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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Gennaio 2008
 
   
  UE: ILLY, SERIE MANCANZE DELLA POLITICA DI COESIONE E´ STATO SPRECATO IL CONTRIBUTO DELLE REGIONI

 
   
   Bruxelles, 21 gennaio 2008 - Sino ad oggi "è stato chiaramente sprecato il potenziale contributo delle Regioni per un approccio radicale, ´dal basso´, allo sviluppo di una vera politica di coesione sociale ed economica a livello europeo". E´ quanto ha affermato il 17 gennaio a Bruxelles il presidente del Friuli Venezia Giulia e dell´Assemblea delle Regioni d´Europa Riccardo Illy, presentando nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede della Regione, lo studio della stessa Are dedicato alla "Politica regionale 2014+", cioè dopo l´attuale periodo di programmazione Ue 2007-2013. Uno studio, è stato sottolineato anche dal segretario generale Are Klaus Klipp e dagli autori della ricerca, Diane Tiefenbacher e Agnes Ciccarone, che ha interessato ben 60 Regioni di 22 Nazioni europee (comunitarie e non), tra cui - per l´Italia - Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Veneto. Il dossier "2014+", come è stato spiegato, identifica (proprio sulla base delle esperienze sin qui maturate dalle Regioni) numerose mancanze nello sviluppo e nell´implementazione delle politiche di coesione europea, per ridurre "le disparità tra le differenti regioni ed il ritardo di quelle meno favorite". Le Regioni sono totalmente escluse dal processo di coesione e di distribuzione delle risorse (oltre 1/3 delle Regioni esaminate nello studio non vengono coinvolte nella gestione di fondi comunitari) o si considerano "schiacciate" dall´enorme carico amministrativo e dalle spesso confuse linee guida diramate da Bruxelles, viene tra l´altro segnalato nel documento. Anche in considerazione del fatto, "come ho sempre sostenuto - ha ricordato il presidente Illy - che il livello istituzionale meglio attrezzato per implementare le politiche regionali è quello delle stesse Regioni", lo studio chiede uno sviluppo più integrato e collaborativo della politica di coesione "post 2013", maggiormente trilaterale, nel cui ambito le Regioni possano giocare veramente un ruolo chiave assieme ai "decision maker" nazionali ed europeo. Le Regioni pertanto chiedono - ha sottolineato il presidente Illy, che ha già consegnato il dossier al presidente Ue Josè Manuel Barroso ed al commissario europeo per le Politiche regionali Danuta Huebner - un incremento della cooperazione territoriale, un maggior sinergia tra la politica regionale e le altre politiche comunitarie (in particolare Fondo sociale europeo e per lo Sviluppo rurale), nonché la creazione di un Osservatorio (guidato dall´Are) per la diffusione delle best practices delle Regioni nei campi della gestione delle politiche e della diffusione delle eccellenze. In pratica, ha segnalato Illy, per favorire l´ulteriore sviluppo socioeconomico dell´intera Europa, e soprattutto dei Paesi di recente adesione, deve essere riconosciuto il ruolo fondamentale delle Regioni nell´attuazione delle politiche di coesione: dunque, che le Regioni abbiano più poteri e che questi vengano estesi in modo omogeneo a tutte le realtà regionali europee. Ed ancora l´esigenza, ha indicato Illy, di favorire la semplificazione delle procedure da parte della Ue (spesso estremamente complesse) e la formazione professionale dei funzionari delle Regioni, in modo che siano in grado di gestire queste procedure e gli stessi fondi comunitari. Un´attività di formazione, ha concluso il presidente, nella quale coinvolgere anche gli Enti locali, soprattutto i più piccoli - "una richiesta che arriva da molti Comuni del Friuli Venezia Giulia e non solo" - molto spesso coinvolti nell´utilizzo di risorse dell´Unione e nei complessi iter burocratici richiesti da Bruxelles. .  
   
 

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