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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Febbraio 2008
 
   
  SAIPEM: PRECONSUNTIVI 2007 RICAVI, UTILI E PORTAFOGLIO ORDINI RECORD DIVIDENDO PROPOSTO: +51,7% L’UTILE NETTO COMPLESSIVO DEL 2007 RAGGIUNGE GLI 875 MILIONI DI EURO.

 
   
   San Donato Milanese, 14 febbraio 2008. Il Consiglio di Amministrazione di Saipem Spa ha esaminato il 14 febbraio il preconsuntivo consolidato del Gruppo chiuso al 31 dicembre 2007, (non esaminato dal Collegio Sindacale e dalla Società di revisione) redatto in conformità ai principi contabili internazionali (International Financial Reporting Standards – Ifrs). Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea Ordinaria convocata per il 21 e 28 aprile, rispettivamente in prima e in seconda convocazione, la distribuzione di un dividendo di 0,44 euro per ogni azione ordinaria(*) (0,29 distribuito nel 2007) e di 0,47 euro per ogni azione di risparmio(*) (0,32 distribuito nel 2007). Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 22 maggio 2008 (data di stacco cedola 19 maggio 2008). Il payout, in linea con i precedenti esercizi, rappresenta circa un terzo dell’utile netto consolidato adjusted. Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del quarto trimestre 2007 ammontano a 809 milioni di euro (182 nel quarto trimestre 2006) e hanno principalmente riguardato: – per l’Offshore 190 milioni di euro relativi ai lavori di approntamento di un nuovo pipelayer, i lavori di conversione di una nave cisterna in un’unità Fpso destinata a operare in Angola per conto Sonangol P & P, la costruzione di una nuova yard di fabbricazione in Indonesia, il potenziamento delle strutture operative in West Africa, Kazakhstan, Arabia Saudita oltre a interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti; – per il Drilling Offshore 448 milioni di euro relativi ai lavori di approntamento di due piattaforme semisommergibili e di una nave di perforazione per acque profonde, all’acquisto di un jack up, in costruzione presso il cantiere Labroy Offshore Shipyard di Batam (Indonesia) con consegna prevista nel secondo trimestre del 2009, per un investimento di 51 milioni di euro nel trimestre e 161 milioni di euro complessivo, oltre a interventi di mantenimento e upgrading sui mezzi esistenti; – per il Drilling Onshore 140 milioni di euro relativi all’acquisto di 10 rig destinati a operare in Sud America e ai lavori di approntamento di ulteriori dieci rig (di cui uno completato nel trimestre) per i quali sono già stati acquisiti contratti pluriennali; – per l’Onshore 31 milioni di euro relativi al mantenimento e upgrading dell’asset base. Gli investimenti complessivi effettuati nel corso dell’esercizio 2007 ammontano a 1. 644 milioni di euro (593 milioni di euro nell’esercizio 2006). Recentemente sono stati inoltre definiti accordi con la Petrojack per il timecharter, con possibilità di riscatto dopo 12 mesi ad un prezzo corrispondente a 135 milioni di euro circa, di un jack up in costruzione presso i cantieri Jurong Shipyard di Singapore, con consegna prevista nel secondo trimestre del presente anno; il mezzo è destinato ad operare in Arabia Saudita per Saudi Aramco con un contratto di tre anni più uno opzionale. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2007, ammonta a 1. 694 milioni di euro, con un aumento contenuto a 277 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2006, nonostante il livello di investimenti molto elevato (1. 644 milioni di euro). Hanno contribuito alla copertura dei fabbisogni il Cash Flow Operativo, il miglioramento del Capitale di Esercizio e i Proventi delle dismissioni di Asset “non core”. Portafoglio ordini Nel corso del quarto trimestre del 2007 Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 4. 402 milioni di euro (2. 394 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2006). Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del 2007 ammontano a 12. 011 milioni di euro. Il portafoglio ordini del Gruppo Saipem al 31 dicembre 2007 raggiunge il livello record di 15. 390 milioni di euro. Dismissioni di asset “non core” Il programma di dismissione di asset “non core” ha visto nell’esercizio significative attuazioni con la vendita della Camom, della partecipazione 50% nella Haldor Topsøe S/a, e della partecipazione 15% in Tecnomare. Dette dismissioni, che hanno generato introiti complessivi di 413 milioni di euro e un capital gain prima delle tasse di 302 milioni di euro, contribuiranno al finanziamento del piano di sviluppo della Società e non avranno quindi impatto sulla politica dei dividendi. In data odierna inoltre sono stati definiti gli accordi per la cessione a Hellman & Friedman della partecipazione 30% nella Gaztransport & Technigaz S. A. (“Gtt”) per un prezzo di 310 milioni di euro che determina un capital gain prima delle tasse di 186 milioni di euro. Il closing è previsto fra due settimane circa. Previsioni per l’esercizio 2008 Gli investimenti della Oil Industry sono attesi mostrare nel 2008 un ulteriore aumento determinando condizioni di mercato favorevoli sia nelle Perforazioni che nelle Costruzioni. Per contrattisti globali come Saipem la sfida è coniugare una crescita accelerata, volta al miglioramento del posizionamento competitivo con risultati economici che si comparino favorevolmente con quelli conseguiti nell’industria di riferimento. Per quanto riguarda gli investimenti, il livello di capex previsto per il 2008 si aggira sui 1. 