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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Dicembre 2007
 
   
  INAUGURATI PRIMI LAVORI FERMI@ELETTRA UNO DEI PRIMI LASER AD ELETTRONI LIBERI ESISTENTI AL MONDO.

 
   
  Trieste, 20dicembre 2007 - Sono stati illustrati ieri al presidente della Regione Riccardo Illy i lavori edilizi che, nel comprensorio del sincrotrone "Elettra" (a Basovizza, sul Carso triestino), ospiteranno il Laboratorio "Fermi@elettra", uno dei primi Laser ad Elettroni liberi esistenti al mondo. Il progetto "Fermi@elettra", per la cui realizzazione sono indicati costi pari a circa 124 milioni di euro, è sostenuto dallo Stato Italiano, dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Ue e da un prestito della Bei, la Banca europea per gli Investimenti. Ad Illy ed all´assessore regionale alla Ricerca, Roberto Cosolini, i lavori di Fermi ("Free Electron Laser Radiation for Multidisciplinary Investigations") sono stati presentati dal presidente e dal vicepresidente di Sincrotrone Trieste, Carlo Rizzuto e Giovanni Comelli, dall´ad Alfonso Franciosi e dal direttore di progetto, lo statunitense Stephen Milton, segnalando anche come sia già in avanzata fase di collaudo il nuovo iniettore "Booster" dell´anello di sincrotrone, in grado di rappresentare, ha osservato il presidente della Regione, un "momento di rinascita" e di rilancio nelle attività scientifiche e di ricerca applicata che si svolgono ad Elettra, in funzione ormai da tredici anni. Con il presidente Rizzuto, Illy ha quindi scoperto la targa che ricorda, la "Realizzazione del primo edificio di Fermi". Nel corso della cerimonia è stata inoltre consegnata alla dott. Ssa Francesca Iannelli la borsa di studio istituita dal consiglio di amministrazione di Sincrotrone Trieste in memoria di Gianfranco Rados, recentemente scomparso e per molti anni membro del consiglio stesso. Fermi sarà una sorgente di quarta generazione unica al mondo, è stato sottolineato, in grado di produrre lampi di luce brevissimi e ravvicinati, con un´intensità luminosa miliardi di volte maggiore di quella emessa dal sole, ma concentrata in uno spazio equivalente allo spessore di un ago. Questa luce permetterà di "illuminare" tutti gli atomi dei materiali che vengono studiati, in tempi confrontabili con i loro movimenti e, quindi, di studiarne sia le proprietà statiche sia quelle dinamiche. Per la prima volta si potranno seguire "dal vivo", e come in un film di fotogrammi in sequenza, i meccanismi di funzionamento dei materiali più diversi (da un farmaco fino a un catalizzatore), scrutando l´evoluzione del mondo microscopico, fino al decimilionesimo di miliardesimo di secondo. Il nuovo laboratorio (dotato di circa 65 mila metri cubi di edifici e che dovrebbe raggiungere la piena operatività nel corso del 2010, mentre tutte le strutture edilizie saranno completate per la metà del 2009) rafforzerà infatti un ambito di ricerca - quello relativo alla progettazione di materiali innovativi - di assoluto primo piano (come indica il crescente numero di Premi Nobel europei in Chimica e in Scienza dei materiali) e ritenuto di importanza strategica per lo sviluppo congiunto di una nuova "Europa della conoscenza". .  
   
 

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