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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Gennaio 2008
 
   
  ALITALIA,FORMIGONI: GOVERNO RIAPRA SUBITO TAVOLO

 
   
  Milano, 29 gennaio 2008 - "L´inerzia del Governo sulla vicenda Alitalia è preoccupante. Non possiamo perdere un solo minuto di tempo perché siamo di fronte ad una sfida epocale, in cui il danno per la Lombardia è un danno per l´intero Paese". Lo ha detto ieri partecipando al convegno di apertura della Mobility Conference, organizzata da Assolombarda e Camera di Commercio di Milano, presenti i presidenti Diana Bracco e Carlo Sangalli, ed al quale hanno preso parte anche il ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro, l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, la vice presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. "Il rischio vero - ha proseguito il presidente Formigoni - è quello di uscire marginalizzati come sistema Paese: gli investitori stranieri potrebbero lasciare l´Italia proprio nel momento in cui globalizzazione e collegamenti aerei sono fattori decisivi per la competitività". Formigoni nel suo intervento ha chiesto con forza al Governo di riaprire subito i tavoli su Malpensa interrotti a causa della caduta dell´esecutivo: "Il Governo non si sottragga all´obbligo - ha affermato - di proseguire il dialogo avviato con le istituzioni e quello a livello tecnico, di fatto affidando al management di Alitalia la vendita della compagnia di bandiera". "Bisogna fermare le procedure di vendita di Alitalia - ha puntualizzato Formigoni - oppure vendere stabilendo precisi paletti, non con mani e piedi legati". In questo senso il presidente lombardo ha ribadito che "devono essere riconsiderate tutte le offerte di acquisto di Alitalia non limitandosi a considerare quella di Air France ma valutando con attenzione anche le proposte di Air One". Secondo Formigoni un confronto serio di tutte le offerte pervenute non è stato fatto da parte del Governo. Accanto a questo, Formigoni ha riproposto una moratoria che - come è stato fatto a suo tempo da Air France quando acquisì il controllo della compagnia di bandiera olandese Klm e concesse all´aeroporto di Schipol cinque anni per adeguarsi - per Malpensa non richiederà più di tre anni. Formigoni ha poi sottolineato che "non serve riempirci la bocca di grandi parole come hub o aeroporto internazionale, serve però che siano mantenuti a Malpensa collegamenti internazionali e intercontinentali diretti, mentre, al contrario, stanno parlando di cancellare in modo brutale i due terzi dei voli internazionali con 8. 000 posti di lavoro a rischio e danni di 15 miliardi nell´economia lombarda, che si traducono in un minor gettito fiscale di 600 milioni di euro". "Serve una convergenza forte - ha aggiunto il presidente - da parte di tutto il mondo imprenditoriale che sa e saprà come parlare ai decisori politici. Non dimentichiamo che, sebbene il Governo non abbia più una maggioranza, di fatto resta in carica ed è dotato di tutti i poteri per intervenire nella vendita di una società statale". "Dobbiamo evitare il disastro - ha sottolineato rivolgendosi direttamente agli imprenditori presenti in Assolombarda -. Noi non diciamo di non vendere ma di individuare un acquirente che si impegna a sviluppare il settore aereo". Garanzie chieste anche dal presidente di Assolombarda Diana Bracco che, nel suo intervento, ha invitato il Governo a riesaminare la proposta alternativa a quella di Air France che prevede il mantenimento dei collegamenti da Malpensa e che "è validata e supportata finanziariamente da tre importanti banche, prima fra tutte Intesa-san Paolo". "Malpensa - ha aggiunto - è un asset strategico non soltanto per i cittadini e le imprese italiane che devono recarsi all´estero ma lo è anche per riuscire a far arrivare nel nostro Paese operatori e investimenti esteri. Non dimentichiamo che la sola Lombardia assorbe oltre il 38,35% degli investimenti esteri in Italia e che il 97% di questi si concentra nella provincia di Milano". Di Malpensa ha parlato anche l´assessore alle Infrastrutture e mobilità Raffaele Cattaneo, secondo il quale la crisi di Governo "aumenta i rischi per il futuro di Malpensa: alla scadenza del 31 gennaio Alitalia potrebbe decidere di cedere tutti gli slot non utilizzati secondo il piano Air France e dunque ci sarebbe il rischio dispersione in mille rivoli anziché la cessione ad una sola compagnia. Noi abbiamo chiesto di lasciare liberi gli slot, non di disperderli. Alitalia adesso confermi tutti i suoi slot su Malpensa e se ne parli nella moratoria". L´assessore Cattaneo ha poi espresso il timore che con un Governo in piena crisi "a fine trattativa Alitalia potrebbe porre l´alternativa tra la cessione ad Air France o il fallimento e questo sarebbe un danno irreversibile per Malpensa". Al contrario "per la trattativa con la compagnia francese occorre un Governo forte - ha precisato Cattaneo - che comprenda come Alitalia e Malpensa debbano essere distinte ma non possono essere separate perché ogni hub europeo ha sempre un gestore di riferimento, non 47". .  
   
 

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