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Notiziario Marketpress di
Martedì 22 Gennaio 2008 |
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PREVISIONI IMMOBILIARI 2008: IL MERCATO RIFLETTE PREVALENTE SITUAZIONE DI STABILITÀ DELLE QUOTAZIONI, CON TENDENZE AL RIBASSO IN PIÙ CITTÀ.
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Milano, 22 gennaio 2008 - L’allungamento dei tempi di vendita, la crescente difficoltà di incontro tra domanda ed offerta e soprattutto i segnali che arrivano dal mercato creditizio e che stanno generando una situazione di maggiore riflessione in coloro che devono acquistare casa, sono tra gli elementi che ci fanno ipotizzare un tale scenario futuro. A soffrire negli ultimi mesi del 2007, e riteniamo anche nei prossimi, saranno soprattutto coloro che per comprare casa devono ricorrere ad un mutuo che finanzi in modo importante l’acquisto; primi fra tutti i giovani, gli stranieri e le famiglie monoreddito. Meno difficoltà potranno avere coloro che acquistano un immobile di sostituzione (e chi quindi hanno già un immobile da vendere per poi acquistare) o coloro che già dispongono di un discreto capitale iniziale e che si indebitano per importi non elevati. Nei prossimi mesi ci aspettiamo anche acquirenti sempre più selettivi, alla ricerca di immobili di migliore qualità e quanto più vicini alle loro esigenze. E questo perché la domanda principale sarà ancora alimentata da coloro che hanno “necessità” dell’abitazione. Quindi, caratteristiche come la presenza del box o del posto auto, la vicinanza ai trasporti, il posizionamento ai piani alti, la luminosità, la presenza di balconi o terrazzi, il riscaldamento autonomo, l’inserimento dell’immobile in contesti abitativi medio-piccoli, il posizionamento in strade poco trafficate e tranquille potranno essere determinanti per la realizzazione della compravendita. Ci aspettiamo una tenuta sui tagli medio-piccoli ed un calo delle quotazioni sui tagli più grandi così come ribassi di prezzo si potranno registrare sulle tipologie usate. Terranno le zone e gli immobili signorili. Gli acquirenti avranno un più ampio margine di trattativa sui venditori perché sul mercato ci sarà una maggiore offerta di immobili rispetto al passato. Chi vorrà vendere la propria casa nei prossimi mesi dovrà valutare bene il prezzo a cui collocarla sul mercato, che dovrà essere congruo alla qualità offerta, pena l’allungamento dei tempi di vendita. Le nostre previsioni, per le grandi città, registrano oscillazioni dei prezzi che vanno da un minimo di -2% a un massimo di +2%, con qualche possibilità di lieve rivalutazione nelle aree sottoposte ad interventi di riqualificazione ancora in corso o terminate negli ultimi anni. Potranno esserci delle flessioni di prezzo nelle aree meno servite, più periferiche e con un’offerta immobiliare non di qualità. Per quanto riguarda le realtà di provincia, in particolare quelle “a misura d’uomo” che consentono una quotidianità più confortevole, dovrebbero continuare a riscontrare il favore degli acquirenti e registrare quotazioni ancora stabili o in leggero incremento. Riteniamo che terranno anche i comuni dell’hinterland, in particolare quelli della seconda cintura, dove i prezzi degli immobili sono ancora accessibili, a patto che siano ben collegati con le città più grandi. Prevediamo un ulteriore rallentamento della crescita dei prezzi al Sud Italia, che fino ad oggi ha continuato a registrare segnali sempre abbastanza positivi. L’andamento del mercato immobiliare italiano nel 2008 sarà strettamente correlato a quello del mercato creditizio, sempre più prudente nell’erogazione del credito. Infine le strategie che saranno intraprese dalla Bce avranno un ruolo importante su quello che potrà essere il trend futuro di entrambi i mercati.
Grandi città |
Variazione percentuale dei prezzi prevista per il 2008 |
Bari |
Da – 2% a + 1% |
Bologna |
Da -2% a 0% |
Firenze |
Da -1% a 1% |
Genova |
Da -1% a 0% |
Milano |
Da 0% a 2% |
Napoli |
Da -1% a +1% |
Palermo |
Da 0% a 2% |
Roma |
Da 0% a 1% |
Torino |
Da 0% a 2% |
Verona |
Da -1% a 0% |
Città |
Variazione percentuale dei prezzi prevista per il 2008 |
Aosta |
Da 3 % a 4% |
Bergamo |
Da 0% a 2% |
Brescia |
Da 0% a 1% |
Cagliari |
Da 0% a 1% |
Catania |
Da 0% a 2% |
Como |
Da 0% a 2% |
Cosenza |
Da -2% a -1% |
Foggia |
Da -2% a 0% |
Grosseto |
Da -2% a 1% |
L’aquila |
Da -2% a 0% |
Lecce |
Da -1% a 1% |
Messina |
Da -1% a 0% |
Padova |
Da -1% a +1% |
Parma |
Da 0% a +1% |
Pavia |
Da -2% a 0% |
Perugia |
Da -2% a 0% |
Prato |
Da -1% a 1% |
Salerno |
Da +1% a +2% |
Savona |
Da -1% a 0% |
Siracusa |
Da 0% a 1% |
Taranto |
Da 0% a 1% |
Terni |
Da 1% a 3% |
Udine |
Da -3% a -1% |
Vicenza |
Da -1% a 0% | Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa . |
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