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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Febbraio 2008
 
   
  CRESCONO LE INTESE PROGRAMMATICHE D’AREA A CAMPOSAMPIERO NATO COORDINAMENTO VENETO CENTRALE.

 
   
   Camposampiero (Padova), 19 febbraio 2008 - Le Intese Programmatiche d’Area (Ipa), strumenti di programmazione individuati dalla Regione per permettere agli Enti Locali e alle parti economiche e sociali riuniti in unioni territoriali omogenee di partecipare alla programmazione regionale attraverso la definizione di accordi e la formulazione di proposte di sviluppo socio-economico, si stanno sviluppando in maniera sempre più concreta, ed avranno una funzione molto importante nell’attuazione di quanto previsto dal Piano Regionale di Sviluppo (Prs) e dai relativi Piani Attuativi di Spesa (Pas). La prospettiva è chiaramente emersa oggi pomeriggio nella Sala Consiliare del Comune di Camposampiero (Padova) dove, alla presenza dell’Assessore regionale alle Politiche Economiche Fabio Gava, si è tenuto un incontro nel corso del quale è stato approvato il regolamento che disciplina il funzionamento del Fondo di Rotazione dell’Ipa del Camposampierese ed è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa che regolerà il coordinamento tra le 10 Intese Programmatiche d’Area definite “del Veneto Centrale”. L’organismo del camposampierese associa i Comuni di Borgoricco, Campodarsego, Camposampiero, Loreggia, Massanzago, Piombino Dese, San Giorgio delle Pertiche, Santa Giustina in Colle, Trebaseleghe, Villa del Conte, e Villanova di Camposampiero. Le Ipa del Veneto Centrale sono quelle denominate “Medio Brenta”, “Miranese”, “Riviera del Brenta”, “Terre Alte della Marca Trevigiana”, “Castellana”, “Pedemontana del Grappa e Asolano”, “Ovest Vicentino”, “Alto Vicentino”, “Dall’astico al Brenta” e “Camposampierese”. “I due atti avvenuti oggi – ha sottolineato Gava – dimostrano la vitalità e la sempre maggior concretezza di queste Intese, che per la Regione costituiscono lo strumento per attivare una vera e propria programmazione dal basso, da correlare al Piano Regionale di Sviluppo e da tenere in ampia considerazione nella redazione di conseguenti Piani Attuativi di Spesa. E’ molto importante, come in questo caso, che ciò avvenga tenendo presente che l’obbiettivo è l’indicazione di iniziative realmente strategiche, come progetti integrati con un bacino d’utenza sovracomunale, interventi che coinvolgano permanentemente più soggetti e più Comuni fin dalla fase dell’ideazione, infrastrutture orientate allo sviluppo che producano effetti di occupazione e di reddito tangibilmente misurabili o che possano proteggere il sistema economico da eventi sfavorevoli”. Sul fronte dei finanziamenti, la novità più rilevante riguarda il fatto che, con l’entrata in vigore della Programmazione Europea 2007-2013, gli investimenti potranno riguardare l’intero territorio regionale, e non più quello indicato dalla “zonizzazione” utilizzata nel periodo 2000-2006. Comunque, nel periodo 2004-2007, l’impegno della Regione è stato notevole: 31 milioni di euro con i fondi della legge sui Patti Territoriali (di cui le Ipa sono l’evoluzione); 22 milioni di euro con fondi destinati agli Accordi di Programma Quadro (Apq) tra Regione e Governo. Con questi fondi, e con quelli statali provenienti dalla programmazione del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) sono state cofinanziate opere e infrastrutture pubbliche per un investimento complessivo di 153 milioni di euro nei settori dello sviluppo locale, del turismo, dei beni culturali, della valorizzazione delle risorse paesaggistiche. Attualmente, le aree riconosciute dalla Regione come “Ipa” sono 20 e coinvolgono un territorio che rappresenta circa il 50% della popolazione veneta. .  
   
 

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