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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Luglio 2006
 
   
  LŽEUROPA NECESSITA DI UNA POLITICA ENERGETICA INTEGRATA, OSSERVA LŽAEA

 
   
  Bruxelles, 3 luglio 2006 - Secondo una nuova relazione dellŽAgenzia europea dellŽambiente (Aea), lŽEuropa necessita di una strategia energetica integrata che accordi pari importanza a sicurezza energetica, competitività e sostenibilità ambientale. Nella relazione "Energy and environment in the European Union: Tracking progress towards integration" (Energia e ambiente nellŽUnione europea: i progressi da compiere sulla via dellŽintegrazione) si afferma che, in futuro, lŽapprovvigionamento energetico dellŽUe dovrà basarsi su un bagaglio di competenze tecnologiche, nonché su misure volte a ridurre il consumo energetico totale. Si raccomanda in particolare un maggiore utilizzo dellŽenergia rinnovabile. "È importante garantire al più presto un quadro energetico integrato a lungo termine, considerando lŽimminente necessità di investimenti in infrastrutture per la produzione di energia", ha osservato la professoressa Jacqueline Mcglade, direttrice esecutiva dellŽAea. "Per il settore si aprirebbero in tal modo opportunità di sviluppo rispettose della sostenibilità ambientale, capaci di valorizzare le energie rinnovabili e lŽefficienza energetica". La relazione auspica in particolare un aumento degli investimenti per la ricerca e lo sviluppo nel settore energetico, in modo da sostenere le tecnologie nelle fasi di progettazione, immissione sul mercato e applicazione su vasta scala. Gli autori della relazione hanno individuato le tendenze principali del settore energetico europeo tra il 1990 e il 2003, osservando che lŽincremento dei consumi pregiudica progressi tecnologici quali la maggior efficienza delle centrali elettriche, lŽintroduzione di misure di abbattimento come le marmitte catalitiche negli autoveicoli oppure lo sviluppo dellŽenergia rinnovabile. Risulta particolarmente preoccupante il rapido aumento della domanda nei settori dei trasporti e dellŽelettricità, che continuano a dipendere dai combustibili fossili. Se le emissioni di gas a effetto serra derivanti dalla produzione energetica sono diminuite nel corso degli anni Novanta, dal 1999 esse hanno ripreso ad aumentare costantemente, annullando i progressi ottenuti in altri settori e mettendo a rischio la probabilità che lŽUe consegua i propri obiettivi di riduzione delle emissioni. Le emissioni di gas che non incidono sullŽeffetto serra sono drasticamente diminuite nel corso del periodo analizzato, ma sia la salute umana sia lŽambiente continuano a subire lŽinquinamento atmosferico e in numerose città nellŽUe il livello di questŽultimo oltrepassa i limiti previsti dalla legge. Quanto allŽenergia nucleare, attualmente oggetto di discussione in vari Stati membri, la relazione osserva che non è ancora stato identificato e attuato un metodo adeguato di gestione dei rifiuti nucleari delle centrali. La scorsa settimana anche una relazione simile dellŽAgenzia internazionale dellŽenergia (Aie) ha sottolineato lŽimportanza di una pronta azione per attuare misure di risparmio energetico e promuovere una gamma più ampia di tecnologie energetiche. Gli autori della relazione "Energy Technology Perspectives: Scenarios and Strategies to 2050" (Il futuro delle tecnologie energetiche: scenari e strategie sino al 2050) esortano i governi di tutto il mondo a promuovere gli investimenti nelle tecnologie energetiche. "Tecnologie pulite e più efficienti consentirebbero di riportare ai livelli attuali le crescenti emissioni di Co2 legate allŽenergia entro il 2050, nonché di dimezzare il previsto aumento della domanda di petrolio e di elettricità", ha dichiarato Claude Mandill, direttore esecutivo dellŽAie. "I mezzi esistono, ora basta la volontà". La relazione completa dellŽAea può essere scaricata al seguente indirizzo: http://reports. Eea. Europa. Eu/eea_report_2006_8/en Per maggiori informazioni sulla relazione dellŽAie, visitare http://www. Iea. Org/textbase/press/pressdetail. Asp?press_rel_id=180 .  
   
 

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