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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Gennaio 2008
 
   
  L’ECONOMIA LUCANA NEL III TRIMESTRE 2007

 
   
  Potenza. 9 gennaio 2008 - Dopo un inizio d’anno fortemente negativo, la produzione industriale in Basilicata ha fatto registrare un lieve recupero nei due trimestri centrali del 2007 (+0,4 e + 0,6%) grazie alle discrete performance delle imprese medio-grandi, soprattutto nel comparto metalmeccanico, e alle minori “perdite” accusate dalle imprese con meno di 10 dipendenti. L’intensità di questo doppio recupero non è sufficiente, tuttavia, a compensare la flessione del periodo gennaio-marzo (-1,6%); è assai improbabile, quindi, che il 2007 possa chiudersi con risultati migliori di quelli conseguiti nel 2006, quando la produzione industriale ha messo a segno una crescita media dello 0,5%. Come nel 2006, sono ancora le imprese di medio-grandi dimensioni (con oltre 50 addetti) a sostenere i livelli produttivi complessivi, grazie anche alla capacità di sfruttare le opportunità di espansione sui mercati esteri. Conti sempre in rosso, invece, per le piccole imprese (al di sotto dei 10 addetti) e di quelle artigiane, con perdite produttive stimate nell’ordine del 3,4% nei primi 9 mesi. Va osservato, tuttavia, che il trend negativo si è fortemente attenuato nel Iii trimestre, con l’indice della produzione che si è “fermato” al -0,9%, la flessione più contenuta registrata dall’inizio della fase recessiva. Dal punto di vista settoriale, il comparto maggiormente dinamico, nell’attuale fase congiunturale, è quello della meccanica e dei mezzi di trasporto, (+2,0% la variazione tendenziale nel Iii trimestre). La ripresa sembra “tenere” anche nell’industria del legno e mobile, sebbene con qualche rallentamento nel periodo luglio-settembre (+0,9%, contro il +3,7% nella prima metà dell’anno). Sempre difficile, invece, la congiuntura produttiva nell’industria alimentare, in flessione da 3 trimestri consecutivi. L’andamento degli ordinativi acquisiti dalle imprese nel periodo luglio-settembre sembrerebbe indicare la possibilità di un man-tenimento del profilo lievemente positivo della produzione industriale negli ultimi mesi dell’anno, ancora grazie al buon dinamismo delle unità produttive di medio-grandi dimensioni. Le stesse aspettative degli operatori appaiono improntate ad un cauto ottimismo. Anche tra le imprese di piccole dimensioni sembra prevalere una maggiore fiducia nella possibilità di un recupero “a breve” dell’attività produttiva. Nel Iii trimestre dell’anno l’export regionale ha mantenuto un profilo decisamente espansivo; + 38,6% rispetto allo stesso periodo del 2006, mentre il consuntivo dei primi 9 mesi segnala una crescita tendenziale del 21,6% (pari a circa 273 milioni di Euro in più). A guidare l’espansione del fatturato estero del “sistema Basilicata” è ancora una volta il comparto dell’auto (+14,0%, equivalente a +128 milioni di Euro, nei 9 mesi); ma un contributo analogamente rilevante è venuto dai minerali energetici, il cui export è “schizzato” da 12 a 124 milioni di Euro, sempre nei primi 9 mesi. Non si interrompe, invece, il trend negativo dell’export del comparto del mobile, la cui flessione ha sfiorato il 20%. Ennesimo bilancio negativo (-1,6%) per le imprese del settore delle costruzioni, sebbene le perdite di fatturato risultino in progressiva attenuazione dall’inizio dell’anno, grazie ad un significativo recupero delle imprese con oltre 10 dipendenti, a fronte di un sensibile peggioramento del fatturato nelle aziende più piccole (-6,0%). Nel Iv trimestre il quadro congiunturale potrebbe ulteriormente migliorare: il 33% degli operatori si è dichiarato ottimista circa una ripresa del volume d’affari. Nel periodo luglio-settembre l’ammontare delle vendite al dettaglio in Basilicata ha registrato una flessione annua dell’1,3%, confermando la prolungata stagnazione della domanda di consumo, in linea con l’andamento nazionale. All’ulteriore riduzione del volume d’affari dei piccoli esercizi corrisponde una discreta espansione delle vendite della grande distribuzione organizzata, dove il tasso di incremento ha raggiunto il +3,8%, tra i più elevati degli ultimi anni. Circa gli andamenti delle principali merceologie, il bilancio più deludente è quello dei “prodotti dell’abbigliamento e accessori”, (-4,9% nel Iii trimestre, dopo il -3,0% registrato nella prima metà dell’anno). Si è interrotto, invece, il lungo trend negativo che, negli ultimi anni, ha caratterizzato le vendite dei prodotti alimentari (-0,1%). Nel Iii trimestre dell’anno sono state 537 le nuove iscrizioni di imprese extra-agricole nell’apposito Registro delle Camere di Commercio; il 4,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2006. Le imprese costrette a chiudere l’attività sono aumentate, invece, del 22,2%, raggiungendo “quota” 446, la più elevata finora registrata nel periodo luglio-settembre. Il saldo di nati-mortalità resta positivo (+91 unità), con una variazione della base imprenditoriale pari al +0,22%, un valore superiore alla media nazionale che si è “fermata” al +0,13%. Il maggiore contributo all’incremento dello stock di imprese continua a venire dalle società di capitale. Bilancio positivo anche per le ditte individuali; in regresso le società di persone. Dal punto di vista settoriale, i comparti più dinamici sul piano imprenditoriale sono ancora quelli dei servizi alle imprese e dei servizi alle persone. . . .  
   
 

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