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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Gennaio 2008
 
   
  L’INTERVENTO DI MARTINI ALL’ASSEMBLEA REGIONALE DI CONFINDUSTRIA A SIENA «UN NUOVO PATTO PER LA TOSCANA TRA ISTITUZIONI E IMPRESE»

 
   
  Firenze, 28 gennaio 2008 - «Il patto tra imprese e istituzioni è da ripensare in chiave più moderna. Ciò a cui penso è un punto di sintesi nuovo tra le diverse esigenze, più aperto, più dinamico, più attento alla società civile». Questo in sintesi il commento del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ai dati emersi dalla ricerca presentata stamani a Siena da Ilvo Diamanti in occasione all’assise regionale di Confindustria. La Toscana, dice la ricerca, è riuscita a mantenere un equilibrio tra sviluppo e qualità della vita e dell’ambiente. Un equilibrio frutto dell’attività di regolazione svolta dai governi locali che ha prodotto vantaggi per chi vive e lavora in questa regione ma che oggi sembrerebbe essere messo in discussione. Da qui la preoccupazione sul presente e il futuro d! a parte di cittadini e imprese. Sembrerebbe quasi che la siner! gia crea tiva tra sviluppo e regolazione abbia perso il suo benefico equilibrio. I toscani restano esigenti ma hanno paura di subire un’omologazione al quadro nazionale. Ed è sugli esiti di questa ricerca che Martini ha centrato il suo intervento di saluto. «Trovo la ricerca stimolante e di grande interesse. Ci dà un quadro complesso il cui cuore mi sembra questo: i toscani sono preoccupati di perdere il livello della qualità della vita. La risposta, allora, sta nel soddisfare la domanda di coesione e di sviluppo di qualità. Per farlo c’è bisogno, appunto, di un patto rinnovato tra imprese e istituzioni, fondato su una visione dell’internazionalizzazione che non si limiti a contare i turisti in arrivo e partenza ma che punti ad affermare le nostre imprese e i loro prodotti nel mercato globale. Un patto più attento alla società civile, capace di agire rispetto ai rischi di sfilacciamento sociale e di v! alorizzare il capitale della qualità toscana, superando passività o protezionismi e facendo della concertazione un’attività non solo di mediazione ma, soprattutto, di assunzione di responsabilità». In questa logica, ha detto ancora Martini, occorre affrontare anche il ruolo delle imprese in Toscana e l’indagine presentata segnala in proposito alcune criticità. “Non credo che da noi – ha affermato - esistano pregiudizi e ostilità verso l’imprenditorialità: in Toscana ci sono oltre 400mila imprese e un toscano su 9 è titolare di un’attività economica. Tuttavia, l’indagine segnala preoccupazioni sul rapporto tra imprese e ambiente e anche con il tessuto sociale. Preoccupazioni che avvertiamo rispetto all’allargamento della forbice tra benessere e povertà e in coincidenza di incidenti sul lavoro. Confermo che per il governo regionale il rilancio del m! anifatturiero rappresenta una priorità. Da tempo diciam! o che la Toscana non può essere solo un parco giochi per vacanzieri. Il patto, così rinnovato, dovrà in questa direzione produrre risposte e risultati. Ma per ottenere risultati è richiesta a tutti una rinnovata assunzione di responsabilità. La Regione ci prova, lo abbiamo fatto anche nei giorni scorsi con l’intesa sulla geotermia, con la disponibilità ad ospitare a Piombino i rifiuti di Bagnoli, fino ad accogliere una parte dei rifiuti della Campania. Abbiamo davanti un’agenda densa di impegni per i prossimi 6 mesi, che può aiutarci a imboccare questo nuovo percorso. Ricordo i più rilevanti: il piano energetico, la legge sui servizi locali, sull’immigrazione, sulla ricerca e l’università, il nuovo piano sanitario e quello sociale, l’avvio dei nuovi programmi comunitari, la messa a punto di una forte strategia sui rifiuti, l’approvazione della legge per ridurre il numero di consiglieri! e assessori, il completamento del piano di dimagrimento e semplificazione. A questo aggiungo l’impegno sulle grandi questioni nazionali come l’avvio della Tirrenica, il completamento dell’Alta velocità con il nodo di Firenze e della Due Mari: tutte questioni – ha concluso Martini - su cui la Regione è determinata ad andare avanti». .  
   
 

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