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Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Gennaio 2008 |
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NASCE NEL LAZIO IL PRIMO ISTITUTO PER LA CURA DELLE MALATTIE DELLA POVERTÀ
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Roma, 10 gennaio 2008 - Nasce, presso l’ospedale San Gallicano di Roma, il primo Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inpm). L’istituto è frutto di un accordo, sottoscritto il 7 settembre 2006, tra il ministero della Salute e le Regioni Lazio, Puglia e Sicilia, finanziato con 15 milioni di euro. In ognuna delle regioni firmatarie dell’accordo sarà individuato un ospedale di riferimento per assistere la popolazione immigrata e quella in difficoltà economiche. A sottolineare l’importanze del nuovo centro che si avvale anche della collaborazione con l’Unione europea è stato il Presidente della repubblica Giorgio Napolitano intervenuto all’inaugurazione della struttura: “Questa iniziativa ha un evidente significato e valore per la tutela dell´immigrazione, l´integrazione e la lotta alla povertà nel mondo”. Anche il ministro alla Salute Livia Turco partecipando all’inaugurazione ha sottolineato l’importanza del centro: “Partiamo dal San Gallicano, ma intendiamo estendere lo studio delle malattie della povertà, la formazione degli operatori e l´assistenza anche alle altre regioni". Per il Presidente Marrazzo si realizza un progetto di grande spessore: “Il San Gallicano è un fiore all´occhiello del nostro Paese. Questa struttura rappresenta un grande esempio di cooperazione non solo sanitaria ma anche umanitaria - ha aggiunto Marrazzo – è la conferma che la sanità del Lazio dimostra è sana ed ha una grande capacità di reazione, garantendo equo accesso alle cure e arricchendo la nostra offerta sanitaria”. Marrazzo ha poi ricordato il direttore dell´Istituto superiore di sanità, Silvio Natoli, scomparso alcuni mesi fa, rivendicando “l´unicità del sistema sanitario laziale che sia il punto di riferimento a livello nazionale”. Tra i compiti del neonato Inmp, infatti, ci sono quelli di: svolgere, d´intesa con la programmazione nazionale e regionale, attività di ricerca per la promozione della salute di migranti e poveri, elaborare e attuare programmi di formazione professionale e di educazione e comunicazione sanitaria, in rapporto con altri enti. E ancora: sostenere, in collaborazione con l´Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), le modalità di trattamento delle malattie della povertà nei Paesi in via di sviluppo attraverso la ricerca clinica, elaborare piani di ricerca e modelli anche sperimentali di gestione dei servizi sanitari in collaborazione con Unione europea e Oms, infine dar vita a una rete di istituzioni italiane, europee e internazionali per la promozione della salute dei migranti e assicurare le attività assistenziali tramite le strutture delle regioni che partecipano al progetto. . |
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