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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Febbraio 2008
 
   
  A PALAZZO BASTOGI, ASSEGNATO IL ‘VINI DI TOSCANA’ EDIZIONE 2007 PREMIATA L’ESTETICA E LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL VINO

 
   
  Firenze - Creatività, qualità e innovazione non servono soltanto a produrre i migliori vini del mondo, ma sono necessarie anche per presentarli e per degustarli. E’ su queste basi che il sesto premio ‘Vini di Toscana’ è stato assegnato a un autentica stilista delle etichette come Simonetta Doni, la cui azienda ‘veste’ alcuni tra le più grandi vini mondiali e un tecnico del valore di Riccardo Gosi, che con la sua Enomatic ha inventato un sistema innovativo per spillare il vino. La cerimonia di consegna del premio si è svolta oggi a Palazzo Bastogi alla presenza del Presidente della Regione, dell’assessore all’agricoltura, e di una folta rappresentanza del comparto vitivinicolo toscano. Nella sua settima edizione il premio, ch! e viene attribuito ogni anno a chi si è particolarmente! distint o nel campo della produzione, della ricerca, della promozione e dell’informazione legata al mondo dei vini toscani, è stato assegnato al mondo della comunicazione del prodotto: perchè il successo del vino dipende anche dal modo in cui l’etichetta lo propone e lo rappresenta, e anche dalla possibilità, una volta aperta la bottiglia, di salvaguardarne le qualità e gli aromi per molto tempo. Nasce così l’abbinamento delle realtà imprenditoriali di Simonetta Doni e Riccardo Gosi: la prima ‘veste’ il vino in maniera adeguata (l’etichetta rappresenta il primo impatto che il consumatore ha con il prodotto), il secondo lo ‘spoglia’, consentendo al vino in degustazione di mantenere per settimane le sue caratteristiche. Ma c’è un altro elemento che accomuna i due imprenditori: le loro aziende, nate e cresciute in Toscana sono oggi leader mondiali nei loro ambiti. Proprio come i! nostri vini. Il premio ‘Vini di Toscana’, è dunque l’occasione annuale, per sottolineare il valore complessivo di un comparto che esprime compiutamente la sua regione di provenienza, tenendo insieme la qualità e la creatività, i suoi sapori e i suoi campanili. Secondo gli ultimi rapporti statistici sono oltre 30. 000 le aziende toscane interessate alla coltivazione della vite, 63. 000 gli ettari di terreni destinati a vigneto, e circa 2,6 milioni gli ettolitri di vino prodotto mediamente ogni anno. All’interno del comparto molto forte è la componente dei vini a denominazione di origine (in Toscana ci sono ben 36 vini doc e 5 docg): li producono oltre 6. 500 aziende. Supera infine i 500 milioni di euro l’export annuale, pari al 17 per cento di quello nazionale: il vino toscano tocca i cinque continenti, muovendosi dai Paesi dell’Ue sino agli Stati Uniti e al Giappone. Il vino, poi, soprattutto in Tosca! na, non è solo una delle tante produzioni agro-alimenta! ri di qu alità, è, come abbiamo visto, imprenditorialità, cultura, paesaggio, storia, tradizioni. Caratteristiche queste che sono state espresse in un volume ‘Storia della vite e del vino in Toscana’ che è stato presentato nel corso della cerimonia di stamani dal presidente dell’Accademia dei Georgofili di Firenze Franco Scaramuzzi. Il prezioso volume, redatto con il contributo di qualificatissimi studiosi racconta il cammino e l’evoluzione che il settore vitivinicolo ha avuto in Toscana. Vini di Toscana: i premiati dell’edizione 2007 Simonetta Doni - Da 25 anni, attraverso la sua azienda, Simonetta Doni si occupa di studiare e realizzare l’immagine del vino e delle aziende vinicole. L’azienda ‘veste’ alcuni tra i marchi più celebri di tutto il mondo. A cominciare dai grandi vini toscani, questa vera e propria stilista della ! bottiglia, sa trasmettere con la fantasia e la grafica non solo caratteristiche e dati enologici, ma anche piaceri e emozioni. Riccardo Gosi - Nato a Panzano, nel cuore del Chianti, imprenditore nell’ambito dell’automazione tecnologica, ma anche produttore vinicolo per passione, Gosi ha fondato nel 2002 l’azienda Enomatic con cui ha realizzato un sistema brevettato, unico al mondo, che consente di spillare il vino direttamente dalla bottiglia al bicchiere, mantenendone intatte le qualità organolettiche. Grazie all’immissione di azoto alimentare il vino rimane integro per oltre tre settimane dall’apertura. Possono moltiplicarsi così le occasioni per gustare un buon calice,anche di cru pregiati, quando le circostanze renderebbero troppo impegnativo – anche dal punto di vista economico – aprire una bottiglia. Vini di Toscana: le edizioni passate - Simonetta Doni e Riccardo Gosi scrivono il! loro nome nel sesto capitolo di un albo d’oro nel quale! spiccan o nomi prestigiosi di produttori e enologi, di ristoratori e tecnici, di giornalisti e imprenditori. Risale al 2002 la prima edizione: il premio viene assegnato a James Suckling, editor della prestigiosa testata Wine Spectator. L’anno successivo il riconoscimento viene attribuito a nove giovani imprenditori del vino - rappresentativi di un significativo ricambio generazionale nel mondo dei vini di qualità della Toscana. Nel 2004 la scelta è di premiare gli enologi (e ne vengono scelti quattro); nell’occasione un premio speciale, alla carriera, viene attribuito al padre putativo di tutti gli enologi italiani: Giacomo Tachis. I riconoscimenti del 2005 sono stati assegnati a titolari di enoteche, wine bar, ristoranti, cioè a tipologie di locali estremamente importanti nell’opera di diffusione e di conoscenza dei vini di qualità. Infine nel 2006, il premio viene assegnato al mondo della ricerca e dell’innovazione, rapprese! ntato da Roberto Bandinelli, autentica figura di riferimento nell’ambito della ricerca applicata al germoplasma viticolo. .  
   
 

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