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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Luglio 2006
 
   
  TRENTO: “DANNI GRAVISSIMI, MA I CONTADINI NON VERRANNO LASCIATI SOLI” L’ASSESSORE MELLARINI VISITA I MELETI DELLA VAL DI SOLE E DELLA VAL DI NON DANNEGGIATI DALLA GRANDINATA

 
   
   Trento – L’assessore provinciale all’agricoltura Tiziano Mellarini, per l’occasione accompagnato da Mauro Fezzi, dirigente del dipartimento agricoltura e alimentazione, ha compiuto stamane un accurato sopralluogo alle zone colpite ili 3 luglio sera da una catastrofica grandinata. In Val di Sole si è incontrato con i responsabili del Consorzio Sant´apollonia di Caldes, con alcuni sindaci di comuni colpiti dall’avversità atmosferica e con un folto gruppo di contadini: ha visitato le campagne di Terzolas e di Arnago, soffermandosi a riscontrare i danno non solo sulla frutta, ma anche sulla corteccia dei tronchi dei meli: “Ciò che mi preoccupa maggiormente non è solo la perdita in termini di raccolto 2006, – ha detto l’assessore Mellarini durante il sopralluogo, – quanto le conseguenze che la grandinata avrà sui raccolti dei prossimi anni, il danneggiamento dei giovani impianti e i maggiori costi i quali i contadini dovranno andare in conto anche per quel che riguarda la gestione delle future campagne agricola!”. Trecento sono gli ettari colpiti dalla funesta grandinata in Val di Sole: Terzolas, Malé, Croviana, Samoclevo, Arnago, Magras le località più colpite. Nel pomeriggio l’assessore si è poi spostato in Val di Non per un secondo sopralluogo ad altri meleti danneggiati: Cis, Cagnò, Livo, Rumo i territori maggiormente colpiti, con danni che ammontano mediamente al 30-40% della produzione. “Sarà mia cura trasmettere al presidente Dellai quanto ho potuto constatare di persona: vi assicuro – ha continuato Mellarini, – che la situazione che ho visto con i miei occhi è stata di gran lunga peggiore di quanto potessi prevedere. Fatte salve le norme italiane ed europee, la Provincia autonoma vi sarà vicina e cercheremo di trovare in ogni modo la soluzione ai vostri problemi. Nel frattempo, seguite i consigli dei tecnici di San Michele e del Codipra: continuate a lavorare la campagna con i normali ritmi, per dar modo ai frutteti di recuperare tutto ciò che è ancora recuperabile”. Già nella giunta di venerdì prossimo l’assessore relazionerà ai colleghi sui danni della grandinata e in quella sede dovrebbero emergere le prime indicazioni per il futuro. Ieri sera, attorno alle 21, il finimondo è scoppiato improvviso ed è durato circa venti minuti: vento feroce e grandine “secca”, con chicchi grossi come piccoli mandarini hanno letteralmente fatto strage di meli nelle campagne di Cis, Cagnò, Livo e Rumo in Val di Non, per poi spostarsi a Croviana, Malé, Terzolas, Arnago, Samoclevo in Val di Sole. “I più vecchi in valle – mi confida un contadino mostrandomi un pugno di piccole mele mangiate a morsi dalla “tompesta” – non si ricordano una grandinata così violenta e, soprattutto, mai se n’era vista una arrivare veloce e inesorabile dalla Val di Non. Di solito le grandinate scoppiano a nord e da lì si riservano in valle”. Trecento, solo in Val di Sole, gli ettari colpiti dalla grandine, a cui bisogna aggiungere gli ettari di meleti pregiati danneggiati in Val di Non, nella Terza Sponda di Livo, Rumo, Cis e Cagnò. “Nella sfortuna il contadino sa sempre trovare qualche elemento di conforto – afferma, per parte sua, un tecnico di San Michele che è già al lavoro per valutare i danni. – Grazie al cielo, infatti, si è trattato di una grandinata precoce che si è abbattuta sui campi spinta dal vento in una sola direzione: quindi sono stati colpiti i frutti sui rami di una sola parte dell’albero, salvando quelli dei rami opposti. Non solo: le ferite alle piccole mele hanno davanti a sé ancora alcuni mesi per rimarginarsi e per salvare quindi