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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Gennaio 2008
 
   
  CONVEGNO SU PIANO DI SVILUPPO RURALE FVG

 
   
  Torreano di Martignacco - "Il Piano di sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia per il 2007-2013 è uno strumento avanzato atto a favorire la caratterizzazione del sistema agroalimentare della nostra realtà". Lo ha affermato il 26 gennaio l´assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Enzo Marsilio, intervenendo al convegno "Attuazione del Piano di Sviluppo Rurale". Era organizzato dalla Regione nell´ambito della rassegna "Agriest", per illustrare lo stato di attuazione del principale strumento previsionale del settore agricolo. Secondo l´assessore, l´inserimento dei piani territoriali, e dei progetti di filiera dei prodotti, tra le misure del Piano, evidenzia la volontà dell´Amministrazione di valorizzare l´eccellenza costituita da diversi prodotti specifici della nostra terra, puntando a promuovere l´intera realtà agroalimentare attraverso le sue tipicità. La Regione intende dunque favorire sempre di più i progetti integrati e l´aggregazione di progetti e realtà locali, in quanto, ha affermato Marsilio -"la competitività non si fonda purtroppo più solamente sull´elevata qualità di piccoli sistemi, ma risulta più efficace quando viene proposta per un´area vasta". Ecco dunque che assumono rilevanza in questo contesto anche i progetti transnazionali, che privilegiano i rapporti con l´Austria e la Slovenia. "Si tratta infatti - ha concluso l´assessore - di mettere assieme realtà capaci, di concerto tra loro, di presentarsi con successo sul mercato globale". Ma quali sono le note caratterizzanti del nuovo Piano di Sviluppo Rurale, che avrà valenza fino al 2013? La vera novità, presentata al convegno, è la totale informatizzazione del Psr. Ciò, ha precisato il direttore centrale delle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Augusto Viola, "permetterà alle aziende del sistema agroalimentare di verificare in tempo reale la propria consistenza, e di gestire con facilità le proprie strutture amministrative". In pratica, il nuovo Psr attua una reale sburocratizzazione, a vantaggio della riduzione dei costi aziendali e della qualità dei prodotti finali, a supporto dunque anche dei consumatori. Un test riuscito dell´informatizzazione del settore, ha segnalato Viola, si è verificato con l´erogazione degli aiuti messi a disposizione a ristoro dei danni patiti dalle realtà rurali a causa della siccità del 2006. Per quanto riguarda l´erogazione dei finanziamenti, capisaldi del nuovo Piano sono i progetti integrati di territorio e di filiera, le azioni collettive, e le domande singole per determinate casistiche. Anche da ciò, si evince la volontà della Regione di privilegiare una coesione forte su territori di produzione omogenei, nonché la capacità di riunirsi dei produttori nelle singole filiere: questo al fine di agevolare la competitività dell´intero sistema agroalimentare del Friuli Venezia Giulia. Infine, nel convegno si è parlato dello stato di attuazione dei singoli settori del Psr. E´ infatti stato detto che si stanno delineando i contenuti per l´attuazione delle singole misure, rivolte agli investimenti per la produzione, la trasformazione e la commercializzazione, all´agroambientale, alle fonti energetiche alternative, e alla montagna attraverso il progetto Leader. Tali strumenti saranno già oggetto della prossima riunione del Tavolo verde, convocata per lunedì 28 gennaio a Udine. Successivamente, essi verranno sottoposti al vaglio del Comitato di sorveglianza previsto dalla Ue, del quale fanno parte rappresentanti della Comunità europea, dello Stato e della Regione. .  
   
 

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