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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Gennaio 2008
 
   
  MUSHARRAF, FACCIA A FACCIA ALL´EUROPARLAMENTO "ELEZIONI LIBERE"

 
   
  Bruxelles, 24 gennaio2008 - Situazione in Pakistan, assassinio di Benazir Bhuttto e elezioni politiche. Queste alcune delle domande degli eurodeputati che hanno messo a dura prova l´aplomb del presidente del Pakistan, Pervez Musharraf, in visita il 21 gennaio alla commissione parlamentare affari esteri. Ad accogliere il presidente un parterre folto di deputati, rappresentati della delegazione per le relazioni con l´Asia, giornalisti e operatori dei media. Progressi, ma resta molto da fare - Un botta e risposta durato più di un´ora e mezza, dopo le introduzioni del presidente della commissione parlamentare affari esteri Jacek Saryusz-wolski del gruppo del partito popolare europeo e democratici europei (Ppe-de) e del presidente della delegazione per l´Asia meridionale, l´inglese Robert Evans del gruppo socialista (Pse). Per Musharraf "la situazione in Pakistan è migliorata rispetto agli inizi degli anni ´90". Crescita economica, democrazia, condizione delle donne, libertà dei media, occupazione, diminuzione dell´alfabetismo, miglioramento delle condizioni di vita, contributo alla pacificazione della regione dopo l´11/9. Questi i principali argomenti addotti dal presidente pakistano per ribattere a dati critici come la rimozione del capo della giustizia, l´imposizione dello stato di emergenza e il terrorismo. "Situazioni straordinarie necessitano misure straordinarie", ha affermato il presidente Musharraf. "Noi siamo contro il terrorismo perché è nel nostro interesse", ha aggiunto. Nessuna complicità, quindi: "Aiutateci invece di insinuare", ha risposto ad alcuni deputati. Assassinio Buttho - "Respingo tutte le teorie della cospirazione come immondizia", ha dichiarato prontamente Musharraf, rigettando tutte le accuse che lo vedrebbero coinvolto nella morte della leader dell´opposizione Benazir Bhutto. Le ragioni dell´attacco andrebbero cercate invece nella volontà di "destabilizzare il Pakistan". Rispondendo alle osservazioni del deputato spagnolo José Ignacio Salafranca del gruppo del partito popolare europeo e democratici europei (Ppe-de), Musharraf ha cercato di dissipare ogni dubbio sulla responsabilità dei servizi segreti pakistani, dichiarando che l´assassinio non è avvenuto in un comizio predefinito. "La sicurezza non le aveva certo detto di uscire a salutare i suoi amici", ha sottolineato. Toccherà ora a Scotland Yard far luce sulle circostanze dell´uccisione della Buttho, una tragedia condannata a più riprese dagli eurodeputati in aula. Non ci sarà nessuna inchiesta internazionale, dunque, come ha confermato lo stesso presidente pachistano rispondendo alla deputata belga Véronique De Keyser del gruppo socialista (Pse). Elezioni in bilico - Rimandate dall´8 gennaio al 18 febbraio per ragioni di sicurezza le elezioni presidenziali in Pakistan, che saranno "libere, regolari, trasparenti e pacifiche", ha chiarito Musharraf. Eppure, nelle carceri pakistane ci sono prigionieri politici, alti magistrati, giudici e avvocati, dei quali gli europarlamentari hanno chiesto "´il rilascio in vista dell´appuntamento elettorale". "Non ci sono prigionieri politici in Pakistan", ha replicato il presidente, "solo alcuni giudici della Corte suprema che occupano la sede del capo della giustizia del Pakistan rifiutando di andarsene". Una delegazione di eurodeputati, guidata dal tedesco Michael Gahler del gruppo del partito dei popolari e democratici europei (Ppe-de), partirà alla volta di Islamabad in missione di osservazione elettorale. A condizione però, fa sapere un portavoce, che saranno garantite adeguate misure di sicurezza. .  
   
 

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