Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Gennaio 2008
 
   
  PER LE DONNE PIÙ LAVORO E PARI DIRITTI DI CITTADINANZA

 
   
  Firenze, 14 gennaio 2008 - Una “legge regionale sulla cittadinanza di genere”, una legge che fissi i principi, le norme, gli strumenti attraverso i quali dare concretezza alle politiche per le pari opportunità della Regione Toscana e attraverso i quali attuare un sistema di iniziative per la conciliazione vita-lavoro e realizzare una piena parità uomo-donna. Ad annunciare questo impegno è l’assessore alle pari opportunità Susanna Cenni, intervenuto il 12 gennaio, insieme all’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, all’incontro promosso dal gruppo consiliare di Rifondazione Comunista sul tema “Donne precarie”. «La legge – ha detto Susanna Cenni – non sarà una legge per le donne ma un provvedimento che punta a dare a entrambi i sessi le stesse opportunità e le stesse libertà di scelta. Elemento chiave i patti territori! ali di genere, cui parteciperanno istituzioni locali, volontar! iato, ca tegorie, soggetti privati, sindacati con lo scopo di stimolare nei territori progetti innovativi, originali, creativi». Presupposto del ragionamento che sta alla base della scelta della legge, il quadro, incoraggiante ma ancora contraddittorio, tratteggiato dall’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini: «Nonostante i costanti progressi degli ultimi anni, l’occupazione femminile resta, anche in Toscana, su livelli ancora lontani da quella maschile. Le donne che lavorano sono il 57,2% del totale della popolazione femminile, avvicinando così la nostra regione all’obiettivo indicato dal consiglio europeo di Lisbona che prevede un 60% di donne al lavoro entro il 2010. Ma questo trend positivo non è sufficiente a colmare il forte divario di genere, che ancora vede la disoccupazione femminile su tassi pari quasi al doppio di quella maschile. Ma, soprattutto, restano problemi qualitativi, legati ! alla maggiore precarietà, minore qualificazione e debolezza del mercato del lavoro femminile. Per questo abbiamo, ad esempio, creato un fondo per incentivare l’assunzione delle donne over 35 che hanno difficoltà a tornare al lavoro dopo aver lasciato per dedicarsi ai figli. Grazie ad esso, nel 2007, 197 donne sono state assunte a tempo indeterminato da 96 aziende». Ma questo ancora non basta. Restano – come emerso dal convegno - problemi di discriminazione e vera e propria segregazione, di carriere più lente e tormentate, meno remunerate, spesso fatte di lavoro nero o contratti a termine, di collaborazioni e part-time (quasi mai frutto di libera scelta), di licenziamenti e ricatti. Le donne ha ricordato Simoncini, sono, anche in Toscana, le prime vittime delle crisi aziendali. »Ma le donne sono una risorsa, un potenziale fattore di innovazione e competitività del nostro sistema produttivo. Non ci sarà, n! ella nostra regione, uno sviluppo stabile senza un forte aumen! to dell& rsquo;occupazione femminile». L’assessore Cenni ha ricordato che, con questa consapevolezza, “la Regione sta rafforzando le iniziative per conciliare tempi di vita e di lavoro, impegno professionale e familiare. Perché se è vero che aumentare quantità e qualità dell’occupazione femminile è un fattore essenziale dello sviluppo, è altrettanto vero che ciò non può avvenire senza assumere un’ottica di genere, una cultura dell’uguaglianza che ancora stenta ad affermarsi nella società». E la segregazione professionale, si è osservato, comincia già dalla scelta dell’indirizzo di studio. «E’ per questo - informa l’assessore all’istruzione - che abbiamo deciso di dare un contributo per sostenere le spese di iscrizione all’Università alle studentesse che intraprendono corsi di laurea in materie scientifiche e! ingegneristiche, indirizzi che tradizionalmente vengono scelti dagli uomini e che danno accesso a carriere e sbocchi professionali più prestigiosi e remunerati dai quali le donne sono ancora spesso escluse». .  
   
 

<<BACK