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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Gennaio 2008
 
   
  MINIMALLY INVASIVE ROBOTIC ASSOCIATION A ROMA, IL III CONGRESSO ANNUALE DI CHIRURGIA ROBOTICA “MIRA 2008”

 
   
  Roma, 28 gennaio 2008 - In occasione del Terzo Congresso Annuale della Minimally Invasive Robotic Association (Mira) – che si è svolto dal 24 al 26 gennaio 2008, presso il Roma Eventi Meeting Center – i maggiori professionisti del settore, provenienti da tutto il mondo, si sono incontrati per confrontarsi sui traguardi della chirurgia robotica in campi ormai accertati come la cardiochirurgia, l’urologia, la chirurgia generale e toracica e nelle più recenti applicazioni in ginecologia, otorinolaringoiatria e chirurgia pediatrica. Nella giornata inaugurale del congresso, è stato trasmesso via satellite dall’Ospedale San Giovanni un intervento di prostatectomia radicale eseguito da Vipul Patel, Director of robotic and minimally invasive urologic surgery, Ohio State University Medical Center. Un’intera sessione è stata dedicata allo stato della ricerca nella chirurgia robotica e alle tecnologie emergenti, quali la chirurgia telerobotica teorizzata da Richard M. Satava, Professor of Surgery, University of Washington (Seattle), uno dei maggiori esperti al mondo di realtà virtuale, robotica e simulazione chirurgica. Infine Intuitive Surgical ha presentato le future innovazioni legate allo sviluppo dell’ultimissimo Sistema robotico "daVinci S". I relatori presenti alla conferenza stampa hanno delineato gli scenari futuri della chirurgia “virtuale”. “Credo che la chirurgia minivasiva rappresenti una vera rivoluzione – osserva il Professor Giulianotti. Il terzo millennio ha iniziato la sua storia, in medicina, con la chirurgia mininvasiva, il cui apice è rappresentato dalla chirurgia robotica. Questa consente ai chirurghi di affrontare gli interventi più complessi della chirurgia generale e di quelle specialistiche, mantenendo la mininvasività. La chirurgia robotica è anche l’inizio della virtualizzazione totale: apre le porte ad un futuro, che è dietro l’angolo, di interventi eseguiti a distanza, fra diverse città in connessione, diversi Paesi, diversi continenti”. In Italia, sottolinea il Prof. Giulianotti, “pur fra molte difficoltà economiche è stato possibile realizzare importanti realtà: a Grosseto, in particolare, è nata una scuola di medicina robotica che è un vero gioiello, una delle poche realtà di questo tipo in Europa. La scuola comprende un laboratorio dotato di un sistema robotico (il robot daVinci) con autorizzazione alla sperimentazione animale da parte del Ministero e di un’aula di video conferenza, collegata via Internet con il resto del mondo”. Quanto alla diffusione della robotica in Italia, il Professor Giulianotti osserva: “La velocità con cui si diffondono le tecnologie robotiche nella società medica americana è maggiore rispetto a quella italiana, in parte perché il sistema sanitario è strutturato per favorire la competitività degli ospedali e delle organizzazioni sanitarie. Non appena si è avuta dimostrazione scientifica della superiorità della chirurgia robotica, le istituzioni e gli ospedali hanno fatto a gara per rispondere prontamente e in modo qualitativo ad una tale richiesta del mercato. Credo che presto ciò avverrà anche in Italia. D’altra parte, quando è dimostrato che una tecnica è più vantaggiosa di un’altra, si pone anche il problema etico di adeguarsi e di offrire a tutti i cittadini la migliore terapia”. “Mira è un’Associazione nata nel 2004 e raccoglie specialisti diversi, non solo chirurghi”, aggiunge il Prof. Giulianotti, “scopo del Mira è la diffusione delle tecnologie robotiche in chirurgia. Questo tipo di chirurgia è una rivoluzione, non è solo un miglioramento della laparoscopia. Tutto il processo medico è misurabile e tutte le implementazioni sono possibili. Siamo qui a Roma per il terzo Congresso Mondiale. Il primo si è tenuto a Innsbruk ed il secondo a New York; rispetto al primo e al secondo Congresso le iscrizioni sono quadruplicate. I benefici di questo tipo di chirurgia vanno a compensare ampiamente i costi, che sono più elevati rispetto a quelli della chirurgia tradizionale. Grazie al fatto che il decorso operatorio è più veloce, e quindi il paziente può riprendere la sua occupazione in minor tempo, il costo più elevato di questi tipi di interventi viene così ammortizzato. Entro pochi anni l´80-85% della chirurgia ´aperta´ sara´ effettuato con queste macchine”. D’altra parte, come evidenzia il Prof. Satava “Il robot è un sistema di informazioni che ha occhi e mani e, dunque, i chirurghi di tutto il mondo non potranno evitare di utilizzare la chirurgia robotica”. “il pioniere della chirurgia robotica” - così il Prof. Giulianotti definisce il Prof. Ballantyne - opera in laparoscopia dal 1991 e definisce questa tecnica “difficile”, e pertanto poco utilizzata e faticosa per il chirurgo, oltre che obsoleta, in quanto la visione in laparoscopia è ancora bidimensionale, mentre la chirurgia robotica consente una visione tridimensionale. “Questo facilita gli interventi di isterectomia e prostatectomia, e in un futuro sarà possibile