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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Gennaio 2008
 
   
  “BISOGNA VOLER VINCERE PER LA COMUNICAZIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO” DI ANGELO BAIOCCHI

 
   
  Roma 24 gennaio 2008 - Un saggio di grandissima attualità: le “raccomandazioni d’agenzia” per la Comunicazione del nuovo Partito Democratico e un’ampia analisi della situazione politica italiana d’oggi, anche alla luce di una teoria dei sistemi mentali di destra e di sinistra. Esce in questi giorni “Bisogna voler vincere. Per la comunicazione del Partito Democratico” di Angelo Baiocchi. Il libro vuole dare delle indicazioni su ciò che il nuovo partito dovrebbe fare in termini di comunicazione; l’autore le definisce “raccomandazioni d’agenzia”, come quelle che le agenzie di comunicazione danno ai loro clienti. L’obiettivo è di dare un contributo, focalizzato sulla comunicazione e sul marketing, a ottenere consenso e poi a vincere: più precisamente a far vincere le elezioni a uno schieramento di centrosinistra di cui il Partito Democratico non può non essere la forza politica di riferimento. Ma un libro militante deve basarsi, pena la sua inefficacia, anche su analisi realistiche e approfondite; deve cercare di individuare con equilibrio i punti di forza e i punti di debolezza della propria parte e dell’avversario; deve evitare una facile faziosità; non può insomma esimersi dall’essere tendenzialmente scientifico. E alle “raccomandazioni”, Baiocchi fa precedere un’ampia analisi della situazione politica italiana e di quelli che definisce “i sistemi mentali” di destra e di sinistra. I punti chiave: 1 Dati gli storici comportamenti delle forze di centrosinistra in Italia, la questione primaria non è tanto quella che bisogna saper vincere, quanto quella che bisogna voler vincere. 2 Il marketing e la comunicazione del centrosinistra sono più difficili di quelli del centrodestra. Per proporre soluzioni possibili e per comunicarle in maniera efficace e immediatamente comprensibile il centrosinistra deve produrre uno sforzo intellettuale, progettuale, addirittura immaginativo molto maggiore rispetto a quanto debba fare il centrodestra. E’ necessario inoltre fare uno sforzo importante per concepire le decisioni politiche anche in vista della loro comunicabilità. 3 La destra e la sinistra, appunto come sistemi mentali, esistono tuttora e giocano un ruolo importantissimo nel confronto politico italiano e non solo. Avanzare una proposta che punti al consenso della maggioranza dell’elettorato significa anche confrontarsi con quelle che l’autore chiama le “rocche di resistenza di destra e di sinistra”. 4 Il nuovo partito deve in ogni caso mantenere una identità e un posizionamento distintivi di centrosinistra, pur nel superamento delle inattuali e perdenti rigidezze ideologiche. 5 La vera novità nella comunicazione sta nella concretezza, nel creare un “sistema emozionale di concretezze”. 6 Il nuovo partito deve mutuare linguaggi e tecniche non solo dalla comunicazione aziendale ma anche e soprattutto da quella istituzionale e di servizio. Deve costruire una relazione stabile difiducia con i cittadini attraverso la creazione di un sistema di comunicazione che lavori nel medio termine. 7 Una comunicazione seria e possibilmente vincente è anche una questione professionale e di organizzazione del lavoro. I partiti italiani, specialmente quelli progressisti, comunicano in genere in maniera culturalmente e tecnicamente un po’ vecchia. E il ricambio generazionale non sembra portare grandi cambiamenti. 8 La comunicazione non va intesa come immagine, come raccontare bene le cose indipendentemente da come si è. Va invece intesa come narrazione di un modo profondo di essere. Per questo, accanto a parole come marketing, posizionamento, target, sistema di comunicazione, nel libro si trovano ripetutamente parole come serietà, buona volontà, onestà intellettuale, coerenza, che rappresenterebbero la vera novità che il Partito Democratico deve far nitidamente percepire per sperare di avere successo ma anche per giustificare la propria stessa esistenza. Per comunicare in maniera nuova bisogna essere nuovi, ma nuovi sul serio, sapendo bene che novità e cambiamento sono i termini più inflazionati del linguaggio politico italiano. E su questo terreno l’opportunità è enorme, c’è una prateria vergine da occupare. Angelo Baiocchi è il direttore della comunicazione del Comune di Roma e docente di Marketing Aziendale e Pubblico all’Università di Roma “La Sapienza”. In precedenza è stato ricercatore di Storia delle Dottrine Politiche all’Università Ca’ Foscari di Venezia e all’Istituto Universitario Europeo di Firenze. Ha poi lavorato dieci anni alla Rai e successivamente è stato amministratore delegato di una grande società di comunicazione. E’ autore di numerose pubblicazioni di storia del pensiero politico e di marketing e comunicazione. Edizioni Ponte Sisto: € 15, 00, pp 334 Collana Politicamente .  
   
 

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