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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Febbraio 2008
 
   
  FVG, STIMA TASSO OCCUPAZIONE 2010 AL 66,9 PER CENTO

 
   
   Trieste, 20 febbraio 2008 - In Friuli Venezia Giulia il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi, per il 2007, tra il 2,7 ed il 3,2 per cento, raggiungendo così il livello più basso dell´ultimo decennio. In regione come in Italia, la diffusione della flessibilità rappresenta una componente rilevante dell´aumento di domanda di lavoro ed è significativa l´occupazione a tempo parziale (+10,9 per cento, pari a 244 mila unità nel terzo trimestre 2007 rispetto allo stesso trimestre del 2006), un dato che riguarda la componente femminile (sono impiegate part-time il 27,8 delle donne dipendenti) cui si aggiunge un forte incremento dell´occupazione temporanea (112 mila unità in più rispetto al terzo trimestre 2006), aumentata di 4 decimi di punto fino a raggiungere quota 13,6 per cento dell´occupazione dipendente. In pratica, il quadro indica che in regione, nella fascia di età tra i 15 ed i 64 anni, il tasso di attività si prospetta tra il 68,8 ed il 69,1 per cento mentre il tasso di occupazione dovrebbe attestarsi nel 2010 al 66,9 per cento, ad un soffio dagli obiettivi di Lisbona, che indicano nel 70 per cento del tasso di occupazione una meta da raggiungere a livello europeo. Assieme ad altri e non meno significativi elementi sul buon andamento della situazione economica regionale, questi dati fanno parte del Rapporto previsionale sull´andamento dell´economia del Friuli Venezia Giulia, elaborato in base al modello Grem (Greta Regional Econometric Model) dalla Greta Associati di Venezia ed illustrato oggi a Trieste dal direttore dell´Agenzia regionale del Lavoro e della Formazione professionale Domenico Tranquilli alla presenza dell´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca. In base al rapporto è trainato da servizi (+4,4 per cento), agricoltura (+2,6 p. C. ) e industria (+2,7 p. C. ) l´incremento del Pil in Friuli Venezia Giulia, risultato nel 2005 pari al 3 per cento ed il più alto di tutte le regioni italiane. Con un tasso di crescita pari al 5,7 relativo al trend del Pil nel triennio 2004-2006, il Friuli Venezia Giulia si conferma, è stato detto, la regione di gran lunga più forte del Nordest e con un livello di crescita quasi triplo rispetto all´Italia. L´istat stima che nel 2006 la regione abbia realizzato, con un valore pari a +2,7 per cento, un´ulteriore crescita; una dinamica economica positiva sostenuta, come del resto accade in tutto il Nordest, dall´industria. Inoltre, in un contesto internazionale in cui l´esportazione appare penalizzata dall´euro forte, il Friuli Venezia Giulia registra, nel novembre 2007, un incremento in questo settore del 13,3 per cento (+10 p. C. Il Trentino-alto Adige, +9,5 il Veneto), dovuto alle maggiori vendite del settore metalmeccanico. In questo quadro si inseriscono sia il flusso di lavoratori stranieri in regione che il complessivo evolversi della presenza di residenti stranieri in Friuli Venezia Giulia. Frutto di un´elaborazione dell´Agenzia regionale del Lavoro su dati Unioncamere-ministero del Lavoro e sistema informativo Excelsior del 2007, i numeri confermano un trend che, se non subirà variazioni sensibili, porterà il Friuli Venezia Giulia ad accogliere, nel 2008, circa 100 mila residenti stranieri. Intanto nel 2008 il Friuli Venezia Giulia avrà bisogno di lavoratori extracomunitari per quote variabili da un minimo di 6. 582 ad un massimo di 8. 412 persone. L´andamento del fenomeno migratorio registra un incremento pressoché costante dal 1995 (all´epoca i residenti stranieri erano poco più che 18 mila) al 2007 (circa 80 mila unità, con una forte incidenza di minori). In pratica, oggi su tre lavoratori assunti in regione uno è straniero ma, rispetto a quelli che sono gli andamenti medi nazionali, l´immigrazione è caratterizzata dai flussi provenienti dai Paesi dell´Europa centrorientale. A fine 2006, questa fascia di immigrati rappresentava infatti il 59,7 per cento del totale, contro il 10,8 proveniente dall´Africa centro meridionale, il 7,5 dall´Africa settentrionale e Medio Oriente ed il 7 per cento dell´Asia medio-orientale. Le assunzioni di immigrati per macrosettore economico si attuano, nel 2007, nel settore dei servizi (48 per cento) dell´industria (32 per cento) del commercio (11 per cento), delle costruzioni (9 per cento). Il riepilogo dei fabbisogni e delle domande di assunzione di extracomunitari pervenute ed autorizzate in Friuli Venezia Giulia consente di vedere che nel 2006 è stato raggiunto un equilibrio positivo rispetto agli anni passati tra quote assegnate (13. 622) e domande pervenute (12. 290), con 8. 295 nulla osta rilasciati. All´"analisi sulle previsioni di lavoratori extracomunitari in Friuli Venezia Giulia per il 2008" si aggancia un altro documento presentato oggi dall´Agenzia regionale del lavoro e relativo all´attività di monitoraggio del progetto "Asistenti familiari", iniziativa che ha portato all´inserimento, nell´ambito dei Centri per l´impiego, di sportelli pensati per facilitare l´incrocio tra domanda ed offerta di assistenti familiari. Questo rapporto evidenzia, anche per il quarto trimestre 2007, un elevato livello di attività sia per le offerte di lavoro che per i contratti stipulati; quest´ultimi nello scorso anno sono stati in tutto 1. 825, con 555 contratti (il numero più elevato finora raggiunto) stipulati nel solo ultimo trimestre. Dal momento dell´attivazione degli sportelli, nel marzo 2005, alla fine del 2007, i contatti con l´utenza sono stati in tutto 36. 694 (per un totale di 6. 353 nel 2005, 11. 568 nel 2006 e 18. 773 nel 2007, con una variazione in percentuale del 195,5 per cento). Impressionante è anche la variazione in percentuale relativa ai contatti di lavoro veri e propri nello stesso periodo, pari al 733,33 per cento (da 219 nel 2005 a 1. 825 nel 2007). Oggi nella banca dati del sistema ci sono i nomi di 7. 374 lavoratori (per il 98 per cento donne provenienti in massima parte da Ucraina, Romania ed in genere dall´Est europeo). Poiché, per la gran maggioranza, si tratta di persone che hanno acquisito esperienza e conoscenza della lingua italiana sul campo, la Regione ha attivato dei corsi intitolati "Competenze minime nei processi di assistenza alla persona"; ben 14 di questi corsi, realizzati in tutta la regione, sono in fase di completamento in questi giorni. .  
   
 

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