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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Gennaio 2008
 
   
  ALITALIA.TSUNAMI AIR-FRANCE SU MALPENSA: -8 MLN DI PASSEGGERI LA REGIONE DENUNCIA TAGLI ALLE ROTTE E RICADUTE OCCUPAZIONALI FORMIGONI: IL GOVERNO COLLABORI CON NOI PER TROVARE ALTERNATIVE

 
   
  Milano, 10 gennaio 2008 - I voli settimanali ridotti da 1. 238 a 445. Da 85 destinazioni servite a 42, di cui 35 con frequenza ridotta da 7 giorni su 7 a 3 su 7. Solo 7 rotte rimarranno come ora. Otto milioni di passeggeri in meno ogni anno. Migliaia di disoccupati, fino a una stima di 8. 000 calcolando l´indotto. Un vero è proprio "tsunami" che sta per abbattersi sulla Lombardia e sul Nord Italia, come l´ha definito il presidente della Regione, Roberto Formigoni. I dati, raccolti da Regione Lombardia, sono stati resi noti oggi per la prima volta nel corso di una conferenza stampa con gli assessori alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo e il Territorio e Urbanistica, Davide Boni. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili - e già verificabili provando ad esempio a prenotare i voli via internet da aprile in avanti - Regione Lombardia ha infatti disegnato lo scenario derivante dai piani di Alitalia e Air France per Malpensa, elaborando e rendendo noti per la prima volta i dati del netto ridimensionamento che è destinato a subire lo scalo varesino. Formigoni e i suoi assessori si preparano al Tavolo Milano annunciato per il 15 gennaio, lavorando per confermare una posizione unitaria delle istituzioni e del sistema lombardo e ribadendo, come hanno spiegato Boni e Cattaneo, le richieste già preannunciate. Che sono: 1) rivedere la scelta di Air France perché contraria agli interessi del Paese; 2) ottenere, altrimenti, una moratoria che permetta di costruire un´alternativa; 3) cambiare le regole del sistema in modo da consentire davvero concorrenza e libertà di mercato. "Le cifre - sottolinea Formigoni in una dichiarazione - dimostrano come un vero e proprio Tsunami sta per abbattersi sulla Lombardia. Devastante nelle sue conseguenze occupazionali, che colpiscono migliaia di posti di lavoro, finora non coperti da nessuna garanzia, e piccole e medie imprese altrettanto non coperte da nessuna garanzia. Devastante per l´economia complessiva del sistema Lombardia e del sistema Italia, per la perdita dell´accessibilità intercontinentale della nostra Regione e del nostro Paese. Uno tsunami capace quindi di mettere in grave difficoltà l´intero sistema se il Governo non accettasse di concorrere con noi alla individuazione di soluzioni alternative". "Diffondiamo questi dati sulle rotte e i voli tagliati e sulle relative conseguenze - dice ancora il presidente lombardo nella sua dichiarazione - perché riteniamo necessario che i cittadini si rendano sempre meglio conto di come la battaglia per la difesa di Malpensa e degli aeroporti del Nord è una battaglia per la difesa delle condizioni di vita e di lavoro di ciascuno di loro". "Regione Lombardia al Tavolo Milano - ha aggiunto Cattaneo in conferenza stampa - non si accontenterà di una semplice discussione o di un dibattito di facciata, ma pretenderà fatti concreti. In base a questi numeri e alle fin troppo facilmente prevedibili ripercussioni sociali ed economiche che il ridimensionamento di Malpensa comporterà, Regione Lombardia chiederà al Governo di prendersi le proprie responsabilità e di garantire una moratoria di almeno 5 anni in cui non vengano toccati i voli su Malpensa per impedire questo smantellamento già in atto". "La scelta che vede privilegiare l´opzione Air France nel futuro di Alitalia - ha commentato l´assessore Boni - causerà un impatto economico di enorme portata, in una fase in cui si stanno concretizzando interventi programmati da tempo su Malpensa e sul suo territorio, sia sotto il profilo infrastrutturale che sotto quello della salvaguardia ambientale, con 190 milioni di euro destinati agli interventi di delocalizzazione delle aree attorno al sedime aeroportuale. Senza dimenticare il percorso compiuto in questi anni, attraverso il confronto con gli enti locali bresciani, per la messa a punto del piano d´area per lo sviluppo dello scalo di Montichiari". "Una situazione, quella che si profila a seguito delle ipotesi di cessione di Alitalia - ha aggiunto Boni - che vanifica la programmazione strategica regionale