utilizzare questa metodica anche nelle chirurgia del retto”, afferma il Prof. Ballantyne. Per quanto concerne il trapianto del rene la tecnica robotica ha consentito di effettuare diversi interventi dal 2001 ad oggi senza dover ricorrere a trasfusioni di sangue e minimizzando il problema del dolore patito dai donatori. “Nel caso del cancro del polmone - aggiunge il Prof. Benedetti - con una piccola incisione è possibile rimuovere la lesione tumorale senza dover effettuare l’apertura delle costole; questa tecnica andrà a sostituire all’80% la chirurgia tradizionale”. I vantaggi terapeutici della chirurgia robotica sono statisticamente evidenti in campo urologico. Il Prof. Patel, che nella giornata inaugurale del Congresso, eseguirà un intervento di prostatectomia radicale, trasmesso via satellite dall’Ospedale San Giovanni, osserva: “Eseguo interventi di prostatectomia dal 2001, utilizzando esclusivamente il robot daVinci. Gli interventi durano solamente 1 ora e non necessitano di trasfusioni. Nel nostro ospedale piu´ del 70% degli interventi di questo tipo viene svolto con il robot. L´intervento è meno invasivo e il paziente è dimesso dopo un giorno. Inoltre i nervi responsabili della potenza sessuale vengono intaccati molto meno”. “Il Mira 2008 sarà un importante Congresso, conclude il Prof. Anvari. Si discuterà dei progressi che sono stati raggiunti nell’ultimo decennio e si parlerà soprattutto dei nuovi sviluppi. Ci saranno cambiamenti radicali non solo in chirurgia ma in tutti gli aspetti dell’assistenza medica e chirurgica”. Approfondimento - L’italia è seconda al mondo per la chirurgia robotica. Sono infatti 1585 i casi trattati in 29 ospedali in Italia alla fine dello scorso anno. A detenere il primato sono gli Stati Uniti che su 719 sistemi installati in giro per il mondo hanno 545 robot da sala operatoria rispetto ai 119 in Europa. L’italia supera anche Francia (18 ospedali con 1 robot in sala operatoria), Germania (13) e Regno Unito (9). Si conferma, dunque, la forte predisposizione dell’Italia all’innovazione in campo sanitario. Un’importante conferma di questo primato viene dalla prestigiosa Minimally Invasive Robotic Association (Mira) che ha deciso di tenere l’incontro annuale del 2008 in Italia ed assegnare la presidenza ad un italiano, il Prof. Pier Cristoforo Giulianotti, chirurgo generale, Direttore della divisione di chirurgia robotica dell’Illinois University di Chicago e Direttore della Scuola Internazionale di Chirurgia Robotica di Grosseto - la prima ed unica scuola in Italia ed una delle più importanti a livello mondiale. La chirurgia robotica costituisce la forma più sofisticata di chirurgia mininvasiva. La robotica supera le difficoltà e le limitazioni della chirurgia laparoscopica permettendo di estendere i benefici della mininvasività ad interventi complessi. La chirurgia minivasiva, infatti, consente ridotte perdite ematiche e di conseguenza minor necessità di trasfusioni, minor dolore postoperatorio, una più rapida ripresa. Tutti i tipi di interventi, soprattutto quelli più complessi, possono, grazie al robot, essere eseguiti con tecnica mininvasiva. Ad oggi, in particolare, i vantaggi terapeutici della chirurgia robotica sono statisticamente evidenti in campo urologico. Lo dimostrano, ad esempio, i dati sugli interventi di prostatectomia radicale: se si confrontano due gruppi di pazienti - 84 operati in chirurgia robotica e 82 in chirurgia aperta – presso la clinica urologica di Padova tra febbraio 2006 e 2007, si riscontrano dati migliori nei diversi aspetti relativi al periodo postoperatorio. La continenza immediata si verifica nel 70% dei casi di intervento con il robot e solo nel 30% con la chirurgia aperta. L’incontinenza persiste per un mese e mezzo a seguito di intervento robotico, e per tre/quattro mesi in caso di chirurgia tradizionale; la potenza erettile si mantiene nel 70% dei casi contro il 50% con intervento open. Questo sempre mantenendo i parametri di radicalità oncologica (dati riportati da Vincenzo Ficarra, Professore Associato presso la clinica urologica di Padova diretta dal Prof. Walter Artibani). L’attuale Sistema Chirurgico Robotico da Vinci consente quindi: la riduzione al minimo dell’invasività; l’abbreviazione della durata di alcune fasi dell’intervento; una grande precisione di posizionamento; migliori risultati in termini di funzionalità postoperatoria; la riduzione del periodo di degenza. La riduzione dei tempi di degenza e delle complicanze comportano un abbattimento dei costi delle attività ospedaliere, andando a bilanciare l’alto costo della tecnologia Intuitive daVinci, che rappresenta il maggior freno alla diffusione di questa tecnica in Italia. Gli alti costi della tecnica robotica, infatti, richiedono – per essere ammortizzati – un alto volume di interventi, praticato solo dalle grandi strutture ospedaliere. La soluzione auspicabile e l’obiettivo a breve termine dovrebbe essere, quindi, la condivisione dei robot tra più reparti chirurgici in un’ottica multidisciplinare. Link Per Approfondimenti www. Mira2008. Com www. Miraweb. Org www. Intuitivesurgical. Com www. Abmedica. It .  
   
 

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