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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Gennaio 2008
 
   
  GIUSEPPE PENONE LA MOSTRA A VILLA MEDICI 30 GENNAIO –25 MARZO 2008

 
   
  Roma, 30 gennaio 2008 . L’accademia di Francia a Roma, diretta da Richard Peduzzi dedicherà, da mercoledì 30 gennaio a martedì 25 marzo 2008, un’importante mostra a Giuseppe Penone, artista italiano di fama internazionale, protagonista dell’Arte Povera, che ha concepito, appositamente per gli ambienti di Villa Medici, un ricco itinerario espositivo. Le opere, che provengono da collezionisti privati, dalla collezione personale dell’artista e dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, occuperanno la totalità degli spazi dell’Accademia di Francia: Gallerie, Cisterna romana, Atelier del Bosco e Giardini. Ogni singolo lavoro, pur essendo del tutto indipendente acquisterà, in relazione agli altri, un ulteriore senso e il loro insieme, concepito dallo stesso artista, va giudicato alla stregua di un’opera d’arte. Le opere saranno accostate senza alcuna regola cronologica e l’esposizione comprenderà lavori realizzati negli ultimi due decenni. I più recenti, ultimati per questa occasione, verranno esposti a Villa Medici per la prima volta. L’itinerario sarà segnato dalla presenza di sculture, installazioni e disegni di elevato impatto visivo, per la cui realizzazione sono stati impiegati legno, resina vegetale, marmo, bronzo, grafite. Il lavoro di Penone si distingue per l’impiego di materiali non convenzionali e per l’eccezionale attenzione rivolta agli elementi e ai processi della Natura. Ogni sua opera giunge a compimento attraverso l’assimilazione delle azioni dell’artista a quelle degli elementi naturali; ha origine da riflessioni sviluppate aderendo costantemente agli aspetti concreti, visivi, tattili, olfattivi della materia che Giuseppe Penone indaga sino a svelarne gli aspetti magici e chimerici. La mostra avrà inizio nella Cisterna romana di Villa Medici con Lo spazio della scultura (Pelle di cedro), una grande installazione costituita da oltre venti elementi di bronzo ricavati dal calco della corteccia di un imponente albero. Nell’ambiente che si sviluppa lungo lo scalone delle Gallerie verranno per la prima volta raggruppate tutte le sculture in bronzo intitolate Pelle di foglie, realizzate a partire dal 2000, nelle quali piccole lamelle paiono le terminazioni di un sistema nervoso o venoso evocato dalla fitta trama dei rami. Una grande scultura, Un anno di bronzo, chiuderà il percorso espositivo all’interno delle Gallerie prima di arrivare ai Giardini. Si tratta di un massiccio lavoro costituito dalla sezione di un tronco d’albero nel quale l’artista ha individuato un determinato anello di crescita. Da questo Penone ha sviluppato un semicerchio di bronzo (il perimetro del tronco come era in quel determinato anno della sua vita) la cui superficie è ottenuta dal calco delle impronte delle dita dell’artista. L’analogia, costantemente verificata attraverso il processo di lavorazione della materia, tra i diversi regni naturali, l’animale, il vegetale e il minerale, è espressa da altre opere presenti in mostra, come Pelle di Marmo nell’Atelier del Bosco o Anatomia 6 nelle Gallerie, dove la superficie del marmo di Carrara è scavata sino a metterne in rilievo le venature così simili ai canali attraverso i quali, negli esseri viventi fluisce il sangue o negli alberi scorre la linfa. L’azione del contatto, che è alla base di numerosi suoi lavori, è anche quella che determina altre opere come i disegni L’impronta del disegno o Pelle di grafite. Nel giardino della Villa sarà esposto un altro immenso lavoro, Idee di pietra, un albero in bronzo di 13 metri ultimato per la mostra all’Accademia di Francia. Inoltre, per questa occasione, verranno esibite nel Grand Salon e nel Salon de musique di Villa medici le fotografie, realizzate da Luca Stoppini, delle opere di Penone nei giardini della Venaria Reale dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea con il sostegno della Compagnia di San Paolo. L’esposizione di Giuseppe Penone sarà accompagnata da un catalogo bilingue (italiano e francese) edito da Hazan, a cura di Daniela Lancioni con testi introduttivi di Richard Peduzzi, curatore della mostra, di Graziella Lonardi e con saggi di Jean-christophe Bailly e Daniela Lancioni. .  
   
 

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