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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 19 Dicembre 2007 |
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GRUPPO ITALIANO VINI: LA PRIMA AZIENDA VINICOLA IN ITALIA
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Prima in Italia, tra le prime aziende nel mondo nella produzione e commercializzazione di vini di pregio, il Gruppo Italiano Vini ha una peculiarità che lo rende unico nel panorama vitivinicolo internazionale: l’aver saputo coniugare le virtù della piccola struttura con i vantaggi delle grandi società. Ogni cantina che compone l’universo del Gruppo, segue con meticolosa cura le varie fasi della filiera produttiva: la coltivazione dei vigneti, la vendemmia, la vinificazione, l’affinamento, l’imbottigliamento. Nelle fasi finali di commercializzazione e servizio i settantaquattro milioni di bottiglie di vino pregiato espresse da ben affermate marche, sono un grande punto di forza del Gruppo. Un vantaggio per i clienti che possono accedere alla più grande scelta di vini italiani di qualità attraverso una procedura semplificata: un solo ordine, una sola consegna ed una sola fattura. La missione del Gruppo Italiano Vini: valorizzare la produzione vitivinicola italiana In una realtà di mercato che è divenuta e diverrà sempre più globale, il Gruppo Italiano Vini, forte di prodotti competitivi per qualità e immagine, si è posto l’obiettivo di contribuire alla valorizzazione del vino italiano, migliorandone la diffusione e l’immagine nel mondo. Nel grande vigneto Italia il Gruppo dedica risorse alla ricerca, alla sperimentazione, agli studi del territorio. L’impegno è riscontrabile anche nella difesa dell’ambiente, nell’utilizzo delle più moderne tecnologie e di pratiche enologiche all’avanguardia, nel tenere in vita e tramandare valori legati alla cultura del vino attraverso il restauro e la conservazione di luoghi di interesse storico. Le cantine del Gruppo Italiano Vini: il nostro patrimonio L’italia vitivinicola si può dire veramente ben rappresentata dalle Tenute del Gruppo Italiano Vini dislocate nelle regioni vinicole più vocate del Paese. Il patrimonio del Gruppo è costituito da marchi storici, ben noti e presenti in tutto il mondo, e dalle 14 cantine che li producono, site in prestigiose zone vinicole d’Italia, immerse nei rigogliosi vigneti di proprietà. In questi luoghi sembra che il tempo si sia magicamente fermato ma non è così. La qualità viene ricercata con cura in ogni momento della filiera produttiva. La coltivazione dei vitigni più pregiati per ottenere l’uva migliore o l’imbottigliamento, rigorosamente nelle zone di produzione, sono sempre seguiti dallo sguardo attento dell’enologo e del direttore di cantina. Giv e Giv Sud: il valore del Sud dell’Italia Per tener fede alla propria missione, nel 1998 il Gruppo Italiano Vini ha dato vita al progetto Giv Sud. Con Giv Sud il Gruppo si pone l’obiettivo di rappresentare completamente la realtà enologica italiana, arricchendo l’offerta di prodotti di pregio attraverso la partecipazione di maggioranza in importanti realtà vinicole del meridione d’Italia. La scelta è stata indirizzata verso marchi storici ed affermati, forti di territori vocati e denominazione di origine importanti. Giv Sud lavora incisivamente sul fronte della qualità, perché la valorizzazione del patrimonio del Sud del paese rappresenta una grande opportunità di sviluppo della vite e del vino italiano. Il reimpianto dei vigneti, l’introduzione di tecnologie moderne, lo studio di nuovi prodotti sono gli strumenti scelti per essere competitivi in una realtà mondiale di mercato dove si sono affacciati nuovi agguerriti concorrenti. Il lavoro di Giv Sud in regioni come la Sicilia, la Basilicata, la Puglia, ha già prodotto vini di grande personalità, vini capaci di incontrare, con la loro nuova tipicità, i gusti dei consumatori internazionali. La prima realizzazione di questo importante programma fu l’acquisizione in Sicilia della Tenuta Rapitalà di Camporeale, in provincia di Palermo, una delle aziende vitivinicole più antiche della Sicilia. Si estende sulle colline ad un’altitudine che varia dai 300 ai 600 metri, dove si alternano e mescolano argille e sabbie. Questo permette di coltivare vitigni diversi nelle condizioni ambientali ideali per ciascuno di loro. Patrimonio della tenuta sono i 145 ettari di vigneti, di età inferiore ai 15 anni, rimpiantati con criteri attuali. Il programma è poi continuato con l’acquisizione di una proprietà in Puglia: la Tenuta di Castello Monaci, situata nella parte più meridionale della regione: a Salice Salentino, non distante da Lecce. Il vigneto di Castello Monaci copre una superficie di 150 ettari, destinati ad aumentare nei prossimi anni. I vitigni a frutto nero sono principalmente quelli classici pugliesi: il primitivo, il negroamaro, la malvasia nera di Lecce. Successivamente, fu acquisita la Tenuta Terre degli Svevi, ora diventata l’azienda agricola più specializzata in Basilicata. Possiede 120 ettari di vigneti, coltivati a Guyot ed a Cordone speronato, al centro dei quali, in comune di Venosa, si trova la cantina di vinificazione ed una splendida masseria completamente ristrutturata. E’ situata proprio ai piedi del Vulture, un vulcano spento sulle cui pendici si coltiva da sempre l’aglianico, un nobile e antichissimo vitigno (l’hellenico della Magna Grecia) da cui derivano grandi vini rossi molto longevi. È il caso di Re Manfredi, un pregiato aglianico del Vulture Doc così chiamato in onore dell’impavido figlio guerriero dell’imperatore Federico Ii di Svevia, che ebbe particolare predilezione per questa terra. Il Re Manfredi fermenta in barrique di Allier, dove poi rimane ad affinarsi per un anno prima di essere messo in bottiglia. La gamma è stata recentemente completata da un cru proveniente dai vigneti di proprietà situati nel comune di Maschito. E’ un aglianico riserva al quale è stato dato il nome di “Serpara”, dal toponimo del vigneto dal quale le sue uve derivano. Dalla vendemmia 2003, da uve Mueller Thurgau e Traminer, è stato anche prodotto un vino bianco profumato dalle note interessanti, arricchito dal sole del sud e dalle escursioni termiche – 17°/40° - tipiche della zona del Vulture. Gli investimenti al Sud del Gruppo Italiano Vini sono continuamente premiati dai forti riconoscimenti che i vini di Rapitalà, Castello Monaci e Terre degli Svevi stanno raccogliendo sia in Italia che all’estero e soprattutto, dell’andamento del mercato che ultimamente ha rivolto le proprie preferenze ai vini dell’Italia Meridionale. . |
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