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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Febbraio 2008
 
   
  L’ASSESSORE IVA BERASI INCONTRA “MARUJA”, LA DONNA PERUVIANA CHE OFFRE UN FUTURO ALLE BAMBINE DI LIMA LE INIZIATIVE SOSTENUTE DALLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO E DALL’ASSOCIAZIONE HARAMBEE SONO RIVOLTE ALLE RAGAZZE E AI RAGAZZI DELLE PERIFERIE ABBANDONATE

 
   
   Trento, 6 febbraio 2008 – L’assessore provinciale alla solidarietà internazionale Iva Berasi ha ricevuto ieri, presso gli uffici dell’Assessorato, la signora Maruja, responsabile del Ceprof (Centro de Promociòn Familiar) di Lima, con il quale la Provincia autonoma di Trento sta realizzando un progetto educativo rivolto alle ragazze e ai ragazzi rimasti senza famiglia. “Non è la prima volta che la Provincia ha modo di collaborare con il Ceprof – ha detto l’assessore Berasi in apertura di incontro, – e il progetto di cui oggi stiamo parlando è la prova che, quando gli interventi di solidarietà trovano terreno fertile, entusiasmo e occasione per far crescere forze locali, vuol dire che gli obiettivi che la comunità trentina si è posta nel campo della solidarietà sono stati raggiunti. Quando poi i beneficiari della solidarietà sono le bambine, i bambini e le donne, il nostro impegno si sente ancor più motivato. Puntare sulle giovani generazioni, infatti, significa assicurare un futuro agli sforzi di tutti; inoltre, aiutare una madre di famiglia a risolvere i propri problemi, vuol dire intervenire nel concreto e positivamente sui problemi di un intero gruppo familiare”. La signora Maruja, accompagnata da Flavio Pronio, Carla Marchetto e Manuel Coser dell’associazione Harambee Trento, dopo aver ringraziato la Provincia e tutto il Trentino per la vicinanza da sempre dimostrata e per l’aiuto concreto prestato, ha brevemente illustrato la storia e i risultati raggiunti dalla sua organizzazione. “Oggi, dopo anni di lavoro, sofferenze, vittorie e sconfitte – ha tra l’altro detto Maruja in conclusione dell’incontro di questa mattina, – il Ceprof è una realtà solida e riconosciuta, ben visibile nel quartiere di Tablada; è un luogo sicuro per molte future donne, oggi ancora bambine, ed un punto saldo di riferimento per molti bambini che ogni giorno devono affrontare i problemi del mondo adulto”. Il “teatro” dell’intervento è il quartiere Tablada de Laurìn, nel distretto di Villa Maria del Triunfo, una delle zone più povere della periferia di Lima, in Perù. Beneficiari del progetto di cui s’è parlato nell’incontro di oggi in Assessorato sono le ragazze e i ragazzi rimasti senza famiglia e a forte rischio di esclusione sociale: si vuole offrire ad alcuni di loro una borsa di studio per completare gli studi intrapresi. La loro formazione scolastica, effettuata in scuole di buon livello, garantirà una maggiore possibilità di inserimento lavorativo e sarà un’opportunità per aumentare e fortificare l’autostima negli stessi ragazzi. La borsa di studio consentirà di sostenere le spese per l’iscrizione scolastica, per l’acquisto del materiale didattico e garantirà anche un sostegno psicologico laddove necessario. Questo progetto è la naturale prosecuzione di un precedente intervento – anch’esso finanziato dalla Provincia di Trento – grazie al quale un gruppo di ragazzi ha potuto terminare regolarmente la frequenza scolastica, mettendosi al contempo a disposizione per un’opera di sostegno e di aiuto nei confronti di altri bambini in difficoltà. Negli ultimi tempi è anche cresciuta l’affluenza di adolescenti e adulti, un po’ da tutto il quartiere e dalle zone vicine attirate dal campo sportivo e dalle altre iniziative sul versante dell’aggregazione che si stanno sviluppando al Cefrop, dal cineforum al corso di cucina, tutti segnali positivi di una realtà che continua a crescere. Tra i progetti futuri vi è infine la realizzazione di una mensa per i ragazzi e le ragazze che frequentano il centro. Scheda Del Ceprof - Il Ceprof di Lima è una “casa” per bambine dai 6 ai 18 anni che si trovano in uno stato di abbandono temporaneo o permanente e in pericolo sia fisico che morale. Il Centro nasce a Tablada de Laurìn, nella parte meridionale di Lima, nel 1989 come Ong, con la finalità di favorire l’educazione dei bambini all’interno delle rispettive famiglie, di creare corsi di formazione diretti alla partecipazione delle donne nel campo produttivo e di offrire consulenze specialistiche mirate alle famiglie, in particolare alle donne “abbandonate” con prole numerosa. Il Ceprof nasce grazie all’intuizione di un gruppo di donne (Maruja, Gaby, Rosy e Daniela), che da anni già operavano in questo contesto sociale. Era, quella, l’epoca in cui “Sendero Luminoso” dava il via alle azioni violente e si spostava dalle montagne alla città, creando malessere e paura in tutto il Perù. Nel 1992 il Ceprof dà vita a un nuovo progetto, che prevede la creazione di una Casa di Accoglienza per bambine dai 6 ai 13 anni, l’”Hogar Padre Humberto Pasina”, per offrire una via di uscita alle numerose situazioni di violenza e di abuso nei confronti delle giovani e giovanissime donne. Nel 2004 decolla invece il progetto Casa della Cultura, dedicato a tutti i minori che vivono in Tablada. Con molti sforzi e con l´aiuto di alcune istituzioni italiane tra cui la Provincia autonoma di Trento, è stata costruita una biblioteca nella quale i bambini ed i ragazzi del quartiere possono trovare, con l´aiuto dei volontari, un´assistenza all´istruzione. Inoltre in essa vengono organizzati laboratori ed attività ricreative per impegnare i ragazzi ed allontanarli quindi da tutti i pericoli dalla strada. Il piano superiore della medesima struttura è adibito al progetto Turismo solidale e alternativo: alcune stanze, infatti, sono predisposte per accogliere e dare ospitalità a turisti-responsabili che hanno il desiderio di entrare in contatto con l´"altra faccia del Perù”. I proventi derivati dal pernottamento e dai servizi offerti vengono usati per finanziare le attività educative che si svolgono nella biblioteca. L’ultimo progetto in ordine di tempo è quello per il quale Maruja s’è oggi vista con l’assessore Berasi e che riceve il contributo della solidarietà internazionale trentina: si tratta del progetto Studiare per Vivere, con il quale si vogliono aiutare aiuta i ragazzi più promettenti a livello scolastico e desiderosi di continuare gli studi, ma che non hanno la possibilità economica per accedere a scuole superiori di qualità e poi all’università. “Oggi, dopo anni di lavoro, sofferenze, vittorie e sconfitte – ha detto Maruja nel corso dell’incontro di questa mattina, – il Ceprof è una realtà solida e riconosciuta, ben visibile nel quartiere di Tablada; è un luogo sicuro per molte future donne, oggi ancora bambine, ed un punto saldo di riferimento per molti bambini che ogni giorno devono affrontare i problemi del mondo adulto”. .  
   
 

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