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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Febbraio 2008
 
   
  VERBANO CUSIO OSSOLA – DINAMICA SISTEMA DELLE IMPRESE ANNO 2007

 
   
  Verbania, 6 febbraio 2008 – Il saldo tra le nuove imprese iscritte e quelle cessate, risulta positivo di 50 unità, determinando quindi un tasso di sviluppo (differenza tra imprese iscritte e cessate sullo stock dell’anno precedente) positivo dello 0,35%, dato inferiore sia al risultato piemontese (+0,69) che a quello italiano (+0,75%). Crescono le società di capitale. Lo stock delle imprese registrate nella provincia del Verbano Cusio Ossola al 31. 12. 2007 raggiunge quindi il valore di 14. 038 unità, con 1006 nuove iscritte nel 2007. I dati Movimprese, rilevazione periodica realizzata da Infocamere, registrano 1. 326 cessazioni ufficiali, rispetto alle 956 riportate sulle analisi della Camera di Commercio di Verbano Cusio Ossola. Questa diminuzione, sottolinea la Camera, deve essere letta considerando la cessazione d´ufficio di 370 sedi di impresa ancora iscritte al vecchio Registro Ditte, di fatto non più esistente. Tale cancellazione è avvenuta nel terzo trimestre dello scorso anno. La revisione non è obbligatoria, ma la Camera di Commercio ritiene importante procedere con un aggiornamento puntuale del Registro delle Imprese, principale strumento di conoscenza del territorio economico locale. La revisione degli archivi consente quindi di accedere ad un patrimonio di informazioni sul sistema economico del Verbano Cusio Ossola più completo ed attendibile. Questi sono in sintesi i dati principali sulla dinamica della nati-mortalità delle imprese, elaborati dal Servizio Promozione delle imprese e Sviluppo del territorio della Camera di Commercio. Tasso di sviluppo del sistema economico del Vco - Tra il 2000 e il 2007, si è registrato un tasso di sviluppo medio dello 0,64%, valore di poco lontano da quello piemontese (0,85%), ma inferiore a italiano (1,26%). Nel 2007 il tasso di crescita delle imprese della provincia assume il medesimo andamento di quello nazionale; è evidente una lieve decrescita rispetto ai dati del 2006. Aumenta invece il tasso di sviluppo delle imprese regionali, provocando un aumento della forbice tra il dato provinciale (+0,35%) e quello piemontese (+0,7%). Analisi settoriale - Nell’analisi degli andamenti dei singoli settori, occorre premettere che una lettura dettagliata non è agevole, poiché alcune delle imprese nuove iscritte non hanno ancora dichiarato puntualmente l’attività svolta o stanno al momento predisponendosi ad iniziarla. Escludendo dunque le imprese non ancora classificate e quelle con un peso percentuale non rilevante, ad esempio il settore della sanità, nel 2007 il tasso di natalità (dato delle iscritte rapportato allo stock dell’anno precedente) più elevato si è registrato nel settore delle costruzioni (+9,8%), che pesa per il 25% sul sistema imprenditoriale. Buoni risultati sono stati raggiunti nel settore del commercio e degli alberghi ed esercizi pubblici, con un aumento del 6%, ed un peso percentuale del 22% per il commercio e dell’8% per il settore turistico. Per quanto riguarda i tassi di sviluppo l’unico settore con un risultato positivo è quello delle costruzioni, +2,4%. Ancora negativo il tasso di crescita del settore manifatturiero, - 4,4%. I dati sono in linea con quelli nazionali che evidenziano un record nelle iscrizioni e un aumento dei tassi di natalità ma anche un forte aumento delle cessazioni, che provoca tassi di crescita negativi. Continuando nell´analisi della dinamica settoriale, i due macrosettori delle costruzioni e del commercio chiudono il 2007 con un aumento del loro peso percentuale che passa dal 21% nel 2006 al 25% nel 2007 per le costruzioni, mentre per il commercio varia dal 20% nel 2006 al 22% nel 2007. I settori lapideo, metalmeccanico e alberghiero, che maggiormente caratterizzano l’economia locale, registrano tassi di natalità rispettivamente del 1,6%, 3,6%, 6%, tutti inferiori al tasso medio di natalità del totale imprese del Vco, 7%. In particolare, si registra un lieve miglioramento in termini di trend del settore metalmeccanico nell’anno 2007 rispetto ai quattro anni precedenti. Sostanzialmente stabili, rispetto al 2006, il settore lapideo e quello turistico. Forme giuridiche e caratteristiche degli imprenditori - Relativamente all’analisi per forma giuridica, l’anno 2007 conferma due fenomeni: da una parte la crescente rilevanza delle società di capitale, ormai consolidata dinamica di lungo periodo, che può definirsi strutturale, anche se con lieve diminuzione rispetto al 2006, dall’altra il tasso di sviluppo negativo delle ditte individuali che continuano comunque a rappresentare il maggior numero delle imprese del Vco. Il dato provinciale, in linea con quello nazionale, evidenzia l’incremento delle società di capitale, +2,58% e il valore negativo delle imprese individuali, -0,1%. La provincia del Verbano Cusio Ossola si posiziona al di sopra della media regionale, dove le società di capitale rappresentano nel 2007 il 13%, registrando un tasso di sviluppo del 3,75%, ma rimane ancora al di sotto della media nazionale, dove le società di capitali rappresentano nel 2007 il 20% del totale delle imprese con un tasso di crescita del 4,6%. Le ditte individuali, continuano a rappresentare il segmento più importante del tessuto imprenditoriale provinciale, pari al 56,6% del numero totale di imprese, registrando tasso di crescita negativo dello 0,1%: in altre parole le cessazioni (720) superano le iscrizioni (712) . Quindi, anche nella provincia del Vco, il cambiamento strutturale della crescita imprenditoriale, che negli anni passati era influenzato principalmente dalle imprese individuali e oggi invece da quelle costituite in forma societaria, mostra un sostanziale consolidamento del tessuto delle imprese, alle prese con la sfida di un mercato domestico che è, in molti casi, europeo. Imprese artigiane - Complessivamente nell’ultimo anno sono nate 418 imprese artigiane e ne sono cessate 393, facendo segnare un tasso di natalità di quasi il 8,4% che si associa ad un tasso mortalità del 7,8%, generando una crescita delle imprese artigiane pari allo 0,5%. Analizzando i settori in cui sono maggiormente presenti le imprese artigiane, troviamo al primo posto le costruzioni (44%), seguite delle imprese manifatturiere (28%). Questi due settori occupano più del 70% del totale delle imprese artigiane. Il tasso di sviluppo annuale relativo ai questi due settori risulta essere positivo per le costruzioni (+2,65%), ma negativo per il manifatturiero (-2,74%). Analizzando la forma giuridica delle imprese artigiane si conferma quanto detto nelle precedenti analisi fatte dalla Camera di Commercio, circa la prevalenza, sul territorio provinciale, delle imprese individuali che occupano quasi l’80% del totale (in valore assoluto 3. 940 su un totale di 5. 019 imprese attive), seguite dalle società di persona (19,7%) e da un 1,7% per le società di capitali. .  
   
 

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