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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Gennaio 2008
 
   
  GRUPPO CATTOLICA, AL VIA IL PIANO STRATEGICO 2008-2010: IL GRUPPO VERSO UN’ALTA REDDITIVITA’ INDUSTRIALE SEMPLIFICAZIONE DELLA STRUTTURA SOCIETARIA DEL GRUPPO E RAZIONALIZZAZIONE DELLA BASE COSTI UTILE NETTO DI GRUPPO A 180 MILIONI

 
   
  Verona, 30 Gennaio 2008 - Il Gruppo Cattolica punta a raggiungere maggiori e crescenti margini di redditività attraverso l’incremento di efficacia ed efficienza delle attività industriali, la forte razionalizzazione della struttura societaria e di costo, lo sviluppo di nuove iniziative di rafforzamento della capacità distributiva di Gruppo, l’evoluzione delle politiche di investimento e l’attenzione al mantenimento di una struttura efficiente del capitale, con il presidio degli attuali livelli di rating e la progressione delle attività di enterprise risk management. Lo sviluppo del piano poggia anche sulle molteplici azioni già avviate nel corso del 2007. Questi in sintesi i tratti essenziali del nuovo Piano strategico 2008-2010 del Gruppo Cattolica, approvato ieri sera dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Paolo Bedoni dopo aver analizzato i dati di preconsuntivo 2007. Preconsuntivo 2007 - I premi danni si attestano a 1,53 miliardi, in calo del 4,1%, in seguito ad azioni di riforma del portafoglio nel ramo Auto. I rami elementari risultano invece in crescita del 4,1%, in linea con il mercato. La raccolta vita si attesta a 2,13 miliardi, in calo principalmente a seguito della cessazione dell’accordo con il Gruppo Banco Popolare, mentre sull’anno appena chiuso non ha potuto dispiegare appieno le proprie potenzialità il nuovo accordo strategico con la Banca Popolare di Vicenza. Si conferma in positivo l’inversione di tendenza dei risultati industriali: il combined ratio è in sensibile riduzione da 109 a 104,2% sul lavoro diretto, come pure il rapporto sinistri a premi che è in miglioramento strutturale da 84,1 a 76,3%. Il risultato consolidato mostra una contrazione, per effetto di una significativa riduzione dei proventi straordinari netti (che nel 2006 erano ammontati a 185 milioni), e per l’apparire di oneri non ripetibili, fra cui in particolare la spesatura delle provvigioni di preconto, a seguito della entrata in vigore del Decreto Bersani, che incide per 32 milioni. Tenuto conto di tali oneri non ripetibili, il risultato consolidato è previsto attestarsi a 45 milioni. Tutto quanto sopra, oltre a porre solide basi per la sostenibilità dei risultati futuri, consente di mantenere inalterata la politica dei dividendi del Gruppo. In considerazione del percorso avviato che proseguirà secondo le direttrici del Piano, si ritiene infatti che sarà possibile proporre alla prossima Assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo per azione invariato rispetto a quello dello scorso esercizio. Piano Strategico 2008-2010 - Il Piano strategico, presentato ieri alla comunità finanziaria ed alla stampa dal Direttore Generale Giovan Battista Mazzucchelli, prevede i seguenti target consolidati al 2010: Utile netto consolidato 204 milioni - Utile netto di Gruppo 180 milioni; Redditività tecnica dei rami danni in progressivo miglioramento: combined ratio1 al 93,7%; rapporto sinistri a premi1 al 71%; rapporto altre spese di amministrazione su premi1 al 5%. La raccolta premi è prevista aumentare da 3,7 miliardi del preconsuntivo 2007 a 5,0 miliardi al 2010 registrando una crescita media annua di circa il 10,6%. La composizione del portafoglio consolidato al 2010 prevede 1,9 miliardi nei rami danni (con un tasso medio di crescita del 7%, grazie, in particolare, al contributo di canali diversi dall’agenziale tradizionale) e 3,1 miliardi nei rami vita (con una crescita media del 13,1% grazie principalmente all’andata a regime degli accordi già sottoscritti). Dal punto di vista industriale, il Piano si sviluppa lungo cinque direttrici: 1. Miglioramento della gestione tecnica, attraverso l’attento monitoraggio della redditività del portafoglio auto, l’evoluzione e l’affinamento delle capacità di pricing dei rischi, la razionalizzazione e l’evoluzione del portafoglio prodotti rami elementari retail ed il rafforzamento della performance di gestione dei sinistri in ottica di servizio alla clientela e riduzione complessiva della spesa; 2. Razionalizzazione della struttura societaria e riduzione dei costi, grazie al completamento del riassetto societario del Gruppo e l’ultimazione dell’integrazione organizzativa, operativa ed informatica delle strutture; 3. Rafforzamento della capacità distributiva, grazie al rilancio della capacità di vendita di prodotti vita e previdenza delle reti agenziali, la massimizzazione delle opportunità offerte dai canali di bancassicurazione e dalle correlate importanti partnership, il rafforzamento delle potenzialità distributive nei rami danni attraverso lo sviluppo selettivo del canale agenziale tradizionale, la focalizzazione sul potenziale della bancassicurazione danni e la leva sulle opportunità offerte dalle discontinuità normative mediante lo sviluppo di un canale plurimandatario; 4. Evoluzione delle politiche di investimento, attraverso un attento ampliamento delle asset class utilizzate, con un re-ingresso nel settore immobiliare, e politiche di asset allocation orientate al medio-lungo periodo per i portafogli vita e ad una gestione attiva del rischio con target di breve e stop loss (“risk budgeting”) per i portafogli danni; 5. Mantenimento di una struttura efficiente del capitale, coerente con un livello di rating in area singola A e, nel contempo, con una remunerazione per gli azionisti progressivamente crescente, facendo leva sulla elevata flessibilità della struttura finanziaria del Gruppo ed anche grazie alla prosecuzione del processo di implementazione di strutture, tecniche e sistemi di Enterprise Risk Management, già intrapreso nel corso del 2007. .  
   
 

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