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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Dicembre 2007
 
   
  FORME AUTONOME PRESENTA LA MOSTRA “IL MAGNETISMO LINEARE” PERSONALE DI IDA SAITTA SEGUIRÀ COCKTAIL

 
   
   Roma, 20 dicembre 2007 - Nasce Forme Autonome, contenitore di arte e cultura ideato dal Coordinamento Giovani del Movimento per l’Autonomia del Lazio. Il 21 dicembre in via di Castro Pretorio 30 si inaugurerà un calendario di appuntamenti con l´arte. Non una galleria, ma uno spazio espositivo autonomo in cui promuovere talenti artistici affermati e non, affrancati dall´appartenenza a lobby, o a logiche che nulla hanno a che fare con l´arte. Una maniera altra di leggere la contemporaneità attraverso lo sguardo sensibile di artisti scelti in assoluta libertà. Con l´intento che la visione delle opere suggerisca riflessioni meno frettolose su questo nostro complesso e sofferente presente. E con l´auspicio di una proficua fioritura di risposte. Protagonista del primo incontro è Ida Saitta, artista palermitana, romana d’adozione, pittrice sperimentatrice capace di suggestioni fantastiche e talora inquiete che esporrà un nuovo interessante ciclo d’opere, 19 Chine intense e sognanti, e 8 grandi tavole dal tono introspettivo e metafisico. Ida Saitta da anni vive e lavora a Roma, senza mai sciogliere il suo legame con la Sicilia. Le sue opere sono presenti in moltissime collezioni private e pubbliche, in particolare si segnala il suo intervento al museo d’Arte Contemporanea di Gibellina, a cui Ida Saitta ha donato una sua tela, oggi parte della collezione permanente del museo siciliano. Il percorso dell’artista è sostenuto dall’elaborazione di un manifesto filosofico redatto dalla stessa Saitta: “ la linea, madre creatrice dei volti e degli oggetti posti nell’opera, ci sorprende perché ci costringe a non fingere e a riconoscere nello specchio il nostro essere universale. Noi opere di noi stessi. Ciò che si presenta al nostro io, nell’osservare l’opera, è un sicuro approdo in un nuovo mondo, costellato di linee che, dall’opera, pervadono l’interlocutore e che da lui fuoriescono in infinite connessioni simbiotiche con la realtà”. Nel Manifesto del Magnetismo Lineare con profondità e interessante apertura è spiegata la simbologia dell’arte e della forma secondo il suo punto di vista, che è certamente nutrito da riflessioni e meditazioni sugli studi del novecento circa la filosofia della forma nell’arte. La mostra è corredata da testi critici di Lea Mattarella e Agata Polizzi che da anni seguono con entusiasmo il lavoro dell’artista. .  
   
 

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