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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Febbraio 2008
 
   
  CRESCE A PIACENZA IL NUMERO DEI DISABILI AVVIATI AL LAVORO I DATI 2007 FORNITI DALL´ASSESSORE TRIBI: ´SITUAZIONE OTTIMA NEL PRIVATO, MIGLIORABILE NEL PUBBLICO´

 
   
  Piacenza, 6 febbraio 2008 - Sono 217 i disabili assunti nel 2007 in aziende ed in enti pubblici piacentini grazie all’Amministrazione provinciale. Lo ha comunicato l’assessore provinciale al lavoro e sistema scolastico e formativo Fernando Tribi alla conferenza stampa svoltasi lunedì 4 febbraio, nella sede della Provincia di Borgo Faxhall, proprio per fornire agli organi di stampa locali i dati sul collocamento disabili nel 2007. Affiancavano l’assessore, in conferenza stampa, la dirigente del servizio Formazione e Lavoro della Provincia, Manuela Moreni, Mariangela Zilocchi, responsabile dell’Unità operativa Lavoro, Luciano Biella, responsabile del collocamento disabili, e Roberto Soccini, che si occupa dell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. I disabili iscritti negli appositi elenchi al 31 dicembre dell’anno scorso erano, ha comunicato l’assessore, 1685, di cui 671 immediatamente disponibili a svolgere attività lavorativa. Dei 217 avviati al lavoro, 211 sono stati assunti da aziende private, 6 da enti pubblici. Significativo il numero di donne coinvolte: 86, poco meno del 50% del totale. Molto positivi i dati 2007 anche per quel che riguarda le convenzioni; strumenti particolarmente utili, ha fatto notare l’assessore, perché consentono di inserire il lavoratore disabile in azienda in modo ancor più graduale e mirato, tramite la programmazione di specifici percorsi formativi. Le convenzioni stipulate nel 2007 sono state 114, con altri 145 lavoratori coinvolti che saranno assunti nei prossimi mesi. Da metà 2004 ad oggi, ovvero dall’insediamento dell’attuale Giunta provinciale, le assunzioni di disabili tramite convenzioni sono state 630, con aumenti graduali anno dopo anno (si è passati dai 155 del 2004 ai 162 del 2007). Le assunzioni sono avvenute, nella stragrande maggioranza dei casi, in aziende private. Buone notizie anche per quel che riguarda i fondi assegnati alle aziende private per l’assunzione di disabili: il trend si è sostanzialmente stabilizzato, dopo il balzo considerevole dal 2003 al 2004, quando i finanziamenti passarono da 748 mila a 1 milione e 46 mila euro. Situazione positiva anche sul fronte degli sgravi contributivi previsti dal fondo nazionale ex articolo 13 per aziend eche assumono disabili: nel 2006 (ultimo dato disponibile), gli sgravi ammontavano a 560 mila euro, il 14,7% del totale regionale, ed è da considerare come tale percentuale sia andata sempre crescendo, in particolare dal 2004. Una spia della qualità dei progetti presentati. Un quadro positivo, quello illustrato da Fernando Tribi, frutto dell’impegno e delle capacità – ha tenuto a sottolineare l’assessore - dei servizi della Provincia direttamente coinvolti, in tutte le sedi competenti. Impegno, ha garantito Tribi, che sarà mantenuto, e se possibile intensificato, in futuro. Un contributo significativo a far crescere il numero di disabili inseriti nel mondo del lavoro dovrebbe venire dall’inasprimento, recente, delle penali per le aziende che non adempiono all’obbligo di assunzione di categorie protette: la sanzione passa, da quest’anno, da 12 a 30 euro giornaliere per ogni disabile non assunto nonostante l’obbligo. I nuovi strumenti di intervento individuati dal programma provinciale delle politiche formative e del lavoro si stanno rivelando efficaci: dalla formazione professionale più mirata e che pone direttamente in connessione lavoratori, profili professionali e aziende, all’utilizzo puntuale anche delle chiamate numeriche a scadenza semestrale; unico neo un utilizzo ancora troppo timido e parziale della cooperazione sociale come positivo interlocutore delle aziende per quanto riguarda la fornitura di beni e servizi cui adempiere mettendo al lavoro soggetti disabili. L’attività di “pressing” esercitata dall’assessorato ha portato diversi datori di lavoro privato ad uscire dalla possibilità del pagamento dell’esonero per iniziare ad assumere (anche in aziende non immediatamente soggette all’obbligo) ed ha determinato la saturazione delle assunzioni obbligatorie da parte degli enti locali; resta ancora problematico il rapporto con enti pubblici di emanazione ministeriale e con l’azienda Asl, in attesa di un provvedimento regionale che ne ridefinisca, in diminuzione, gli obblighi ora imposti dalla Legge. .  
   
 

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