degli ultimi 10 anni: con questa scelta il Governo sposta il baricentro economico del paese fuori dai confini lombardi, da un territorio che da solo rappresenta il 20% del Pil nazionale e per il quale non bastano certo le ventilate ipotesi, emerse nell´incontro di ieri con Prodi, di ammortizzatori sociali per le migliaia di lavoratori dello scalo varesino. E di fronte a ciò non possiamo fermi e zitti". I numeri parlano chiaro. Circa 3/4 dei voli settimanali intercontinentali di Alitalia vengono cancellati (da 181 a 47, ben il 74% in meno); ad esempio, non sono più previsti collegamenti diretti con destinazioni importanti come Buenos Aires, Chicago, Boston, Miami ma anche Shangai, Caracas e Damasco. I voli settimanali per l´Europa soppressi sono 449 (da 728 a 279, il 62% in meno). Tra le rotte abolite ci sono Madrid, Barcellona, Londra e Lisbona. I voli settimanali nazionali scendono a 119 a fronte dei 329 operanti oggi (210 in meno). In totale i voli settimanali di Alitalia su Malpensa passano da 1. 238 a 445; sono dunque ben 793 i voli tagliati (pari al 64%). Complessivamente vengono cancellate 43 rotte (17 intercontinentali, 20 europee e 6 nazionali) su 85, viene diminuita la frequenza di altre 35 (6 intercontinentali, 20 europee e 9 nazionali) mentre ne restano inalterate solo 7 (3 intercontinentali e 4 europee). Queste nel dettaglio le rotte cancellate e modificate: Rotte Intercontinentali - 17 Cancellate: Accra/lagos, Beirut, Boston, Buenos Aires, Caracas, Chicago, Dakar, Damasco, Dehli, Dubai, Miami, Numbai, Newark, Osaka, Shangai, Theran, Toronto. 6 Ridotte Di Frequenza: Algeri, Cairo, San Paolo, Tokio-narita, Tripoli, Tunisi. 3 Rimaste Intatte: Tel Aviv, Casablanca, New York Jfk. Europee - 20 Cancellate: Barcelona, Copenaghen, Frankfurt, Krakow, Lisbon, London, Lyon, Madrid, Malaga, Malta, Minsk, Nice, Salonicco, Sarajevo, Skopje, Stockholm, Timisoara, Valencia, Zagreeb, Zurich. 20 Ridotte Di Frequenza: Amsterdam, Athens, Belgrade, Berlin, Bilbao, Brussels, Bucarest, Budapest, Dusseldorf, Geneva, Istanbul, Kiev Borispol, Marseille, Moscow, Munich, Paris-cdg, Prague, St. Petersburg, Stuttgart, Wien. 4 Rimaste Intatte: Sofia, Strasbourg, Tirana, Warsaw. Nazionali - 6 Cancellate: Ancona, Bologna, Bolzano, Firenze, Genova, Perugia. 9 Ridotte Di Frequenza: Bari, Catania, Lamezia Terme, Napoli, Palermo, Pisa, Roma Fiumicino, Trieste, Venezia. 0 Rimaste Intatte "Con questo piano industriale - che Air France proseguirà dal prossimo aprile - ogni giorno i voli Alitalia in partenza da Malpensa saranno 64 contro i 177 attuali. Tutto questo - ha aggiunto l´assessore Cattaneo - fa prevedere una perdita di passeggeri fino a 160. 000 a settimana, cioè 8 milioni all´anno. Tutto questo significa una mannaia su Malpensa e sul Nord se si pensa che 62 biglietti nazionali su 100 sono venduti da Bologna in su, 68 internazionali su 100 sono venduti nel Nord e addirittura il 78% del traffico totale merci è da Bologna in su. E´ quindi un argomento da affrontare seriamente quello di una Compagnia del Nord". E proprio su una possibile Compagnia aerea del Nord ("che non userà soldi pubblici ma dovrà creare le risposte credibili per il mercato e le imprese") che nei prossimi giorni l´assessore Cattaneo avrà una serie di incontri con gli operatori interessati a Malpensa, tra i quali Airone e Banca Intesa. Al Tavolo Milano su Malpensa previsto per il prossimo 15 gennaio Regione Lombardia chiederà al Governo tre cose: 1) Rivedere la scelta di Air France che oggi ha interessi strategici diversi da quelli del nostro Paese. Il governo ha rifiutato la proposta di Airone che Regione Lombardia sosteneva non in forza di una astratta italianità ma perché supportata da un piano industriale che sembra più convincente. 2) Ottenere, nel caso la scelta di Air France dovesse essere irreversibile, una moratoria che permetta alla Lombardia ed agli operatori del settore aereo di non dovere subire un danno immediato e di avere il tempo minimo necessario per costruire una soluzione alternativa. 3) cambiare le regole del mercato per ottenere maggiore concorrenza e libertà d´azione. "Queste saranno le condizioni - ha concluso Cattaneo - perché possa davvero nascere una proposta industriale e forse anche una Compagnia, per rispondere da Malpensa alle esigenze della Regione Lombardia e del Nord". .  
   
 

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