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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Gennaio 2008
 
   
  TEATRO REGIO DI PARMA: IL VOLO DI FAUST PER L’INAUGURAZIONE DELLA STAGIONE LIRICA 2008 CON IL VISIONARIO ORATORIO DI SCHUMANNN

 
   
  Parma, 7 gennaio 2008 - Una straordinaria sfida produttiva e artistica impegna il Teatro Regio di Parma, che il prossimo 13 gennaio alle ore 20. 00 (turno A) presenta un nuovo allestimento delle Szenen aus Goethes Faust (Scene dal Faust di Goethe) di Robert Schumann per l’attesa inaugurazione della Stagione Lirica 2008. In scena un cast di eccezionale valore, con cantanti del calibro di Michele Pertusi, Markus Werba, Daniela Bruera, Nino Sugurladze, Désirée Rancatore, chiamati a dare vita alle tante voci cui ha voluto dare corpo Schumann nello sfidare la complessità del capolavoro della poesia tedesca. A portare sulla scena l’oratorio ispirato al poema goethiano sarà il talento imprevedibile del regista Hugo de Ana, che torna a confrontarsi con il mito di Faust dopo aver firmato al Regio di Parma Faust di Gounod e La Damnation de Faust di Berlioz. Raggi laser e proiezioni digitali sono gli strumenti tecnologici di cui si è voluto avvalere per dare corpo allo spirito visionario dell’opera. All’autorevolezza interpretativa di Donato Renzetti il compito di affrontare la colossale partitura: dirigendo l’Orchestra, il Coro e le Voci bianche del Teatro Regio di Parma. Maestro del Coro è Martino Faggiani, le Voci bianche sono preparate dal maestro Sebastiano Rolli. I movimenti coreografici sono di Leda Lojodice. Il vasto affresco corale che Schumann compose percorrendo i momenti culminanti del dramma di Goethe segna senza dubbio la tappa più impegnativa del viaggio che il Teatro Regio di Parma ha voluto intraprendere alla riscoperta delle grandi partiture ispirate alla leggenda faustiana. Il progetto di offrire una veste sonora al Faust accompagnò per tutta la vita il compositore, che ne intraprese la stesura nel 1843. La prima esecuzione completa avvenne a Colonia il 13 gennaio 1862, a sei anni dalla morte di Schumann. Il musicista aveva potuto ascoltarne soltanto un’edizione incompleta nell’estate 1849, quando l’opera era stata eseguita a Dresda, Lipsia e Weimar in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Goethe. Sette le scene del poema prescelte da Schumann per essere musicate. Dall’incontro con Gretchen, trascorrendo al momento della morte, una musica sempre ispiratissima accompagna Faust fino al volo della sua anima, cui assistiamo nel quadro finale che si arresta sul richiamo irresistibile verso l’eterno femminino. «Nell’esplorazione del mito faustiano – racconta il regista Hugo de Ana - mi trovo a compiere un cammino che si allontana progressivamente dal teatro d’opera perché ancor più questa partitura sembra sottrarsi ad una trasposizione scenica. Ma visionarietà e frammentarietà sono uno stimolo a definire una drammaturgia teatrale». «Robert Schumann – continua il regista che firma scene, costumi e luci del nuovo allestimento - sembra anticipare il gesto di tanti musicisti del Xx secolo, dove non c’è più il filtro di un libretto ma il testo è preso alla lettera, come accade per Pelléas et Mélisande, Salome o Wozzeck. Nel montaggio delle scene Schumann è incline a presentarci non solo alcuni dei passaggi più noti della vicenda, ma anche il lato più spesso in ombra. Significativo è che soltanto le prime tre scene siano tratte dal primo Faust, che resta la parte più sfruttata nelle versioni operistiche e già pubblicata al principio dell’Ottocento. Il resto appartiene al secondo Faust, la parte che ha accompagnato Goethe per tutta la vita. In fondo, Faust è un grande viaggio che dura una vita intera, che Schumann ha accettato di compiere per scoprire meglio il proprio io. Il suo ultimo approdo, lo sappiamo bene, è stata la malattia, la follia. ». Di assoluto prestigio il cast, che può contare sulla presenza di interpreti di caratura internazionale: il baritono Markus Werba (Faust, Pater Seraphicus, Doctor Marianus), il soprano Daniela Bruera (Gretchen, Una poenitentium), il basso Michele Pertusi (Böser Geist, Mephistopheles, Pater Profundus) il tenore Richard Decker (Ariel, Pater Ecstaticus), il soprano Désirée Rancatore (Sorge, Martha), il soprano Sabina von Walther (Not, Magna Peccatrix), il mezzosoprano Nino Surguladze (Mangel, Mulier Samaritana, Mater Gloriosa), il mezzosoprano Stefanie Irányi (Schuld, Maria Aegytiaca), cui si aggiungono il Coro e il Coro di Voci Bianche del Teatro Regio di Parma. Le telecamere di Raitre di Prima della prima seguono già le prove dello spettacolo che sarà raccontato come di consueto direttamente dalla voce dei protagonisti. In vista del debutto, al Ridotto del Teatro Regio sabato 5 gennaio, ore 17. 00, si terrà l’incontro di presentazione dell’opera per il ciclo Prima che si alzi il sipario, realizzato in collaborazione con il Conservatorio “A. Boito” di Parma. Dopo la serata inaugurale, le repliche delle Scene dal Faust di Goethe sono previste mercoledì 16 gennaio ore 20. 00 turno B, domenica 20 gennaio ore 15. 30 turno D, mercoledì 23 gennaio ore 20. 00 turno C, sabato 26 gennaio 2008, ore 17. 00 turno E, a segnare l’avvio di un cartellone aperto alle più varie forme ed espressioni del teatro musicale degli ultimi tre secoli. Dopo l’inaugurazione nel solco del mito faustiano, al Teatro Regio di Parma debutta infatti il capolavoro americano di George Gerswshin Porgy and Bess, torna dopo un’assenza di quasi trent’anni l’ultima opera comica di Wolfgang Amadeus Mozart, Così fan tutte, e chiude la stagione La Bohème di Giacomo Puccini nel centocinquntesimo anniversario della nascita del compositore. .  
   
 

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