadino che finalmente ci permette di proporci “in grande”. Il concerto nasce da collaborazioni e successi recenti. Per questo ci pare un buon modo per presentarci ufficialmente alla città>>. L’orchestra avrà 75 elementi, 900 gli spettatori nella sala principale del Comunale, che registra già il tutto esaurito. Solista al pianoforte, nella Rapsodia, sarà Dimitri Naiditch, invitato nuovamente a suonare con l’Orchestra vicentina dopo una prima esecuzione del brano, due anni fa, nella versione con “jazz big band”. E’ questa la stessa forma che la composizione ebbe alla sua prima esecuzione, debutto che avvenne alla Aeolian Hall di New York nel 1924, con lo stesso Gershwin al pianoforte. La travolgente sonorità della “Rapsodia in blue” sarà eseguita stavolta nella versione per pianoforte e orchestra. Il brano, notissimo, fonde i generi musicali di jazz e classica, con arrangiamenti che sconfinano dal jazz al blues, usati dal compositore come omaggio al proprio background culturale. La stessa forma della rapsodia nasce dalla cultura metropolitana newyorkese, tanto che il titolo originario era “American Rapsody”, a rappresentare il caleidoscopio musicale dell’America, miscuglio di razze e stili musicali. Reduce da un grande successo è pure l’esecuzione della suite dal balletto “La Strada”, di Nino Rota. Il brano fu composto nel ’66 per il Teatro alla Scala, elaborando la colonna sonora scritta per il celebre film diretto da Federico Fellini, pellicola che vinse il premio Oscar nel 1954. Nel creare una consonanza con i personaggi fantastici della narrazione felliniana, Rota si concede una grande libertà nella costruzione delle emozioni. La sua colonna sonora abbraccia linguaggi diversi, fino all’uso di stilemi da fanfara circense. Musica energica e caotica, con fiati sincopati da venature jazz, percussioni incalzanti e gioiosi interventi di tamburi e piatti, “La Strada” è amata per le celebri melodie del film, che evocano più in generale l’intensa carica emotiva del dramma. L’oto ha recentemente eseguito questa musica in un programma portato in tournée in Spagna, all’inizio di dicembre, quando ha partecipato ad una stagione sinfonica prestigiosissima, quella della città di Oviedo. L’orchestra del Teatro Olimpico, in cartellone accanto a nomi di primissimo piano nel panorama internazionale (dalla Ny Symphony Orchestra alla St. Martin in the Fields), ha ottenuto commenti lusinghieri dalla critica, conquistando un voto di ben cinque stelle, il massimo nella graduatoria dei critici musicali spagnoli. Con queste premesse l’Oto si appresta ad accogliere il pubblico vicentino e a salutare l’imminente stagione sinfonica, che si apre con una piacevole ventata di internazionalità. . |
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