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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Febbraio 2008
 
   
  NEL 2007 LA MIGLIORE PERFORMANCE DELL’EXPORT ITALIANO DEGLI ULTIMI SETTE ANNI (+9,7%) RIDUCE DRASTICAMENTE IL DEFICIT DELL’INTERSCAMBIO CON IL RESTO DEL MONDO (DA -21 A -9,5 MILIARDI DI EURO)

 
   
  Roma, 20 febbraio 2008 - Accelerano le esportazioni italiane, cresciute nell’intero 2007 a ritmi più sostenuti del 2006 sia in Europa (+9,1% rispetto al +6,6% del 2006) che nel complesso degli scambi (358,6 miliardi di euro il valore raggiunto nel 2007). “Il 2007 mostra dunque un’Italia sempre più competitiva sui mercati esteri – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, direttore generale di Assocamerestero – sebbene la flessione del mese di dicembre (-4,8%) rifletta il rallentamento della congiuntura internazionale e inviti dunque ad una certa cautela”. Sui mercati europei la nostra bilancia commerciale risulta in attivo con Spagna (10,9 miliardi di euro), Regno Unito (8,6) e Francia (7,8), in passivo con Germania (-16), Paesi Bassi (-11,7) e Belgio (-5,2). A guidare l’export italiano nel mondo è la meccanica, seguita dai mezzi di trasporto, con una quota pari rispettivamente al 20,3% ed al 10,8% del totale e con tassi di crescita che si mantengono a due cifre (+12,6% e +16,2% rispetto al 2006). Secondo la graduatoria dei principali esportatori mondiali elaborata da Assocamerestero, nei primi dieci mesi 2007 l’Italia della meccanica guadagna la sesta posizione, grazie ad un incremento superiore a quello della Germania (+24% contro il 19% tedesco), che resta però in cima alla classifica seguita da Stati Uniti e Giappone. Tra i maggiori acquirenti dei macchinari italiani non ci sono solo i nostri tradizionali partner commerciali: crescono infatti, nello stesso periodo, le vendite in Russia (+43%, con un valore nel 2007 pari a 2,5 miliardi di euro), Cina (+4,7%, oltre 2 miliardi), India (+51,3%, circa un miliardo) e, per le imprese del settore, si vanno affermando molto rapidamente mercati di sbocco come Polonia (+27%, 1,9 miliardi di euro), Emirati Arabi Uniti (+61,2%, 1,2 miliardi) e Arabia Saudita (+52,1%, 1,1 miliardi). .  
   
 

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