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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Gennaio 2008
 
   
  VERBANO CUSIO OSSOLA: APPROVATO CODICE PER LA DIGNITÀ SUL LAVORO

 
   
   Verbania, 14 gennaio 2007 - E’ stato approvato dalla Giunta provinciale il “Codice di comportamento per la tutela della dignità sul lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori della Provincia del Verbano Cusio Ossola”. Finalità del Codice garantire i dipendenti contro ogni atto lesivo della dignità morale, in nome del diritto di ciascuno al rispetto della propria libertà personale e della giusta pretesa di svolgere le proprie attività in un ambiente sereno e sicuro. Il Codice contempla i casi in cui la dignità e la tranquillità delle persone sono messe in pericolo, soprattutto a fronte di molestie sessuali e psicologiche (mobbing). E’ considerata molestia sessuale ogni comportamento indesiderato, anche verbale, a connotazione sessuale che arrechi offesa alla dignità di chi lo subisce o che influenzi le decisioni inerenti l’assunzione, il mantenimento del posto di lavoro e la carriera. Rientrano invece nel mobbing tutte quelle forme di pressione psicologica, attuate da un superiore o da altri dipendenti, tali da comportare un degrado delle condizioni di lavoro o della salute, professionalità e dignità del lavoratore che le subisce. Elemento identificativo del mobbing è la durata nel tempo della vessazione, che non è quindi da confondere con una temporanea situazione conflittuale sul posto di lavoro. L’amministrazione provinciale si fa carico di vigilare sull’osservanza del Codice da parte di tutti i dipendenti e di intervenire sull’organizzazione del lavoro per tutelare le situazioni più delicate. In particolare è prevista l’istituzione di uno specifico Comitato Paritetico, con compiti di raccolta di dati relativi al fenomeno, individuazione delle cause e formulazione delle proposte per contrastarlo. E’ inoltre prevista la figura del Consulente di fiducia, nominato dal Presidente della Provincia, al quale possono rivolgersi i dipendenti per essere consigliati e assistiti. Chi subisce i comportamenti molesti può ricorrere ad una procedura informale o formale per risolvere il problema. Nel primo caso il Consulente esamina il caso, ascolta le parti, suggerisce l’intervento di altri esperti ed eventualmente propone lo spostamento di una delle persone interessate. Nel secondo caso, l’interessato invia una segnalazione scritta al dirigente del Settore di appartenenza (o al Segretario generale se proprio quest’ultimo è il presunto autore delle molestie) e al dirigente del Settore Risorse Umane e, in caso di sussistenza dei presupposti, viene avviato un procedimento disciplinare. L’amministrazione si impegna a sensibilizzare il personale in materia con programmi di formazione e aggiornamento e a comunicare loro il nome e il luogo di reperibilità del Consulente di fiducia. .  
   
 

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