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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Febbraio 2008
 
   
  CENSIMENTI COMPARABILI A LIVELLO EUROPEO

 
   
  Strasburgo, 25 febbraio 2008 - Il Parlamento ha adottato il regolamento volto ad armonizzare i dati dei censimenti sulla popolazione e sulle abitazioni nell´Ue. Il compromesso con il Consiglio accoglie l´idea dei deputati di stabilire dei criteri per valutare la qualità dei dati raccolti che, peraltro, dovranno risalire allo stesso anno di riferimento in tutta l´Unione. E´ poi modificato l´elenco degli argomenti da trattare nei censimenti, ma alcune integrazioni suggerite a suo tempo dai deputati non sono state accolte. In quasi tutte le sfere d´azione dell´Ue che riguardino questioni economiche, sociali o ambientali, sono necessari dati di qualità sulla popolazione, utili ai fini della formulazione degli obiettivi strategici e della valutazione dei progressi. I dati censuari permettono di raffrontare in maniera efficace la situazione dei diversi Stati membri dell´Ue. Tali dati possono essere utilizzati direttamente (ad esempio, per accertare il numero delle persone interessate da un certo problema o da una data misura) o come denominatore "pro capite" a fini di comparabilità. I dati censuari comparabili a livello europeo costituiscono il cardine delle stime annuali della popolazione, delle indagini per campione e delle analisi regionali. Sottoscrivendo con 579 voti favorevoli, 41 contrari e 18 astensioni un compromesso negoziato con il Consiglio dalla relatrice Ona JukneviČienĖ (Alde/adle, Lt), il Parlamento ha approvato il regolamento teso a armonizzare la raccolta di dati necessari ai censimenti sulla popolazione e sulle abitazioni per renderli comparabili a livello europeo. Gran parte del compromesso ricalca quanto suggerito dai deputati nella relazione proposta dalla commissione per l´occupazione e gli affari sociali. Il compromesso ha riguardato soprattutto l´elenco degli argomenti da trattare nei censimenti. La raccolta di dati statistici periodici sulla popolazione e sulle principali caratteristiche familiari, sociali, economiche e abitative è necessaria per l´esame e la definizione di misure di politica regionale, sociale e ambientale che interessano la Comunità. Un emendamento alla proposta della Commissione precisa che è necessario raccogliere informazioni dettagliate sulle abitazioni a supporto di varie attività della Comunità, quali la promozione dell´inclusione sociale e il monitoraggio della coesione sociale a livello regionale, nonché la protezione dell´ambiente e la promozione dell´efficienza energetica. In forza al regolamento, gli Stati membri dovranno presentare i dati alla Commissione (Eurostat) secondo dettagliate modalità descritte nel provvedimento stesso. Questi dati dovranno riguardare «determinate caratteristiche demografiche, sociali ed economiche di persone, famiglie e nuclei familiari, come pure le abitazioni ai livelli nazionale, regionale e locale». Dati e metadati «definitivi, convalidati e aggregati» dovranno essere trasmessi entro 27 mesi dalla fine dell´anno di riferimento (contro i 24 proposti dalla Commissione). Un lungo emendamento precisa i criteri di "qualità" cui devono attenersi i dati trasmessi: rilevanza, accuratezza, tempestività, accessibilità, chiarezza, comparabilità e coerenza. La Commissione dovrà stabilire raccomandazioni metodologiche a tal fine. Per assicurare la comparabilità dei dati forniti dagli Stati membri e l´elaborazione di analisi affidabili a livello comunitario, un emendamento suggerito dai deputati prevede che i dati utilizzati si riferiscano allo stesso anno di riferimento. Ogni Stato membro potrà determinare una data alla quale si riferiscono i suoi dati, ma tale data di riferimento deve situarsi in un anno di riferimento stabilito dal regolamento. Il primo di questi anni deve essere il 2011, mentre i successivi saranno stabiliti dalla Commissione e dovranno situarsi all´inizio di ogni decennio. Gli Stati membri dovranno prendere «tutti i provvedimenti necessari per adempiere alle prescrizioni sulla protezione dei dati» E´ poi precisato che dovrebbero essere considerate come residenti abituali dell´area geografica in questione solamente «le persone che hanno vissuto nella propria dimora abituale senza interruzione per un periodo di almeno dodici mesi prima della data di riferimento» e quelle che «si sono stabilite nella propria dimora abituale nei dodici mesi precedenti la data di riferimento con l´intenzione di permanervi per almeno un anno». Laddove tali circostanze non possano essere determinate, per "dimora abituale" deve intendersi «il luogo di residenza legale o dichiarata». L´allegato del regolamento indica gli argomenti da trattare nel censimento, distinguendo tra temi "obbligatori" e temi "raccomandati", a loro volta suddivisi in temi "estrapolati" e "non estrapolati", sia per la popolazione sia per le abitazioni. Per quanto riguarda la popolazione, oltre ai dati classici (come sesso, età, stato civile de jure, cittadinanza, ecc), dovranno essere raccolti i dati sul luogo di dimora abituale, l´ubicazione del luogo del lavoro, la professione, il titolo di studio, la situazione, il tipo e la dimensione della famiglia. Un emendamento cancella una lunga lista di dati "raccomandati" proposti dalla Commissione che riguardano, ad esempio, il tragitto casa-scuola o casa- lavoro, l´occupazione informale, il reddito, l´alfabetizzazione e le competenze informatiche, la lingua, la religione e il numero di automobili. Cancella anche le informazioni sulla data di «matrimonio de jure di donne sposate» e «dell´inizio dell´unione (delle unioni) consensuali (i) di donne che hanno convissuto consensualmente». Il compromesso non ha accolto la proposta dei deputati di sostituire tali informazioni con le tre seguenti voci: "tragitto tra la principale unità sanitaria e la dimora abituale", "disponibilità di acqua e di luce", "telefono e collegamento a Internet normale e a banda larga". Un altro emendamento sopprime tra i "temi estrapolati" (sempre per i dati "raccomandati") i "gruppi socioeconomici", "persone con un contesto straniero", "sfollati", "unioni omosessuali", "famiglia allargata", "tipo di famiglia ricostituita", "tipo di famiglia allargata" e "composizione generazionale delle famiglie". Il compromesso, tuttavia, non ha accolto il suggerimento dei deputati di sostituire questi dati con un´unica voce: "famiglie omosessuali ed eterosessuali". Sulla stessa scia di quanto suggerito dai deputati in materia di popolazione, un emendamento sopprime l´elenco proposto dalla Commissione in materia di dati "raccomandati" e "non estrapolati" sulle abitazioni. Anche in questo caso il compromesso non ha accolto la proposta dei deputati di sostituire tali dati con le tre seguenti voci: "accessi agli edifici pubblici e privati per le persone con disabilità", "trasporti e traffico urbano", "mobilità all´interno dell´abitazione e dell´edificio contenente l´abitazione". .  
   
 

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