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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Gennaio 2008
 
   
  L´AGRITURISMO DELUDE SU INTERNET

 
   
  Su Internet le strutture agrituristiche non convincono. Un agriturismo su 4 non ha un proprio sito web, il 35% non pubblica i prezzi e quasi la metà non accetta le prenotazioni on line. Sono questi, in sintesi, i risultati di una recente indagine condotta da Creative Park su un campione significativo di agriturismi italiani, scelti fra quelli che nel periodo 2006/2007 hanno investito in comunicazione tradizionale attraverso riviste e fiere di settore. Internet viene sempre più utilizzato in ambito turistico: Federalberghi ha calcolato che nell’ultimo anno il 47% dei turisti italiani ha consultato la rete prima di organizzare una vacanza. Metà di questi si è affidata al web per cercare maggiori dettagli sui prezzi, ma 1 agriturismo su 3 non li pubblica sul proprio sito. Sul fronte delle prenotazioni il 48% dei siti non permette alcun tipo di booking on-line, ignorando così l’elevato numero di turisti (il 46%) che utilizza Internet proprio per effettuare questa operazione. Da evidenziare inoltre come 1 agriturismo su 10 permetta la prenotazione online senza però pubblicare i prezzi. Tra le note dolenti anche le lingue straniere. Secondo i dati dell’Istat nel 2006 le lingue più parlate dai turisti stranieri ospitati negli agriturismi italiani sono state: il tedesco (51,35%), l’inglese (14,48%), l’olandese (10,24%) ed il francese (8,89%). In contro tendenza rispetto a questi dati troviamo come soltanto il 39% dei siti analizzati propone una versione in tedesco, meno dell’1% traduce i contenuti in olandese e ben l’81% non offre ai turisti una versione in lingua francese. Quanto alla lingua nazionale, si registra un 4,2% di casi nei quali il sito non è disponibile in italiano. Fra gli aspetti problematici vi è anche la mancanza di un’adeguata presentazione delle strutture: il 57% del turisti visita i siti web delle singole attività per valutarne il tipo di offerta ma più della metà degli agriturismi non pubblica sufficienti informazioni riguardo le camere, i servizi ed il genere di ospitalità proposta. Questa impostazione negativa è ravvisabile anche nell’impaginazione grafica: più del 38% dei siti hanno un’estetica totalmente insoddisfacente, mentre soltanto 1 sito su 4 si può ritenere graficamente buono. Infine, il largo utilizzo di intro iniziali (nel 57% dei casi) va ad influire ancor più negativamente sull’esperienza del visitatore, rallentando la navigazione e ritardando l’effettivo accesso al sito. “Le strutture ricettive non sembrano comprendere l’importanza di una presenza online di qualità” commenta Filippo Toso, responsabile marketing di Creative Park. Secondo Federalberghi, degli italiani che utilizzano Internet per pianificare le proprie vacanze, il 61% è interessato alle caratteristiche generali delle destinazioni. Per contro, il 60% dei siti analizzati non offre alcun tipo di informazione su dintorni, manifestazioni o eventi organizzati nelle località in cui si trova la struttura. Segnali positivi si possono individuare nella facilità di navigazione all’interno dei siti (nell’75% dei casi è intuitiva e completa) e nella possibilità di mettersi in contatto con le strutture, sebbene nel 17% dei siti siano stati riscontrati recapiti incompleti o difficili da reperire. Buone anche le indicazioni per raggiungere le strutture: solo nel 18% dei casi sono assenti mappe o cartine stradali. Fa riflettere, infine, come il 67% dei siti web analizzati non rispetti la normativa vigente non pubblicando in home page il numero di partita Iva, come indicato nel comma 1 dell´articolo 35 del Dpr 633/72. Http://www. Creativepark. It/ . .  
   
 

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