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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Dicembre 2007
 
   
  TUTTI CONCORDI: DOPO LA DENUNCIA DI REPORT IL TESSILE ITALIANO DEVE “PRENDERE POSIZIONE”’ ANIMATA TAVOLA ROTONDA A MILANO NELL’AMBITO DEL CONVEGNO EQUAL “TESSUTO LOCALE” DI CITTÀ STUDI

 
   
  Ribalta nazionale per la Città Studi di Biella con il convegno “Industria tessile e della moda: nuovi scenari, nuove professionalità” che si è tenuto oggi, giovedì 13 dicembre 2007, a Milano, a Palazzo delle Stelline. All’’iniziativa, atto finale del progetto Equal “Tessuto Locale” di Città Studi, va infatti riconosciuto il merito, visto il numero e la provenienza dei presenti, di aver fatto parlare il tessile nazionale su temi importanti quali la formazione e, in generale, l’evoluzione del settore; ma anche su temi un po’ “scomodi” come quelli denunciati nelle scorse settimane dalla trasmissione televisiva Report. Quest’ultimo argomento è stato affrontato nel pomeriggio, nel corso di una seguita tavola rotonda a cui hanno preso parte Rosa Anna Achille, titolare della Priamo di Bitonto (Bari) e vicepresidente del gruppo tessili diConfindustria Bari, Vittorio Donati, consigliere delegato per la formazione di Smi-ati, Rosa Messina della Federazione Tessilivari, Valeria Fedeli, segretario generale di Filtea Cgil e presidente della Federazione Sindacale Europea del Tessile, dell´Abbigliamento, del Cuoio e delle Calzature, Alberto Platini, titolare di Quality Biella e vicepresidente per le relazioni sindacali dell’Unione Industriale Biellese, Edoardo Rossi, segretario nazionale Uilta Uil e Piero Sandroni, titolare Tintoria Sandroni e promotore del sistema Rete per il Tessile. “Il silenzio che ha fatto seguito a Report è a dir poco assordante” ha commentato al riguardo Valeria Fedeli, che ha ottenuto il consenso di tutti gli altri relatori compreso il rappresentate dell’associazione Tessili Vari. “Non c’è infatti stata nessuna presa di posizione, né da parte di Confindustria né nostra, come forze sindacali, mentre invece sarebbe stata a dir poco necessaria. Perché ciò che ha detto Report il giorno dopo è passato non solo su tutti i giornali italiani, ma anche internazionali. Sono cose che tutti conosciamo ma che non possiamo più far finta di ignorare. Perché è a rischio la credibilità di tutto il sistema produttivo italiano e in particolare di quello legato al del Made in Italy. Rischiamo la denigrazione delle nostre merci, perché, è un dato di fatto, sovente non sono ciò che dovrebbero essere”. In generale il convegno ha preso in esame i cambiamenti che caratterizzano l’industria tessile, indagando su quali sono le professionalità di cui ha bisogno per rilanciare la propria competitività sui mercati internazionali. Il progetto Equal “Tessuto Locale”, coordinato da Città Studi, ente di ricerca e formazione e sede universitaria di Biella, ha coinvolto in qualità di partner Europaform (Roma), Ires (Roma), Officine Multimediali (Roma), Spegea (Bari), Sts (Bologna), Tecnotessile (Prato) e Unione Industriale Biellese, e ha avuto, come già detto, rilevanza nazionale, con focus territoriali in tre aree ad alta concentrazione tessile: Biella, capitale della lana d’eccellenza, Prato, in cui compare tutta la filiera tessile e Bari, area leader del pronto moda. Punto di partenza del progetto è stata l’analisi dello stato dell’arte del settore che è stata sintetizzata, in mattinata, da Clemente Tartaglione (Ires) in una relazione che ha sottolineato come, malgrado il forte ridimensionamento subito, l’industria della moda abbia mantenuto competitività e capacità di produrre saldo attivo. “Il settore esce da questi anni di crisi ridotto nella sua componente produttiva e pesantemente modificato dal punto di vista organizzativo” ha sottolineato Aurora Magni, project leader del progetto, nella sua relazione. “E’ comunque rimasto un settore fortemente orientato all’internazionalizzazione sia commerciale che produttiva e che non intende comunque rinunciare alla sua valenza manifatturiera; anche perché il peso acquisito nella catena del valore dalle azioni cosiddette immateriali come le strategie di brand e la comunicazione, è ormai ampiamente riconosciuto”. “In questo contesto”, ha poi aggiunto il consulente Gianfranco Eddone, “hanno acquistano peso crescente le funzioni marketing, ma anche le aree professionali dedicate alla gestione delle risorse esternalizzate dell’aziende, ai processi di delocalizzazione, ai rapporti con la distribuzione”. Se un punto di forza è attribuibile al settore hanno inoltre concordato i relatori, è la capacità di mixare esperienza e competenza di alto livello qualitativo a innovazione continua sui materiali, sulla progettualità e sulle modalità di lavoro. Partendo da queste considerazioni il progetto ha quindi consentito di ridisegnare le figure professionali, le aree di sapere e le competenze di cui le imprese hanno oggi (o avranno in futuro) bisogno per affrontare i nuovi mercati. I contenuti di questo studio sono stati sintetizzati in un catalogo web (che è stato presentato da Marco Manariti di Officine Multimediali) messo a disposizione delle aziende, dei lavoratori e dei sistemi formativi sul sito www. Equaltessutolocale. It . E’ stato inoltre presentato, a cura di Marco Ricchetti, di Hermes Lab, un sistema di autodiagnosi aziendale per permettere alle imprese del comparto di misurare la coerenza tra l’assetto organizzativo e il proprio posizionamento strategico. Al termine della mattinata è stato proiettato il video “Dentro al cambiamento. L’industria tessile e della moda raccontata dai protagonisti” in cui imprenditori, rappresentanti delle parti sociali e ricercatori hanno “detto la loro” sul futuro del settore. Un prodotto che sarà inviato gratuitamente alle scuole, ai centri di orientamento professionale, alle imprese che ne faranno richiesta. .  
   
 

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