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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Febbraio 2008 |
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JAZZ: PAOLO FRESU TRA CINEMA E MUSICA. IL 25 FEBBRAIO IN ANTEPRIMA ALL´ARENA DEL SOLE IL FILM "ZULU MEETS JAZZ" DI FERDINANDO VICENTINI ORGNANI .DOPO LA PROIEZIONE DELLE 21, P.A.F. TRIO IN CONCERTO: PAOLO FRESU, ANTONELLO SALIS, FURIO DI CASTRI.
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Bologna, 20 febbraio 2008 - Due culture musicali che si incontrano e dialogano e da cui nasce un’esperienza unica tradotta poi in un film–documentario dal titolo Zulu Meets Jazz, di Ferdinando Vicentini Orgnani e prodotto da Alba Produzioni. Si tratta del documentario che verrà presentato in anteprima lunedì 25 febbraio, alle ore 18. 30, nella sala Grande dell’Arena del Sole, Alba Produzioni. Il film verrà poi riproposto alle ore 21 e a seguire si terrà il concerto del P. A. F Trio: Paolo Fresu (tromba, flicorno e multieffetti), Antonello Salis (pianoforte e fisarmonica), Furio Di Castri (contrabbasso). L’iniziativa è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-romagna. "Si tratta di un film curioso e divertente, - ha riferito l’assessore regionale alla cultura Alberto Ronchi durante la presentazione alla stampa – in cui si incrocia la cultura jazzistica europea e quella africana, per certi aspetti un po’ “anarchica”. “Il progetto – ha aggiunto Ronchi – è un ottimo connubio che incrocia le politiche su cui stiamo lavorando dall’inizio della legislatura, cioè la valorizzazione del documentario all’interno del settore cinematografico e della musica contemporanea in tutte le sue forme”. L’assessore ha poi espresso un particolare apprezzamento per il lavoro di “grande qualità artistica” di Paolo Fresu, ma anche per la sua attività nell’ambito delle politiche culturali. Il documentario è la storia di un incontro, quello tra Paolo Fresu e il gruppo sudafricano Kzn Vintage Legenda Orchestra: 26 elementi, tutti “zulu urbanizzati”, in una sorta di grande laboratorio musicale costruito intorno a due figure leggendarie del jazz locale, Theo Bophela e Ndikho Xaba. Theo è un famoso musicista di colore, ex alcolista e ladro di lezioni di piano alla scuola dei bianchi, Ndikhp un trombettista jazz, bianco e imprudente nel lasciarsi trasportare ora dalle sonorità di una specie di violino a una corda con una cassa armonica costituita da una lattina d´olio, ora dal suono di un barattolo per il colore che fa da percussione. Sono numerosi e variegati gli elementi che man mano si presentano in questo film-documentario: la musica e le strutture che Fresu porta in Sudafrica e la musica reinventata con la latta e altri strumenti originali danno vita a un progetto armonico e melodico intellettualmente selvaggio, ma meraviglioso e continuamente nuovo, seppur radicato in nenie e melodie di tradizioni ancestrali. Un viaggio musicale e sonoro non privo di memoria storica come quando il ritmico ruggito di un grosso tubo di plastica percorso da una bacchetta, una corda d´acciaio tesa in un arco, con delle casse di risonanza rotonde, a formare una via di mezzo tra uno xilofono e una "slide guitar", riportano al primo concerto di Durban, dove Paolo Fresu e la Kzn Vintage Legends Orchestra si sono incontrati per la prima volta. «E’ necessario per comprendere appieno il fenomeno musicale che andiamo a raccontare in questo film – afferma il regista Ferdinando Vicentini Orgnani – avere un’idea precisa del clima che si viveva in Sud Africa in quegli anni e delle successive trasformazioni che hanno portato i nostri protagonisti a costituire la Kzn Vintage Legends Orchestra… il cui scopo, al di la della sua attività concertistica, è sempre stato quello di preservare e trasmettere ai più giovani un patrimonio che altrimenti andrebbe perduto… Testimonianze di un periodo che sembra così lontano dal Sudafrica moderno eppure c’è un filo ancora teso con quel tragico passato nella memoria di un popolo oppresso che ha avuto la forza e la lungimiranza di non far cadere il paese nella guerra civile». L’incontro con Paolo Fresu ha permesso al gruppo di trovare nuove energie e produrre una serie di pezzi originali e arrangiamenti di musiche tradizionali. Una nuova linfa che si è consolidata in questa singolare collaborazione musicale. Al termine delle proiezioni Paolo Fresu si esibirà in concerto nel Paf Trio, insieme a Antonello Salis e Furio Di Castri: tre musicisti che non hanno certo bisogno di presentazioni, ormai protagonisti della scena jazz nazionale e internazionale e che trovano nella dimensione live il contesto migliore per esprimere le proprie peculiarità interpretative. Autentico supergruppo, il P. A. F. Trio trae la propria linfa vitale da un innato senso dell’interplay, in esso convivono molteplici ingredienti sonori, amalgamati tra loro con grande gusto e fantasia. Musica solare, mediterranea nel respiro, schiettamente jazzistica nella pronuncia, frutto dell’incontro tra il lirismo di Fresu, l’estro vulcanico di Salis e la dinamica spinta propulsiva di Di Castri, questo concerto è concepito come una sonora “Mediterranean Way of Life”. www. Arenadelsole. It . |
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