600 milioni di euro circa; articolati come segue: - 700 milioni di euro circa per l’Offshore, riguardanti il completamento dell’unità Fpso destinata a operare in Angola per Sonangol P & P, i lavori relativi alla costruzione di un pipelayer (consegna prevista nel secondo trimestre del 2010), di un nuovo mezzo per field development (consegna prevista nel secondo trimestre del 2011), di un nuovo mezzo di diving support (consegna prevista nel terzo trimestre del 2010), all’approntamento di una nuova yard di fabbricazione per grandi strutture offshore (completamento previsto fine 2010), oltre a interventi di mantenimento e upgrading della flotta esistente. Le iniziative di cui sopra esauriscono il programma di potenziamento dell’Offshore; ulteriori investimenti, oltre a quelli di normale manutenzione, deriverebbero da successi commerciali nel segmento leased Fpso o da eventuali asset richiesti nell’ambito di progetti di rafforzamento del local content; - 700 milioni di euro circa, compresi gli impegni a fronte di contratti di leasing finanziario, per il Drilling Offshore, relativi sia alla costruzione di mezzi per perforazioni in acque profonde: due semi sub di sesta generazione con consegna prevista nel terzo e nel quarto trimestre del 2009 e una drillship per acque ultraprofonde con consegna prevista nel primo trimestre del 2010, a fronte di contratti di noleggio quinquennali già acquisiti, sia della costruzione di due jack up, uno con consegna prevista nel secondo trimestre del 2008, con contratto triennale acquisito, e uno con consegna prevista nel secondo trimestre del 2009 per il quale si è confidenti di definire un contratto pluriennale in largo anticipo rispetto alla data di consegna del mezzo; - 150 milioni di euro circa per il Drilling Onshore, relativi all’upgrading di impianti esistenti e alla costruzione di nove rig per i quali sono già stati acquisiti contratti pluriennali. Ulteriori iniziative di espansione nel drilling sia offshore che onshore saranno soggette a un approccio molto selettivo, anche in considerazione del forte fabbisogno di risorse umane qualificate richiesto per il monitoraggio e la supervisione delle nuove iniziative di costruzione. - 50 milioni di euro per l’Onshore, relativi al mantenimento dell’asset base esistente. Le iniziative illustrate richiederanno un livello di investimenti simile a quello del 2008 anche per il 2009, dopodichè il livello dei capex è previsto diminuire significativamente. Gli sforzi in termini di investimenti tecnici vengono accompagnati da una crescita delle risorse umane qualificate per le quali per il 2008 ci si pone l’obiettivo di un aumento di circa mille unità, simile a quello realizzato nel 2007; la crescita avverrà soprattutto in India tramite la trasformazione della realtà Saipem locale da fornitore di servizi di ingegneria a centro per la realizzazione di interi progetti. La realizzazione del programma di investimenti illustrato e l’aumento delle risorse ingegneristiche e di project management sono finalizzati al miglioramento del posizionamento competitivo nelle tre unità di Business in cui Saipem opera. Per quanto riguarda i risultati economici è preliminarmente da ricordare che: la svalutazione del dollaro Usa, moneta nella quale sono rappresentati il 70% circa dei contratti, ha un effetto negativo derivante dalla translation in euro di ricavi e profitti denominati in dollari Usa. Tenendo conto dei contratti già acquisiti, e coperti dal rischio di cambio, e di quelli da acquisire, il cambio medio euro/dollaro Usa previsto per il 2008 è di 1,41 rispetto a un cambio medio di 1,34 nel 2007; ciò determinerà un impatto negativo di 400 milioni di euro circa sui ricavi e di 40 milioni di euro circa sul risultato operativo 2008. Gli ammortamenti sono previsti aumentare nel 2008 di 100 milioni di euro circa, per effetto principalmente di investimenti effettuati in anni recenti e ammortizzati a progetto. Gli asset dismessi o classificati a fine 2007 fra quelli disponibili per la vendita e quindi destinati a non produrre effetti nel conto economico adjusted del 2008 hanno contribuito nell’esercizio 2007 ricavi per 212 milioni di euro, un risultato operativo di 15 milioni di euro, proventi da partecipazioni per 46 milioni di euro e un risultato netto di 45 milioni di euro. Per meglio valutare i risultati attesi per il 2008 è necessario quindi procedere al restatement dei risultati 2007 per renderli coerenti con il perimetro di consolidamento del 2008. D’altronde la buona intonazione del mercato di riferimento, l’elevato carico ordini e il buon andamento dei progetti in esecuzione sono previsti consentire per il 2008 ricavi superiori ai 10 miliardi di euro e un risultato operativo e netto adjusted in aumento di almeno il 20% rispetto al 2007 restated. Nell’esercizio 2008 è previsto inoltre il completamento del piano di dismissioni di asset “non core” con la vendita, già definita, della partecipazione 30% nella Gtt, della partecipazione 20% nella Fertinitro e di asset minori. Gli introiti complessivamente attesi ammontano a 400 milioni di euro circa con capital gain, pre tax, di 200 milioni di euro circa. .  
   
 

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