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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Febbraio 2008
 
   
  MOVIMPRESE 2007, DATI RELATIVI ALLA PROVINCIA DI BERGAMO

 
   
   Bergamo, 4 febbraio 2008 - Sono 84. 598 le imprese operative in provincia di Bergamo al 31 dicembre 2007, 92. 929 quelle – comprensive di posizione inattive, sospese o in fase di liquidazione – “registrate”. Lo stock delle attive si accresce di 809 unità, con una variazione del +1% su base annua. Il tasso di crescita delle imprese registrate, al netto delle cancellazioni d’ufficio, è del +1,46%, superiore al dato medio nazionale e regionale. Le iscrizioni sono state 7. 255 nell’anno (+1,8% rispetto alle nuove iscrizioni del 2006), le cessazioni sono state complessivamente 6. 710, comprensive però di oltre 800 “cancellazioni d’ufficio” che corrispondono ad un lavoro di “pulizia” degli archivi con l’eliminazione di posizioni da tempo inattive. Al netto delle cancellazioni d’ufficio – effettuate anche, in misura minore, nel 2006 - le cessazioni effettive sono state 5. 903, in aumento del +2,4% su base annua. Il saldo “effettivo” delle imprese registrate è di +1. 352, simile a quello registrato l’anno precedente. Come si nota dalla classificazione per natura giuridica e come succede con regolarità ormai da tempo, il saldo positivo della nati-mortalità d’impresa è attribuibile in misura preponderante alle società e soprattutto alle società di capitale. Lo dimostrano anche i dati delle variazioni delle società di persona che corrispondono in gran parte a trasformazioni di natura giuridica in società di capitale. Per quanto riguarda i settori economici – e limitando l’analisi alla variazione degli stock delle imprese attive dato che gran parte dei flussi di nuove iscrizioni non sono ancora attribuite ad un settore specifico – si contraggono le imprese operative nell’agricoltura (-76 pari al -1,4% in un anno), nelle attività manifatturiere (-66, -0,5%) e nell’autotrasporto (-94, -4,1%). Nella manifattura si riducono le attività industriali del tessile-abbigliamento, del legno, della carta-editoria e della meccanica; aumentano le attività di lavorazione dei metalli, la meccanica di precisione e i mezzi di trasporto. La crescita dello stock è interamente attribuibile all’edilizia (+533, +2,8%), alle attività immobiliari (+274, +4,2%) e alle “altre attività professionali e imprenditoriali” (+124, +3,1%). Sono in aumento anche gli intermediari finanziari (+69, +4%) bar, alberghi e ristoranti (+44, +1,1%), gli altri servizi pubblici, sociali e personali (+53, +1,3%) e le utilities (energia elettrica, gas e acqua). Nel commercio si riduce il settore auto (vendita e riparazioni) e l’insieme del commercio al dettaglio e delle riparazioni; aumenta il comparto degli intermediari e del commercio all’ingrosso. Se si considera la serie degli ultimi anni, è percepibile un rallentamento tendenziale della dinamica di crescita dello stock delle imprese operative che risente di un processo di razionalizzazione e di irrobustimento delle forme di organizzazione, non solo giuridica, delle imprese e allo stesso tempo di una selezione operata dal mercato. Né va dimenticato che la sostanziale tenuta delle imprese individuali è stata determinata fino ad ora dal boom dell’edilizia e dal peso crescente del lavoro autonomo degli stranieri (pari nel 2006 ad oltre l’8% delle ditte individuali) Movimprese artigianato - Nel sottoinsieme dell’artigianato, le imprese attive in provincia di Bergamo a fine anno 2007 sono 33. 754, 445 in più in un anno, con una variazione del +1,3%, risultato (superiore alla media nazionale ma di poco inferiore al dato della Lombardia) di 3. 090 iscrizioni e 2. 651 cessazioni. I flussi, sia in entrata che in uscita, risultano più consistenti rispetto al 2006. Anche nell’artigianato, il saldo positivo è determinato dal settore edile: sono 16. 456 gli artigiani edili operativi a fine 2007 con un aumento annuo di oltre 500 unità. Stabilità nel manifatturiero e buon aumento per l’artigianato di servizio. Si contraggono invece gli autotrasportatori e i riparatori . .  
   
 

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