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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Febbraio 2008
 
   
  RICHIESTA STATO DI CRISI PER LA FILIERA BUFALINA, RAFFALE GAROFALO: ”E’ IMPORTANTE FARE PRESTO PER EVITARE IL FALLIMENTO DEGLI ALLEVATORI”

 
   
  Raffaele Garofalo, presidente dall’Associazione Nazionale Allevatori Specie Bufalina, in ordine alla richiesta di dichiarazione dello stato di crisi avanzata nei giorni scorsi da Confindustria Caserta, Confartigianto e Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop al Governo, dichiara: ”Nei giorni scorsi l’Anasb ha partecipato ad un tavolo tecnico, presenti il sottosegretario all’agricoltura Guido Tampieri e l’assessore regionale all’agricoltura della Campania Andrea Cozzolino, ed ha sollecitato un intervento rapido e deciso per il ritiro del latte in esubero, dietro il pagamento di un compenso, direttamente presso gli allevatori, come accadde nella primavera del 1986 per la catastrofe nucleare di Chernobyl. ” Oggi a rendere invendibile il latte è l’incapacità dei caseifici ad acquistarlo, perdurando il calo delle vendite della mozzarella, indotto dai continui quanto ingiustificati allarmi innescati dalla vicenda rifiuti: ”E’ quanto mai necessario fare presto – sottolinea Garofalo - poiché le aziende allevatoriali saranno presto nelle condizioni di non avere più dove portare materialmente il latte, che va prontamente ritirato dal Governo e termodistrutto. ” Una tale operazione d’emergenza si configura come un vero e proprio aiuto di Stato: ”Non è la prima volta che si interviene nei confronti delle aziende a causa di un allarme sanitario ingiustificato, recentemente è avvenuto per il settore avicolo a causa delle paure scatenate dalle campagne di stampa su H5n1, il virus dell’influenza aviaria – ricorda Garofalo, che aggiunge - occorre sostenere oggi gli allevamenti, che sono gravati da costi per altro crescenti, legati sia alla congiuntura internazionale che alla crescita del prezzo dei mangimi, che in questa fase è particolarmente forte. ” “In una tale situazione – continua Garofalo – si rischia il collasso dell’intera filiera a cominciare dalla chiusura degli allevamenti, eventualità che va scongiurata prontamente, ricercando le soluzioni tecniche praticabili, al fine di non incorrere nei divieti della Ue in materia di Aiuti di Stato. ” .  
   
 

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