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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Febbraio 2008
 
   
  RIFONDARE LA NUOVA RISTORAZIONE ITALIANA. NELLA TAVOLA ROTONDA ORGANIZZATA DAI JRE A TAORMINA NUOVE IDEE PER UN PERCORSO INNOVATIVO

 
   
   Taormina - L’evento nato per iniziativa dei Giovani Ristoratori d’Europa (Jre) che ha avuto come conduttore Gioachino Bonsignore, giornalista enogastronomico e caporedattore della rubrica Gusto di Canale5 ha visto la partecipazione per la prima volta il 5 febbraio insieme intorno ad un tavolo di una estesa rappresentativa delle associazioni di settore tra cui, oltre al presidente dei Jre Marco Bistarelli, Enrico Briguglio e Giuseppe La Rosa rispettivamente presidente e direttore di “Le Soste di Ulisse”, Vittorio Fusari e Matteo Scibilia, rispettivamente vicepresidente e segretario di Udirtà, Massimo Biagiali presidente di Orpi, Ovidio Mugnai e Adriano Agnati, rispettivamente presidente e segretario generale Unione Ristoranti del Buon Ricordo, Lucio Pompili consigliere di Le Soste. La tavola rotonda è stata animata dagli interventi dei giornalisti Paolo Marchi, Il Giornale, Marco Bolasco, Gambero Rosso, Fausto Arrighi, Guida Michelin, Anna Morelli, Apicius, Dino Borri, Slow Food, Beppe Cordioli, Messaggero Veneto e di Edi Sommariva, direttore generale della Fipe. Nei vari interventi sono emerse le necessità di una categoria di ristoratori che ha reali problematiche da affrontare, tra cui una legislazione complessa, il fisco con gli studi di settore, la formazione che privilegia il sapere più che il saper fare, il personale dipendente e temi più politici come l’assenza di una vision strategica da parte delle istituzioni, mentre la crisi di mercato è una realtà per tutti. Ma è anche emersa la necessità di ripensare al modello della ristorazione italiana che non risponde più alle esigenze della clientela. Si è parlato di accoglienza, prezzi, comunicazione e dei modelli ispiratori della ristorazione che si è sviluppata per l’impegno di tanti operatori creativi e geniali, che hanno creduto nelle proprie capacità, senza un progetto, una base solida sulla quale poter fondare futuri percorsi. Edi Sommariva, ha quindi elaborato una proposta, forte anche per la presenza e il dialogo scaturito tra tante associazioni presenti che ora devono fare rete per rifondare la propria identità. “L’obiettivo è di condividere un impegno strategico per costruire il modello della nuova ristorazione italiana che venga riconosciuto e apprezzato dal mercato e dalle istituzioni e che dia dignità e prestigio alle persone che vi operano”. In questo, ovviamente, prosegue Sommariva, la Fipe si propone di collaborare per favorire la sua realizzazione. Sicuramente una proposta concreta, da ponderare e da valutare attentamente. Ma è innegabile che il settore deve impegnarsi per riuscire a cambiare e i processi di cambiamento che nascono proprio all’interno di un confronto. .  
   
 

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