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Notiziario Marketpress di
Martedì 22 Gennaio 2008 |
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PROSECCO IN PROVINCIA DI VENEZIA: DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE SCABORO
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Per l’Assessore provinciale all’agricoltura Giuseppe Scaboro, inserire il Prosecco nell’elenco delle varietà idonee alla coltivazione in provincia di Venezia è una proposta che va fortemente sostenuta sia per ragioni agronomiche ed economiche, sia per motivazioni storiche. “Nei territori pianeggianti delle province di Treviso, Padova e Pordenone, dove la coltivazione è consentita da tempo, - sottolinea l’Assessore Scaboro - le condizioni pedo-climatiche sono sostanzialmente identiche alle nostre. Inoltre la coltivazione del Prosecco era storicamente già praticata nel territorio del veneziano, dove poi si è estinta esclusivamente per ragioni di carattere normativo, che impediscono la messa a dimora di questo vitigno. Per questo, ancora nel dicembre 2006 infatti, avevo scritto al Vicepresidente e Assessore alle politiche dell’agricoltura della Regione Veneto, Luca Zaia, sottolineando le condizioni tecniche e storiche sulla base delle quali era necessario concedere anche alla nostra provincia l’autorizzazione per la coltivazione del prosecco”. In tale occasione il Vicepresidente della Regione aveva risposto che l’istanza già era all’esame dei competenti Uffici regionali ma che “ … la problematica è tale che è necessaria una disamina completa del problema Prosecco, che deve coinvolgere l’inera filiera vitivinicola per definire le strategie future di questo importante vino, al fine di difendere il reddito di numerose imprese vitivinicole che hanno saputo sinora valorizzare ed affermare questo prodotto che oggi rappresenta un modo di bere alla moda” L’assessore Scaboro anche in considerazione delle difficoltà derivanti dalla perdita della Denominazione Tocaj, assicura “i produttori veneziani, le associazioni dei produttori, gli amministratori della Venezia Orientale e i Consorzi di tutela della Riviera del Brenta e di Lison Pramaggiore che continuerò con tutti gli strumenti che sono in mio potere, a sostenere la loro richiesta affinché la Regione Veneto accolga tale richiesta”. . |
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