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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Gennaio 2008
 
   
  AL VIA LA RIQUALIFICAZIONE DEI CONSULTORI CON 3 MILIONI DI EURO

 
   
  Roma, 29 gennaio 2008 - “Abbiamo quasi ultimato l’esame dei progetti presentati dalle Asl per la realizzazione di interventi di ristrutturazione, manutenzione e ammodernamento dei consultori”, ha detto Anna Salome Coppotelli, assessore alle politiche Sociali. “Intendiamo migliorare qualitativamente e quantitativamente il livello dei servizi, cercando di garantire, su tutto il territorio regionale, pari opportunità nell’accesso e nella fruizione soprattutto agli adolescenti e ai giovani. Il ruolo di queste strutture, organizzate con criteri multidisciplinari e presenti su tutto il territorio regionale, rende i consultori un punto di riferimento nell’ambito della prevenzione primaria, dell’informazione e dell’educazione alla salute – ha spiegato l’assessore Coppotelli - soprattutto per gli adolescenti e i giovani. ” “I ragazzi scelgono di recarsi presso i consultori e non dal medico di famiglia – ha precisato l’assessore – perché il consultorio non ha un’identità precisa e offre la riservatezza necessaria a catturare la loro fiducia. Il consultorio è sentito come un luogo dove parlare liberamente con la sicurezza di avere l’attenzione di un adulto competente, in grado di dare risposte concrete e immediate alla richiesta di aiuto”. “Spesso, l’adolescente ha la necessità di risolvere problemi urgenti che ritiene di non poter affrontare con i genitori, perché a volte il nucleo familiare è disgregato oppure per altre ragioni. La conoscenza dell’esistenza del servizio e il primo accesso avvengono attraverso la scuola oppure una catena amicale o parentale per il 70% circa dei casi, mentre l’influenza di canali di comunicazione istituzionali come gli enti locali, il medico di base e altri servizi sociali e dei mezzi di informazione è residuale. Attualmente – ha concluso l’assessore - i motivi di accesso al consultorio, oltre alla gratuità delle prestazioni, sono la prescrizione della pillola anticoncezionale per il 54,1% dei casi e le informazioni sui metodi contraccettivi per il 27,9%. E l’assessorato alle politiche sociali, così come la Giunta e il Presidente, hanno sempre dimostrato una seria e costante attenzione ai giovani”. .  
   
 

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