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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Gennaio 2008
 
   
  ASFOR: IL VALORE DEGLI MBA. VALORIZZARE IL TITOLO MBA E LA COMUNITÀ DEGLI MBA IN ITALIA

 
   
  Milano, 30 gennaio 2008 - Analizzare la situazione attuale e le prospettive professionali degli Mba in Italia. Questo l’obiettivo del workshop “Il valore degli Mba: un mondo a parte o parte del mondo” organizzato da Asfor – Associazione Italiana per la Formazione Manageriale e da Aimba – Albo Italiano degli Mba, lo scorso giovedì 24 gennaio presso Assolombarda. Un primo vero momento di confronto voluto dagli organizzatori per discutere sulla rilevanza per le imprese italiane di sviluppare una efficace politica ed una strategia per la gestione dei talenti, che passa anche attraverso i percorsi Mba. Nell’aprire i lavori, il Consigliere Incaricato per Formazione, Scuola e Università di Assolombarda Alberto Meomartini, ha sottolineato la necessità, per il sistema produttivo italiano, di far fronte con risorse manageriali alla complessità dei mercati globali, condividendo con Asfor e Aimba la necessità di porre bene in evidenza il tema della la centralità del valore del Capitale Umano e quindi di una formazione manageriale di qualità, capace cioè di rispondere con efficacia alle esigenze del sistema economico. Nella prima parte del workshop, coordinato dal giornalista Francesco Bogliari, si sono susseguite le testimonianze di relatori che rappresentano i titolari di Mba, con Stefano Cordero di Montezemolo (presidente di Aimba), le Business School, con Vladimir Nanut (direttore del Mib School of Management e vicepresidente di Asfor), e per discutere sulle tematiche istituzionali, anche con riferimento alla recente Riforma delle Professioni Intellettuali, con Angelo Deiana (presidente del Comitato Scientifico di Colap e autore del “Il capitalismo intellettuale”). Ed è appunto Deiana che suggerisce che «Per rispondere all´ipercompetitività dell´economia della conoscenza è necessario di riformare nel profondo i nostri processi di regolazione professionale. Il futuro – spiega ancora Deiana - è un nuovo sistema di regolazione duale in cui svolgano un ruolo fondamentale le associazioni professionali come momento di attestazione delle competenze e di interfaccia con il mondo del business e delle Istituzioni. Proprio in questo ambito, i manager in possesso di un diploma Mba sono un´ulteriore driver di governo e implementazione della crescita economica del nostro Paese. E´ allora necessario valorizzarne appieno le competenze attraverso un rafforzamento del sistema di accreditamento della formazione ed il riconoscimento nel sistema duale delle loro associazioni professionali». A questo concetto si ricollega Vladimir Nanut, Vicepresidente di Asfor, sottolineando come «L’mba sia un prodotto decisamente attuale che risponde all’esigenza di competenze elevate richieste dalla globalizzazione. Gli Mba sono un acceleratore di carriera. Pertanto, non sono dedicati a neolaureati quanto a persone già inserite nel mondo del lavoro, capaci quindi di traghettare immediatamente le conoscenze acquisite nell’attività professionale, amplificando le capacità imprenditoriali, per affrontare nel migliore dei modi le grandi sfide dell’economia globale. Dal 1990 l’Asfor, svolge il ruolo di garante della qualità e della coerenza dei processi formativi a garanzia degli utenti finali, attraverso la realizzazione di un vero e proprio sistema italiano di Accreditamento dei programmi Master (area contenuti gestionali e aziendali). Sui 29 Master ad oggi Accreditati da Asfor in Italia solamente 7 sono le punte di eccellenza accreditate Mba dall’Asfor (che si svolgono: 2 al Mib Business School di Trieste, 2 al Mip Politecnico di Milano, 1 all’Alma Graduate School, 1 alla Business School- Divisione Luiss Guido Carli di Roma e 1 presso la Sda Bocconi di Milano). Va infine sottolineato come rispetto ai tradizionali modelli anglosassoni di business school, maggiormente legati ad una visione tecnocratica, gli schemi adottati dagli Mba italiani, tendano a mettere in rilievo le capacità complessive degli individui, proiettando i manager locali verso la leadership internazionale». Dopo il dibattito delle prime tre relazioni, è seguita una tavola rotonda con discussant rappresentativi di diverse realtà: le banche e gli intermediari finanziari (Saverio Perissinotto, vice direttore generale vicario di Intesa Sanpaolo Private Banking s. P. A) le imprese multinazionali (Alessandro Musto, senior Hr manager del gruppo Abbott-italia s. P. A. ), il mondo dei “family business” (Paolo Marcucci, presidente e Ceo di Kedrion s. P. A. ). I discussant hanno condiviso l’importanza di potersi avvalere di manager capaci di operare con autonomia e efficacia sui mercati internazionali con forte competenze professionali ma anche con soft-skills, sottolineando altresì l’impatto positivo sulle loro organizzazioni dei manager titolari di un Mba che rappresentano un importante motore di competitività e sviluppo per le loro imprese. Nel non semplice compito di tirare le fila di un confronto cosi partecipato e ricco di sollecitazioni, Stefano Cordero di Montezemolo ha sintetizzato l’ottimo successo dell’incontro, evidenziando due concetti fondamentali emersi: «in primo luogo, si è confermata l’esigenza che le competenze avanzate e qualificate nel management possano avere un maggiore riconoscimento per contribuire in misura maggiore alle sfide della produttività e della competitività del nostro sistema economico e, in senso più lato, ad un rinnovamento delle logiche che caratterizzano la nostra classe dirigente. In secondo luogo, e forse in misura ancora più significativa, nel dibattito del workshop è emersa la necessità che le sfide della produttività, della competitività e, più in generale, della complessità dei moderni contesti economici ed istituzionali, possano essere affrontate se si recuperano e, possibilmente, si sviluppano ulteriormente le “competenze generalistiche” del management rispetto all’attuale eccesso di specializzazione che riduce le capacità di innovazione e di governo aziendale». Al termine del workshop, Asfor e Aimba hanno confermato la volontà di proseguire sulla strada di un confronto con il sistema economico italiano al fine di dare valore al Capitale Umano, quale rilevante fattore per il successo economico delle imprese e quindi fare riconoscere, al sistema Italia il valore degli Mba. .  
   
 

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