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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Gennaio 2008
 
   
  COOPERAZIONE SOCIALE. VALDEGAMBERI “LE POLEMICHE SU PRESUNTI APPALTI IRREGOLARI NELLE ULLSS DANNEGGIANO COOPERATIVE SOCIALI CON PERSONE SVANTAGGIATE”

 
   
  Venezia, 30 gennaio 2008 - “Le forti polemiche politiche dei giorni scorsi in relazione al servizio ispettivo regionale e, in particolare, alle procedure con cui alcune Ullss del Veneto hanno ‘esternalizzato‘ i servizi non sanitari, affidandoli senza gara d’appalto a cooperative sociali, rischiano di danneggiare seriamente, per vantaggi di parte, il mondo della cooperazione sociale che, va ricordato è una delle gambe più importanti del sistema dei servizi sociali del Veneto. E’ necessario pertanto un chiarimento definitivo per non dare adito a ulteriori speculazioni che fanno male solo a chi opera bene, nel rispetto della legge e con fini di solidarietà umana e civica inserendo nelle loro aziende persone svantaggiate e deboli”. Lo afferma Stefano Valdegamberi, Assessore regionale alle politiche sociali, richiamando, al proposito, le importanti novità decise recentemente dalla Giunta veneta nel settore della cooperazione sociale, attuative della legge regionale n. 23 del 2006. “Le deliberazioni regionali consentono, in estrema sintesi, procedure differenti, anche senza gara d’appalto, per le cooperative sociali proprio in ragione del loro particolare profilo giuridico. Si tratta infatti di imprese sui generis che coniugano imprenditorialità e solidarietà sociale, inserendo nel mondo del lavoro persone svantaggiate, e costituiscono un riferimento imprescindibile per le moderne politiche sociali pubbliche e un braccio operativo necessario del Welfare. Uno degli aspetti più importanti delle delibere di attuazione della legge - sottolinea Valdegamberi - è il conferimento della titolarità dei servizi (dall’accordo di programma alle concessioni) e quindi il riconoscimento della funzione pubblica della cooperazione. I provvedimenti regionali - ha detto ancora l’Assessore - rendono possibili inoltre nuove forme d’intervento a sostegno del settore, in particolare per favorire quelle cooperative che inseriscono al lavoro persone svantaggiate e deboli, realizzando fondamentali azioni di inclusione e di coesione sociale, e tra l’altro sgravando tante amministrazioni pubbliche - che contiamo applicheranno fino in fondo e presto queste nuove regole - da tanti problemi di personale”. .  
   
 

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