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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Febbraio 2008
 
   
  JAMIE SHOVLIN THE TIES THAT BIND

 
   
  Roma, 21 febbraio 2008 - La galleria 1/9 Unosunove arte contemporanea annuncia la prima mostra personale italiana del giovane artista inglese Jamie Shovlin (1978, Leicester, Uk), apprezzato e riconosciuto come uno degli artisti più brillanti ed originali attivi in Gran Bretagna. Già protagonista di eventi espositivi presso prestigiose istituzioni pubbliche e parte di importanti collezioni private, il nome di Jamie Shovlin è legato principalmente ad una serie di progetti tra cui Naomi V. Jelish (2001-2004) e Lustfaust: A Folk Anthology 1976-1981 (2003-2006) nei quali l’artista ha realizzato una serie di lavori a tecnica mista parallelamente a materiali presumibilmente “ufficiali” presentandoli all’osservatore come una raccolta di documenti autentici. Entrambi i progetti esaminano la tensione tra realtà e finzione, la linea spesso sottilissima che separa verità ed invenzione – una delle principali caratteristiche del lavoro di questo artista. Negli ultimi tempi la ricerca di Jamie Shovlin si è concentrata sugli Stati Uniti, su come la prima potenza mondiale viene diversamente percepita e rappresentata attraverso le molteplici fonti a disposizione dell’individuo: la politica, la musica, lo sport, i giornali, Internet. Filtrando la propria visione di tali fenomeni attraverso la musica “ereditata” dai propri genitori e personali canoni artistici, l’artista ha realizzato una serie di installazioni inedite che includono dipinti, disegni, sculture, oggetti ritrovati, neon. The Ties that Bind si interroga sul modo in cui una serie di eventi e fenomeni diventano storia mentre altri ne vengono esclusi, rivelando così il grado in cui una interpretazione soggettiva può influenzare la percezione storica. Concentrandosi sugli ultimi cinquant’anni del Xx secolo, Shovlin ha realizzato una serie di lavori che, dialogando gli uni con gli altri a formare una complessa rete di allusioni e rimandi, illustrano un momento di storia americana – e mondiale – caratterizzato da contestazione politica e lotta sociale. Jamie Shovlin si è diplomato presso il Royal College of Art (2001-2003). Tra le principali mostre personali ricordiamo: Naomi V. Jelish, Riflemaker, Londra (2004), In Search of a Perfect Harmony, Tate Britain, Londra (2005), Lustfaust: A Folk Anthology 1976-1981, Freight & Volume Gallery, New York (2006), A Dream Deferred, Haunch of Venison, Londra (2007). Tra le principali mostre collettive “Galleon and Other Stories” presso la Saatchy Gallery, Londra, (2004), “Naturalia”, 1/9 unosunove arte contemporanea, Roma (2006) e la partecipazione all’ultima edizione del Beck’s Futures che si è tenuta presso l’Ica (Institute of Contemporary Arts), Londra (2006). La mostra proseguirà fino al 12 aprile 2008. .  
   
 

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