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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Febbraio 2008
 
   
  ALITALIA. GOTHA DELL´ECONOMIA CON FORMIGONI PER MORATORIA

 
   
  Milano, 6 febbraio 2008 - Diana Bracco, presidente degli industriali lombardi, riferisce che la giunta di Assolombarda ha appena discusso di Malpensa come priorità ed è "schierata con la Regione", perché "perdere Malpensa sarebbe follia". Aldo Romano, presidente di Stm, 2. 600 dipendenti ad Agrate, 2. 664 voli utilizzati dai suoi dipendenti nel 2007 per oltre 3 milioni di euro, aggiunge che il declassamento di Malpensa "sarebbe un disastro. Per la perdita di tempo più ancora che per il maggior esborso di danaro". Giorgio Fossa, già presidente di Confindustria e di Sea, conferma che "Formigoni dice cose vere". Massimo Ponzellini, presidente di Impregilo, 10. 000 dipendenti, avverte paradossalmente che "se chiude Malpensa mi converrebbe portare la sede a Londra". Michele Perini (Sagsa) ricorda le necessità di accessibilità internazionale della Fiera e invita al pieno sostegno alla posizione della Regione e del suo presidente. Sono alcuni degli interventi degli oltre 50 imprenditori lombardi di primissimo piano riuniti questa ieri al Palazzo della Regione - su loro stessa iniziativa - con il presidente Roberto Formigoni, affiancato dalla vice presidente Viviana Beccalossi e dagli assessori Gian Carlo Abelli, Davide Boni e Raffaele Cattaneo. C´erano tra gli altri (oltre ai nomi già citati) Zuccoli (A2a), Marco Conte (Agusta), Giuseppe Ambrosi (Assolatte), Matteo Cabassi (Brioschi Sviluppo Immobiliare), Paolo Vannucchi (Dolce & Gabbana), Scalpelli (Fastwebnet), Giuseppe Pasini (Federacciai), Chiara Rosselli (Ibm), Sergio Crippa (Italcementi), Nicola Radici, Maurizio Colombo (Sapio), Santo Versace. Un´ora di riunione che ha espresso pieno sostegno alla analisi e alla linea di azione riproposta da Formigoni, e cioè "una moratoria, massimo di tre anni, durante i quali lavorare per rimpiazzare i voli finora gestiti da Alitalia senza disperdere gli slot. Il ministero degli Esteri dovrebbe rinegoziare una quarantina di accordi bilaterali fra Italia e gli altri Stati e di conseguenza poter riposizionare gli slot senza disperderli in uno spezzatino ma concentrandoli prevalentemente su un vettore, o su un´alleanza di vettori". Formigoni ha anche ricordato, polemizzando con certi erronei giudizi, che Malpensa "non è affatto sperduto in una brughiera: per esempio, è raggiunto da Milano ogni 30 minuti da un treno che impiega 36 minuti, e lo sarà tra breve ogni quarto d´ora; il 31 marzo verrà inaugurata la bretella a 4 corsie Malpensa-boffalora, con collegamento autostradale diretto con Torino". Il fatto è che "Malpensa è in pieno sviluppo, è necessario all´economia del Nord e del Paese e va salvaguardato. Perciò "niente operazioni di vendita unilaterali e che non siano più che trasparenti" e che "lascino metà del territorio nazionale senza hub". Perciò la moratoria. "Che non fa danni e costa poco più degli ammortizzatori sociali, 150 milioni all´anno, eventualmente destinati a 8. 000 nuovi disoccupati. Mentre il piano Air France - Alitalia costa 15 miliardi all´economia". Il tempo è breve, ma l´ipotesi moratoria che sembrava impossibile ha preso piede ed è condivisa da sempre più numerose e importanti personalità. E positiva è giudicata da Formigoni anche la notizia che il Tar del Lazio ha fissato il 20 febbraio l´esame del ricorso di Airone (in cui Regione Lombardia si è costituita ad adjuvandum) con l´impegno delle parti a non mettere in atto iniziative che possano recare pregiudizio ai futuri sviluppi. "Il Tar impedisce che qualcuno possa compiere atti ostili", commenta Formigoni. Positiva e preveggente si dimostra la legge lombarda sul sistema aeroportuale che consente alla Regione di far sentire la propria voce in sede decisionale. La difficile partita continua. Entro fine settimana si riunirà il Tavolo con il Governo. .  
   
 

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