una porzione notevole di raccolto danneggiati”. Molto atteso, comunque, l’arrivo in Val di Sole e in Val di Non dell’assessore provinciale agricoltura Tiziano Mellarini, che al mattino ha visitato le campagne di Terzolas e di Arnago, mentre nel pomeriggio si è spostato a Cis, Cagnò, Livo e Rumo, in Val di Non. “La situazione è molto peggiore di quanto avevo previsto – ha mormorato l’assessore Mellarini, che era accompagnato dal consigliere provinciale Guido Ghirardini, da Massimo Leonardi, presidente del consorzio Sant´apollonia di Caldes, dai sindaci di Malé, Croviana, Caldes e Cavizzana, dal presidente di Melinda Michele Odorizzi. – Sarà mia cura riferire ancora in giornata la gravità della situazione al nostro presidente Dellai, che sta rientrando da un viaggio negli Stati Uniti, e sottoporla all’esame dei colleghi dell’esecutivo ancora nella giunta di questo venerdì. Certo, ci sono normative italiane da rispettare e abbiamo le forche caudine dell’Unione Europea, sempre attenta a controllare che non vengano erogati contributi non dovuti. Ci sono le assicurazioni, è vero, ma quelle coprono le perdite del raccolto di quest’anno, mentre qui i danni corrono il rischio di ripercuotersi e di ripetersi anche in futuro, visto che la grandinata ha gravemente ferito anche le cortecce degli alberi. Insomma, dovremo trovare un modo per alleviare le conseguenze di un evento così funesto, e lo troveremo!”. È certo che la stagione agricola, in Trentino in generale e nelle valli di Non e di Sole in particolare, non era cominciata sotto gli auspici migliori: il freddo persistente dell’inverno prima, la lunga siccità subito dopo e ora questa grandinata, caduta così abbondante che i grossi chicchi di ghiaccio coprivano ancora i campi di Terzolas dopo quindici ore dalla loro caduta dal cielo! I tecnici dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige stamane erano già al lavoro per valutare i danni: “In Val di Non siamo attorno al 30-40% medio di mele danneggiate, ma ci dicono che qui in Val di Sole, in certe zone, la situazione è notevolmente più grave. Quello che consigliamo ai contadini è di continuare normalmente i lavori nei campi, perché ci sono ancora alcuni argini di recupero. ” Poi scenderanno nei campi i tecnici delle assicurazioni (“State tranquilli – ha detto questa mattina il responsabile del Codipra ai contadini riuniti al Consorzio di Caldes, – perché oggi esistono tutti gli strumenti e le tabelle compensative che riescono a quantificare esattamente i reali danni provocati dalla grandine”) e almeno ai contadini più previdenti saranno rifusi i danni. “Spetta a voi decidere se assicurare i vostri raccolti oppure no – ha affermato l’assessore Mellarini rivolgendosi direttamente al folto gruppo di agricoltori che lo ha accompagnato nei due sopralluoghi. – Io non posso far altro che esortarvi a farlo, ad assicurare il vostro sudore, visto che per legge ben l’80% del premio annuo da pagare viene coperto da contributi statali e provinciali!”. Ma rimane l’incognita del futuro: “Che posso fare, adesso? – ha sospirato un altro contadino davanti al suo campo di giovani meli. – Questi li ho piantati due anni fa! Sto ancora pagando le rate per l’impianto e la grandine ha praticamente distrutto buona parte della corteccia. La Provincia mi verrà ancora incontro, se dovrò procedere a un altro reimpianto?”. “Una sola cosa posso dirvi, oggi – li ha rassicurati l’assessore Mellarini: – il governo del Trentino anche in questo caso dimostrerà tutta l’attenzione e tutta la disponibilità per venire incontro alle vostre richieste. Compatibilmente con le normative vigenti, troveremo senz’altro il modo di alleviare il danno, perché l’agricoltura è troppo importante, per la Val di Sole e per la Val di Non!”. E finalmente sui volti dei contadini sono apparsi i primi sorrisi. .  
   
 

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